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Hands On di Creepy Sentence

Ricordate Creepy Sentence? Per rinfrescarvi la memoria, si tratta di un titolo indipendente tutto italiano, al momento in fase di sviluppo. Il gioco di Crystal Lake Studio, del quale vi abbiamo parlato qualche giorno fa, è uno psycho-horror intrigante e tutto da “interpretare”. Il titolo è atteso per questa stagione autunnale per PC Windows, Mac, e Linux. Non si hanno informazioni riguardo un eventuale rilascio su Steam o su consoles. Noi di Game Legends, abbiamo avuto la grandissima fortuna di mettere le mani sul gioco in anteprima esclusiva.

Quella che abbiamo provato di Creepy Sentence è una versione Pre-Alpha, ma che già da sola ci ha mostrato quanto il gioco riesca a metterci di fronte a dei “mind tricks” allucinanti. Cosa ci riserva questo inquietante titolo? Quali sono i segreti del protagonista, e dell’ospedale dove ci ritroveremo a girovagare? Scopriamolo insieme!

Creepy Sentence logo

L’esperienza di gioco non è neanche cominciata, ed è partito l’interrogativo, inesorabile: La schermata iniziale presentava due voci, che non erano il chiaro “New Game” e “Load Game”, bensì “Reborn” e “Remember”. Si tratterà di una scelta stilistica per dire le stesse cose, ho pensato, ma erroneamente. Più tardi vi spiegherò cosa effettivamente rappresentano le due voci. Cominciamo dunque la nostra esperienza cliccando su “Reborn”.

Ci ritroviamo in una buia stanza di un obitorio, senza la possibilità di fare altro se non camminare e guardarci intorno. Siamo stati catapultati dunque in game senza un tutorial, o magari una lista che descrivesse i comandi di gioco. Senza entrare troppo nel dettaglio delle stanze che abbiamo visto, vi diciamo che durante il nostro girovagare, il livello di ansia è stato considerevole.

Creepy Sentence ingame3

Qual’è dunque il nostro scopo? A livello di trama da questa demo non siamo riusciti a carpire molto, ma abbiamo colto la grande importanza degli oggetti che troveremo nella mappa: questi non saranno mai due volte nello stesso posto, e spawneranno dunque in modo randomico. Insomma oltre ad un buon senso dell’orientamento, è necessario essere dotati di una buona dose di fortuna… e sangue freddo. La raccolta di questi oggetti vi farà giocare dunque all’interno di “flashback”, che immaginiamo serviranno a scoprire la storia del nostro ignoto protagonista. Che la voce del menù principale “Remember” serva a rivivere queste sequenze? Probabilmente lo scopriremo nella prossima versione demo.

Non è tutto, ovviamente. Come ogni horror game che si rispetti, c’è la presenza di creature ignote… pronte ad ucciderci. Non sarà possibile prevederne lo spawn in alcune stanze, perché è casuale come lo spawn degli oggetti. Siamo abbandonati a noi stessi e senza punti di riferimento. Per fortuna giocando, abbiamo scoperto che è possibile (ed indispensabile) utilizzare una torcia per illuminare le zone più buie dell’ospedale… ma non sempre quello che vedremo ci piacerà! I momenti che ci hanno di più condizionato sono stati quelli nei quali le creature emettevano dei versi, ma non potevamo vederle ovunque ci girassimo. E’ proprio dopo averne incontrata una che abbiamo scoperto una delle particolarità più intriganti ed innovative che fa parte di Creepy Sentence: lo “Stato di Panico”.

E’ chiaro, cristallino, quasi banale a pensarci! Se vedeste una creatura orribile davanti a voi, cosa fareste? Correreste via senza emettere un verso? Respirereste regolarmente? Esatto. In Creepy Sentence non avrete armi a disposizione, dunque l’unica cosa da fare per salvarvi è correre e far perdere le vostre tracce. Lo stato di panico che vi accennavamo, consiste nel vedere il vostro personaggio molto nervoso ed affannato: ciò si manifesterà con una irregolarità nel respiro e nella vista offuscata. Per prima cosa è necessario seminare le creature, e per seconda cosa porre fine a questi attacchi. Come si fa? Premendo due tasti (che vi saranno indicati) sulla tastiera, ad intervalli dettati, che vi faranno rispettivamente “inspirare” ed “espirare”. Il respiro è dunque la chiave per riprendere il controllo di voi stessi, e continuare la vostra macabra ricerca. Ovviamente senza la guida dei producers, non abbiamo colto queste cose al primo tentativo, e diciamo che siamo stati sopraffatti dalle creature almeno un paio di volte. Proprio grazie a questo, veniamo anche a scoprire che morendo, ci ritroviamo esattamente nel menù principale e torneremo in gioco (ma guarda un pò!) cliccando su “Reborn”. La durata della demo che ci è stata fornita non è stata lunghissima, ma ne comprendiamo i motivi. Inoltre non possiamo dire molto della trama, sapendo che non ci siamo spoilerati quasi nulla ma riuscendo a comprenderne le potenzialità: massimo risultato col minimo sforzo.

Aspettiamo dunque con impazienza una nuova versione demo del titolo, e vi aggiorneremo sulle novità e sulle migliorie che verranno apportate!

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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