Il director del gioco di God of War, titolo della casa di Santa Monica, in un’ intervista rivela alcune chicche molto interessanti sul gioco prossimo all’uscita. In particolare la personalità di spicco della compagnia affronta l’importanza del legame che c’è tra Kratos e suo figlio Atreus.
Un rapporto, il quale sembra divenire determinante per fa si che ci sia una maggior maturità interiore nel personaggio di Kratos. Abbiamo imparato a conoscere il protagonista dalle sue gesta, e da esse ciò che emergeva era senza dubbio rabbia e violenza. Con il prossimo titolo invece sembra che ci sarà un’evoluzione dei suoi valori.
Ecco come Cory Barlog affronta il :”Abbiamo questo duro guscio completamente danneggiato, dentro al quale si nasconde un piccolo, piccolo pezzo di umanità. Lo scopo di Atreus e di portarla in superficie“.
La paternità sarà quindi la condizione da cui scaturisce tutto, infatti Barlog continua affermando:
“Kratos era un mostro. Non si poneva alcun freno. Questo era tutto ciò che era. Adesso ha il controllo su tutto questo, altrimenti come insegnerebbe a suo figlio a non commettere i suoi stessi errori?“
Sarà interessante vedere come i creatori hanno inserito questa crescita personale, all’interno del contesto di gioco; se c’è un evento scatenante o semplicemente una maggior presa di coscienza nell’animo del protagonista grazie al rapporto con il figlio.