Sviluppato da No Brakes Games ed edito da Curve Digital, Human: Fall Flat arrivò per la prima volta sul mercato PC nel 2016. Da qualche mese, anche gli utenti PlayStation 4 e Xbox One possono giocare con questo particolare puzzle game. Abbiamo provato per voi la versione PS4. Non si tratta di un titolo complicato nelle sue meccaniche da giocare, ma molto impegnativo per quanto riguarda l’uso dell’immaginazione. Ma analizziamo più nel dettaglio questo titolo. 
Il mondo di Human: Fall Flat
Human: Fall Flat ci fa letteralmente precipitare all’interno dei sogni di Bob, il protagonista di queste strambe avventure. I vari livelli sono infatti frutto dell’immaginazione dell’uomo, un costruttore qui rappresentato come un omino bianco e gelatinoso, del tutto privo di particolari abilità o connotazioni fisiche. Quello che Bob sa fare meglio nei suoi sogni è cadere. Muovendoci goffamente per la mappa potremo ammirare paesaggi a bassa densità poligonale, ma comunque molto suggestivi, merito non solo del design minimalista e leggermente astratto, ma anche delle splendide musiche che ci accompagnano.
Questo mondo è dominato da una fisica di gioco molto ben studiata, alla base di ogni enigma che ci troveremo a risolvere. Ogni volta che verremo a capo di un puzzle potremo avanzare fino all’uscita dello schema e lasciarci cadere nel vuoto verso il livello successivo. La sensazione è proprio quella di essere sospesi in un mondo onirico, ricco di immaginazione e tremendamente lento. 
Un puzzle dietro l’altro
Pur non avendo una trama di fondo, Human: Fall Flat rispecchia esattamente il genere a cui appartiene. Durante la partita non dovremo far altro che capire come attraversare l’ambiente in cui ci troviamo, azionando leve o spostando oggetti. Per farlo non potremo però affidarci alle capacità atletiche di Bob, che di atletico non ha proprio nulla. Lento e goffo, tutto quello che il Nostro può fare è ricorrere alla nostra capacità di immaginazione, unico mezzo per utilizzare gli elementi di gioco in maniera funzionale.
Dovremo capire quali leve azionare, come posizionare assi e casse, o semplicemente scegliere il percorso che ci sembra migliore. Il sistema, nella maggior parte dei casi, offre infatti molteplici soluzioni per lo stesso problema. Altre volte per passare da un punto all’altro dovremo semplicemente spaccare un vetro con un estintore, o attivare una catapulta per abbattere una parete. Tutto questo dovremo farlo tenendo ben conto della fisica di gioco, vera chiave per la soluzione dei puzzle.
Datemi una leva…
Come già detto, il molliccio Bob è privo di capacità atletiche, per cui non è in grado di saltare molto in alto o correre. Può però contare sull’ottimo lavoro fatto da No Brakes Games per quanto riguarda la fisica di gioco. Human: Fall Flat si basa infatti sull’uso della stessa per dar vita al mondo apparentemente statico del titolo. Ovviamente anche Bob deve sottostare alle leggi imposte dagli sviluppatori, quindi sarà frequente ritrovarci spiccicati al suolo o dover armeggiare per parecchio tempo con un oggetto prima di riuscire a portarlo dove vogliamo. 
Il punto di forza di questo titolo è proprio l’interazione che il giocatore stesso deve intraprendere per completare lo schema. A soluzione ottenuta, il senso di soddisfazione è alto, proprio perché saremo stati noi a renderla possibile, con il nostro ingegno. Di contro, questo stesso aspetto a volte porta a una lunga serie di tentativi fallimentari, che potrebbero ala lunga esasperare il giocatore, prima di scoprire che la soluzione era proprio sotto il nostro naso.
Stile personalizzato
Avrete capito che Human: Fall Flats fa continuamente appello all’uso del cervello. Da qui la possibilità di trovare le soluzioni più varie per un singolo problema, garantendoci di approcciare il titolo adottando un nostro personalissimo stile. A volte creare complicati sistemi di leve e pedane potrebbe risultare inefficace; allora perché non ricorrere alle maniere forti e distruggere una parete, o magari lasciarci semplicemente precipitare verso il basso? A rendere unica la nostra esperienza in game si aggiunge anche la funzione di customizzazione di Bob. Se ci stuferemo di vedere la sua figura bianca e ballonzolante, potremo infatti cambiargli il colore e agghindarlo con vari set di costumi molto buffi, tra i quali quello da cane, da pirata, da cavaliere, da poliziotto e molti altri.
Impegnativo, forse troppo
Il gioco di No Brakes Games non è affatto banale e garantisce un grado di sfida tale da rendere davvero soddisfacente il raggiungimento del traguardo, livello dopo livello. Purtroppo bisogna appuntare a questo proposito una nota dolente. Gli schemi sono ovviamente a difficoltà crescente, il che è ottimo per non scadere nella monotonia, ma dopo qualche ora di gioco ci accorgeremo di quanto siano mortalmente lunghi certi passaggi. A complicare il tutto si aggiungono le movenze del protagonista, lento e goffo. La somma di questi due ultimi elementi ci hanno portato spesso, durante la prova, a mettere in pausa il gioco per riprendere fiato e ritornare nel frenetico mondo reale. 
Per rendere il gioco meno noioso e più godibile, possiamo però affidarci al multigiocatore online, che permette a un massimo di 8 partecipanti di collaborare alla ricerca della soluzione. Sorprendentemente gli utenti che partecipano a partite in rete sono molti, segno che tutto sommato il titolo ha trovato riscontro positivo presso gli utenti. Il multiplayer è divertente, anche se spesso si passa più temo a spingersi a vicenda nei burroni piuttosto che a ricercare la chiave del puzzle.
Concludendo Human: Fall Flat merita attenzione, ma non brilla per varietà di gameplay e ritmi di gioco. Se amate le sfide cervellotiche, però, è consigliatissimo: dedicandovi il giusto tempo, appagherà senz’altro il vostro bisogno di enigmi, sullo sfondo di paesaggi e atmosfere suggestive. Lo potete trovare su PlayStation Store al prezzo di 14,99 €.
