Hogwarts Legacy – Anteprima, si torna a scuola dopo lo State of Play

Hogwarts Legacy è ciò che aspettavamo da un ventennio: divenire maghi o streghe nella migliore scuola di magia del mondo è un sogno realizzabile.

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor Impressioni Lettura da 10 minuti

Sony ci delizia la serata con uno State of Play interamente incentrato sul mondo del maghetto più famoso degli ultimi trent’anni: Hogwarts Legacy si è fatto attendere non poco e dopo ben quasi tre anni dal suo annuncio, tra rinvii, ritardi, probabili cancellazioni, silenzi tombali ed una Warner Bros Games che sembrava aver dismesso tutto ,ecco che finalmente sappiamo la verità. Le porte della scuola di magia più prestigiosa di sempre si spalancheranno e lo faranno in un “futuro passato”: vivremo infatti anni antichi, vecchi in un certo senso, ben prima dell’avvento del Signore Oscuro, Lord Voldemort e della leggenda di Harry Potter il ragazzo sopravvissuto alla maledizione Avadakedavra. Gambe in spalla perché probabilmente non ci sarà un treno al binario 9 e 3/4 ad attenderci a King’s Cross.

Giungere a scuola

Siamo nel tardo 1800 ed il nostro sarà un caso tutt’altro che comune: infatti in Hogwarts Legacy affronteremo le lezioni scolastiche nei panni di un quindicenne, cosa irregolare dato che i maghi e le streghe giungono in questo luogo appena undicenni. Altra immensa particolarità del protagonista è senza dubbio la sua capacità di manipolare la “magia antica”, quel potere primordiale che permea tantissime cose come Hogwarts stessa (nei libri viene spesso descritto il castello come un esempio di magia perfetta creata dall’unione dei quattro fondatori). Utilizzando il potere di cui siamo dotati, un potere che nemmeno i nostri professori capiscono fino in fondo, saremo chiamati a risolvere enigmi, puzzle e rivelare i piani di un malvagio Goblin di nome Ranrok che, alleato con le forze Oscure ovvero i maghi malvagi, sta cercando un potere sopito all’interno della scuola; servendosi di quel potere il malvagio Goblin pretende di soverchiare il mondo dei maghi.

Nel gioco tutto grida personalizzazione: è infatti possibile creare il proprio Avatar personale arricchendolo di dettagli e poi affrontare la “sfida” del cappello parlante, venendo così selezionati per una delle Case che, come sono certo saprete, sono Tassorosso, Grifondoro, Serpeverde e Corvonero. La scelta della Casa di appartenenza cambierà lo svolgersi della nostra impresa in quanto entreremo o meno a contatto con diversi personaggi che militano nella scuola: molti di loro si riveleranno preziosi alleati che, se aiutati, ricambieranno il favore e ci consentiranno anche di accedere a molteplici aree segrete del castello. Ma attenzione: qualcuno potrebbe sempre tenderci un agguato.

hogwarts legacy

Diventare un mago

Ogni mago o strega che si rispetti ha la sua vocazione: potreste essere delle macchine da guerra, sempre con la bacchetta in mano, pronti a scagliare maledizioni ed incantesimi di controllo, oppure bravissimi miscelatori di pozioni che potranno darvi quella marcia in più (sebbene le vostre magie saranno basilari, non per questo meno efficaci), infine potreste sentirvi più legati alla Cura delle Creature Magiche e divenire un mago che si prodiga alla salvaguardia e alla crescita di tali bestiole che, di conseguenza, vi faranno da alleati.

La scelta su cosa potenziare nel corso degli eventi dipenderà da voi, così come sarà a vostra discrezione intrattenere conversazioni con fantasmi noti come Nick-Quasi-Senza-Testa, ad esempio. Parlare con gli NPC permetterà di sbloccare anche abilità uniche e tecniche segrete.

Nessuno è mai diventato celebre ad Hogwarts senza un po’ d’aiuto: per questo giunge a noi la Stanza delle Necessità che ci permetterà di avere accesso a tutti i piani di lavoro, siano questi per esercitarsi nella magia o nel miscelare pozioni. Grazie all’Elfo domestico Deek potrete inoltre accedere al Vivarium, un vero e proprio “luogo tra i luoghi” che vi consentirà di studiare le creature magiche che catturerete o salverete nel mondo che circonda la scuola; questo spazio è interamente personalizzabile con strutture, foreste e qualsiasi cosa possa servirvi per vivere con le creature che prenderete. Con il tempo imparerete a padroneggiare la magia e qui inizieranno gli scontri veri e propri con i maghi oscuri e le creature bestiali che si annidano attorno al castello.

Hogwarts Legacy

Oltre i confini del castello

Come sappiamo, oltre i cancelli di Hogwarts ci sono luoghi impervi (anche se non sappiamo ancora quanto): c’è la Foresta Proibita, c’è Hogsmeade (che per inciso è interamente esplorabile e si possono reperire diversi equipaggiamenti al suo interno)

Ma cosa c’è oltre? Gli sviluppatori di Avalanche hanno dato una risposta a tutto questo: tenendo conto che con il passare dei giorni anche le stagioni cambieranno attorno a voi, l’anno scolastico scorrerà e potrete visitare luoghi innevati, caldi laghi estivi e boschi primaverili. A bordo di un manico di scopa o cavalcando un ippogrifo potreste imbattervi in paesi di fattucchieri, ciascuno con qualcosa da raccontare, oggetti da vendere e missioni da assegnarvi. Il mondo attorno alla scuola è ricco di dungeon, torri abbandonate e luoghi pieni di pericoli, ma attenzione: esplorare troppo potrebbe portarvi sulla cattiva strada e vivere l’esperienza di divenire un Mago Oscuro.

Alcune delle creature magiche che incontreremo saranno corrotte e ammalate da un miasma malvagio di cui si sa ben poco ma che, grazie al nostro potere e alla Stanza delle Necessità, potremo curare e carpirne il segreto. In sostanza, in Hogwarts Legacy si diventa stregoni o streghe di tutto rispetto, imparando l’uso della magia sotto tutti gli aspetti.

Hogwarts Legacy

Prendere la bacchetta

Hogwarts Legacy è brillante: il colpo d’occhio è ottimale, questo è innegabile, ma purtroppo già da questo video di presentazione si evince che il gioco è in stato di sviluppo da tempo e che sicuramente era previsto per la vecchia generazione di console, non certo per Sony PlayStation 5 ed Xbox Series X. D’accordo, quanto abbiamo visto è un prodotto ancora in fase di ottimizzazione e nulla vieta agli sviluppatori di mettere mano ad una possibile patch che potenzi l’aspetto estetico del gioco fino a renderlo molto simile ad un titolo next gen, ma per ora prendiamo per buono quanto vediamo. Si sono viste diverse fasi stealth, momenti in cui potremo usare pozioni che ci rendono invisibili per origliare questo o quel discorso, momenti in cui è necessario attivare una modalità che ci evidenzia l’oggetto da toccare, una sorta di visione da detective che ormai è presente in quasi tutti gli RPG con telecamera di tre quarti. Alcuni combattimenti e modi di reagire del protagonista mi hanno ricordato molto Batman: Arkham per la modalità in cui il personaggio sembra rispondere e contrattaccare sul nemico: ovviamente parlo della modalità e non dell’azione che il protagonista compie in questo caso, dato che colpisce a suon di magie e non di pugni. Interessantissima l’idea di poter visitare il mondo che circonda il castello, quest’ultimo potrebbe essere anche terreno fertile per eventuali DLC e, trattandosi di un gioco single player, avere la possibilità di aggiungere contenuti è sempre ottimale ai fini della longevità del titolo. Nel trailer abbiamo potuto apprezzare anche luoghi mai visti perfino nei libri come la Casa di Tassofrasso e questo è stato “magico”: a quanto sembra il team di sviluppo ha lavorato duramente con i materiali che gli sono stati forniti, fungendo da ponte tra la carta stampata e i film che le persone amano da oltre venti anni. Il rischio con un gioco del genere è che si cada nella ripetitività e nel “già visto”: del resto parliamo di un open world Action RPG, titoli che mi dispiace ricordavi escono come funghi in un bosco oramai, ma sono fiducioso data la genuinità di quanto visto a schermo stasera. Per rimanere aggiornati circa Hogwarts Legacy e tutti i contenuti che usciranno, vi invito a seguire questo link, per il resto: ci vediamo alla scuola di magia a partire da fine novembre, inizio dicembre 2022.

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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.