Indiana Jones 5: il regista spiega perché ha ucciso “quel” personaggio

James Mangold ha spiegato perché lui e gli altri sceneggiatori hanno preso la decisione di uccidere Mutt Williams in Indiana Jones 5.

Paolo Saccuzzo
Di Paolo Saccuzzo - Staff Writer News Lettura da 2 minuti

Il regista di Indiana Jones e il quadrante del destino, ovvero James Mangold, ha spiegato perché lui e gli altri sceneggiatori hanno preso la decisione di uccidere Mutt Williams, personaggio interpretato da Shia LaBeouf in Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo.

Per chi ha visto il film, infatti, saprà che il personaggio interpretato da LaBeouf viene solo citato e viene specificato che è morto durante la guerra del Vietnam. Durante un’intervista rilasciata a Variety, James Mangold ha spiegato il perché di questa scelta:

Mi sembrava giusto dal punto di vista emotivo che un eroe disilluso potesse finire in questo meraviglioso momento tumultuoso della storia del mondo e che, con la scomparsa del figlio e la separazione dalla moglie, si sarebbe immaginato di restare nel posto che ama di più.

La morte di Mut è quindi servita per dare un peso emotivo non indifferente al personaggio di Indy e al film in generale. In ogni caso, il personaggio interpretato da Shia Labeouf non è ricordato con tanto affetto da parte dei fan e l’attore in questione negli ultimi anni è stato al centro di numerose polemiche. Mangold ha però spiegato che queste vicissitudini non hanno giocato alcun ruolo nella decisione di uccidere off-screen il personaggio:

Non ha niente a che vedere con fatti legati a film che non ho fatto io. O facevi un film tutto su loro due o bisognava trovare un modo per non avere [Mutt, n.d.R.] nella storia, perché era un personaggio troppo importante nel film precedente e non si poteva far finta che non esistesse più.

Indiana Jones e il quadrante del destino è attualmente disponibile in sala ma, attualmente, si sta rivelando come uno dei flop più fragorosi dell’anno. Con un budget pari a 300 milioni di dollari, il film diretto da James Mangold non è ancora riuscito a superare la soglia dei 400 milioni di dollari in tutto il mondo a un mese di distanza dal suo debutto nei cinema.

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Staff Writer
Laureato in Lettere Moderne e in Comunicazione della e Cultura dello Spettacolo, da sempre appassionato di tutto ciò che concerne l'intrattenimento in tutte le sue forme, dal cinema alle serie TV, dai fumetti alla musica, fino ad arrivare ai videogiochi. Amante del mondo Sony, è però cresciuto con i classici Nintendo, nello specifico Super Mario 64 e The Legend of Zelda: Ocarina of Time.