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Hitman – Episodio 1 – Recensione

E’ tornato l’Agente 47, lo spietato killer a sangue freddo, il trasformista per eccellenza, ma stavolta in una veste un po’ particolare. Siamo infatti davanti a Hitman, il nuovo gioco per console Next-Gen, che per scelta di Square Enix, uscirà ad episodi. Ovviamente noi di Game Legends, all’uscita di ogni singolo episodio saremo pronti a raccontarvi cosa ne pensiamo. Vi ricordiamo che ogni voto che vedrete analizzerà l’episodio stesso, e non la totalità del gioco. Il voto e il giudizio finale del gioco potrete trovarlo dopo l’uscita dell’ultimo episodio.

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Il gioco vi si aprirà davanti con un tutorial mascherato da prologo della storia, dove scopriremo il primo giorno in cui l’Agente 47 è entrato all’interno della rinomata agenzia ICA, conoscendo la sua spalla di mille storie, Diana Burnwood. Il gioco, partendo da questo incipit, non avrà storia lineare, bensì sarà composto da missioni singole ispirandosi al capitolo Blood Monday e abbandonando la struttura lineare vista in Absolution. Ma se le mappe dei precedenti giochi, erano abbastanza grandi per ogni missione, stavolta sono enormi: 6/7 volte più grandi delle mappe viste nell’ultimo capitolo, sono vere e proprie “missioni sandbox” con libertà massima e spazio virtualmente infinito.

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Il gioco, almeno in questo primo episodio premia l’ingegno e la creatività, permettendo più di 10 possibili approcci per l’uccisione dei due cattivi di turno: mascherati da invitati alla sfilata o da modello stesso, entrando come un qualunque malavitoso o come uno dei più importanti sceicchi, la scelta è concessa a voi giocatori. In questo modo si alza di gran lunga l’asticella che misura la rigiocabilità del titolo. All’inizio della missione inoltre, potrete scegliere se posizionare determinati oggetti in alcune posizioni della mappa, da dove partire e anche con quale vestito iniziare. Ogni arma di grandi dimensioni non potrà essere nascosta all’interno dell’inventario, mentre piccole armi e oggetti vari potranno essere celati e utilizzati nel momento giusto.

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Dal punto di vista tecnico, Hitman non migliora la formula già utilizzata in Absolution, ma si affida ad un sistema rodato e affidabile, che permetterà di poter fare ciò che volete all’interno della mappa, dal nascondere oggetti dentro dei cestini per i rifiuti, ad avvelenare ogni bicchiere di spumante sul tavolo, il tutto con una fluidità rara su console. Interessante l’aggiunta di un pallino bianco sopra ai nemici che sospetteranno di voi, evitando l’inconveniente visto nei primi capitoli, che dava ad ogni soldato la possibilità di riconoscervi di punto in bianco.

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Un ausilio nel gioco vi verrà dato dal tracking dei sotto-obiettivi, permettendovi di scegliere quale via percorrere per uccidere il bersaglio: questa funzione facilita di gran lunga il gioco ma, se siete dei veterani della serie, potrete anche non utilizzarla ed affidarvi solo al vostro senso di assassino. Un ultima frase va dedicata all’istinto, funzione attivabile con R1/RB, che rallenterà il tempo e vi permetterà di vedere le sagome di ogni persona in un determinato raggio d’azione, impedendovi però di poter sparare o utilizzare oggetti. Divertente la funzione online di sfida con i giocatori di tutto il globo, classificando tempo e punteggi vari all’interno di un sistema di ranking dettagliato. Potrete infine creare le vostre proprie missioni, e condividerle poi con gli utenti online, scegliendo obiettivi, gadget e tutto il resto.

Hitman - Episodio 1

7.9

L'Agente 47 sbarca su Next-Gen mostrando la potenza di calcolo delle nuove macchine, viste le moltitudini di soluzioni che potete trovare per completare le missioni. Il sistema ad episodi potrà sembrare scomodo, ma per un titolo simile è forse una scelta giusta. Quest'episodio si caratterizza per la varietà di cose che possono essere fatte per poter uccidere Viktor Novikov e la sua partner Dalia Margolis.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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