Il regista di Indiana Jones e il quadrante del destino, ovvero James Mangold, ha spiegato perché lui e gli altri sceneggiatori hanno preso la decisione di uccidere Mutt Williams, personaggio interpretato da Shia LaBeouf in Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo.
Per chi ha visto il film, infatti, saprà che il personaggio interpretato da LaBeouf viene solo citato e viene specificato che è morto durante la guerra del Vietnam. Durante un’intervista rilasciata a Variety, James Mangold ha spiegato il perché di questa scelta:
Mi sembrava giusto dal punto di vista emotivo che un eroe disilluso potesse finire in questo meraviglioso momento tumultuoso della storia del mondo e che, con la scomparsa del figlio e la separazione dalla moglie, si sarebbe immaginato di restare nel posto che ama di più.
La morte di Mut è quindi servita per dare un peso emotivo non indifferente al personaggio di Indy e al film in generale. In ogni caso, il personaggio interpretato da Shia Labeouf non è ricordato con tanto affetto da parte dei fan e l’attore in questione negli ultimi anni è stato al centro di numerose polemiche. Mangold ha però spiegato che queste vicissitudini non hanno giocato alcun ruolo nella decisione di uccidere off-screen il personaggio:
Non ha niente a che vedere con fatti legati a film che non ho fatto io. O facevi un film tutto su loro due o bisognava trovare un modo per non avere [Mutt, n.d.R.] nella storia, perché era un personaggio troppo importante nel film precedente e non si poteva far finta che non esistesse più.
Indiana Jones e il quadrante del destino è attualmente disponibile in sala ma, attualmente, si sta rivelando come uno dei flop più fragorosi dell’anno. Con un budget pari a 300 milioni di dollari, il film diretto da James Mangold non è ancora riuscito a superare la soglia dei 400 milioni di dollari in tutto il mondo a un mese di distanza dal suo debutto nei cinema.