Horizon: Zero Dawn è senza ombra di dubbio uno dei titoli più interessanti e attesi di questo 2016 appena iniziato e rappresenta una sfida molto ardua per una software house come Guerilla Games, un team abituato a masticare FPS e che quindi non si è mai cimentato con un vero open-world.
Una delle caratteristiche più importanti e fondamentali nella creazione di un buon titolo open-world sono (ovviamente) le dimensioni del mondo di gioco e dei contenuti inseriti dentro di esso. Tra i tanti problemi che si riscontrano in questo tipo di produzioni, è rappresentato dalla creazione di una mappa sì sconfinata, ma sostanzialmente vuota. Ed è sicuramente uno dei problemi più gravi. L’executive producer di Guerilla, Mark Norris, ha spiegato qual’è la visione della software house per Horizon in un’intervista rilasciata lo scorso 30 Dicembre a IGN LATAM e riportata dai colleghi di Gaming Bolt.
“Penso che sia sempre interessante quando parliamo di open-world, scoprire che molti si chiedono la grandezza della mappa. Penso che una delle cose che ci si dovrebbe domandare sia quanto è abitata la mappa, che attività ci sono o se si tratterà semplicemente di una grande mappa in cui correre ma in cui non c’è assolutamente nulla.”
Ha detto Harris ai microfoni di IGN LATAM, aggiungendo poi:
“Ci stiamo davvero concentrando sulla qualità dei contenuti che saranno presenti sulla mappa di gioco, il numero di missioni secondari, come verrà gestita la missione principale nella mappa. Non abbiamo delle dimensioni di cui possiamo parlarvi ma posso dire che abbiamo analizzato altri giochi e che abbiamo raggiunto un equilibrio che secondo noi sarà buono per Horizon.”
Il fattto che Guerilla abbia deciso di non puntare semplicemente sulla grandezza della mappa è sicuramente un fatto positivo, voi cosa ne pensate? Ditecelo con un commento sotto la news oppure visitate la nostra pagina facebook! Sapevate Horizon: Zero Dawn non avrà una modalità multiplayer?