Se Grand Theft Auto V fosse un gioco per la realtà virtuale?

Luciana Perrucci
Di Luciana Perrucci - Contributor News Lettura da 2 minuti

A volte i giochi possono diventare dei cult talmente potenti da occupare uno spazio notevole nella società, diventando un vero e proprio fenomeno di massa. E’ il caso di Grand Theft Auto V che, con il suo fatturato di 700 milioni di dollari solo nel 2016, ha creato intorno a se un seguito notevole che ha inevitabilmente generato diversi progetti paralleli a lui dedicati, di qualità più o meno eccelsa. Un esempio potete trovarlo nel filmato qui sotto:

Si tratta del lavoro del moviemaker Corridor, che ha deciso di creare un interessante corto live-action in cui possiamo fare la conoscenza di una particolare versione di GTA V e di una guida molto speciale che ci accompagnerà all’interno di un mondo di gioco incredibilmente dettagliato. Si tratta di Trevor, in carne ed ossa, interpretato da Steven Ogg, doppiatore dell’omonimo personaggio del gioco. Indossando i fantomatici occhiali VR, ci immergeremo nel vasto mondo della mala vita americana che fino ad ora avevamo solo potuto sfiorare con il nostro pad.

GTA V

Il corto vale davvero la visione. E’ ben realizzato e soddisferà tutti i fan della saga più scorretta della storia videoludica. Che ne pensate? Noi apprezziamo profondamente questi progetti paralleli. Denotano un grande amore per il prodotto e un grande talento creativo di molti videogiocatori.

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Contributor
Traduttrice e revisora (anche) di videogiochi, tra il lavoro, il gaming il suo podcast e le recensioni, Luciana ha deciso che dormire non fa per lei. È fermamente convinta che non arriverà ai 40 anni di questo passo. Tra i suoi generi videoludici preferiti ci sono gli horror, le avventure grafiche e i gestionali. È allergica ad Animal Crossing.