Durante la Gamescom 2016, abbiamo avuto la possibilità di provare con mano Dropzone, il nuovo titolo di Sparkypants e pubblicato da Gameforge. Si tratta di un particolare RTS (Real Time Strategy) da giocare 1 contro 1, ma nel quale utilizzeremo ben 3 unità. Il titolo fonde e plasma in un modo mai visto le meccaniche dei tanto giocati MOBA, a quelle di uno strategico puro, ma con condizioni di vittoria che non richiamano nessuno dei due generi. Andiamo a guardarlo più da vicino!
Partiamo della base: una delle caratteristiche principali in Dropzone, è che utilizzeremo contemporaneamente ben 3 unità, chiamate “Rigs“. Ognuna di queste avrà un proprio ruolo specifico ed un proprio pilota. Durante la preparazione della partita, sarà possibile personalizzare a livello estremo sia i vostri Rigs, sia le abilità stesse dei piloti che sceglierete, in modo da creare ognuno la propria strategia vincente. I Rigs e i piloti saranno di 3 tipi, e per formare un team sarà necessario (e obbligatorio) sceglierne uno per tipo: un “Tank” (resistente ma lento), un “Gunner” (molto potente ma con poca armatura), ed un “Mechanic” (un supporto versatile). Ovviamente queste unità differiranno anche per il tipo di abilità che potrete assegnargli, ed ognuna sarà indispensabile per ottenere la vittoria.
Passiamo al gameplay: le partite di Dropzone durano 15 minuti, ne più ne meno. In alto al centro della mappa sarà disponibile un countdown che segnerà il tempo rimanente. Questo fattore è determinante, dato che va a risolvere i problemi delle partite estremamente lunghe dove non si riesce a venire a capo. Queste si svolgono in una mappa speculare, nella quale sono disseminati degli “alveari” da dove nasceranno degli alieni. Uccidendo queste unità nemiche, e quella gigante al suo centro, guadagneremo un “Core“: questi globi viola saranno la parte principale del gioco, dato che per ottenere un punto sarà necessario rilasciare i Cores nella piattaforma a centro mappa (e la procedura richiederà un pò di tempo). Attenzione però, se la vostra unità che possiede dei Cores verrà distrutta, li perderete e potranno essere raccolti dai vostri nemici! Non finisce qui: una volta che avrete distrutto l’alieno gigante di un alveare, esso tornerà dopo 2 minuti più forte di prima, ma quando lo ucciderete per la seconda volta rilascerà 2 Cores invece che uno, fino ad arrivare ad un massimo di 3 Cores a volta (gli alieni continueranno comunque a tornare).
Uccidendo e guadagnando esperienza, sarà possibile far salire di livello una delle vostre unità a scelta, facendo crescere la vostra squadra secondo i vostri criteri strategici. Uno degli aspetti principali di Dropzone è cercare di sopravvivere, non solo perché perdereste i Cores non ancora rilasciati a centro mappa, ma perché come nei MOBA, le vostre unità non saranno resuscitate subito, e dovrete aspettare un certo periodo di tempo per riutilizzarla. Ovviamente una volta uccisa, l’unità tornerà in gioco con lo stesso livello che aveva prima del massacro. Sulla mappa saranno anche presenti delle torri di avvistamento: queste una volta conquistate saranno utili non solo per controllare da che punto passa il nemico per portare avanti la sua offensiva, ma anche per ottenere un punto. Infatti la prima volta (e solo quella) che controllerete tutte e 4 le torri, otterrete un punto nel totale, come se aveste portato un core a centro mappa.
In quanto a meccanica generale, Dropzone è un titolo facile da capire, ma fidatevi che giocarlo è tutt’altro che semplice. E’ per questo che possiamo definire questo ibrido come una delle migliori sorprese, e soprattutto uno dei giochi con maggior potenziale, che siano stati presentati alla Gamescom 2016. Tutto dipende da voi, uno contro uno, tre unità, un solo inferno. Il titolo è attualmente in fase Beta, aspettiamo con impazienza di vedere cos’altro ci verrà mostrato nei prossimi mesi!