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God of War Ragnarok: la fine di tutto si avvicina su PS4 e PS5

Sin dall’annuncio misterioso che ci ricordava l’imminente arrivo del Ragnarok, le tracce del nuovo God of War per PS4 e Ps5 si sono pressoché perse. Abbiamo potuto assistere di recente a un rinvio del gioco, e mentre i fan si chiedevano che fine avesse fatto l’opera pronta a continuare quel sorprendente capitolo uscito nel 2018, la risposta finalmente è arrivata nel corso del PlayStation Showcase. Abbiamo potuto ammirare il trailer del nuovo God of War Ragnarok, questa volta non diretto da Cory Barlog, e con ottime probabilità già in uno stato piuttosto avanzato dello sviluppo, vista l’epicità di quello che come un fulmine a ciel sereno si è mostrato sui nostri schermi sul finire della conferenza.

La fine della saga norrena si avvicina

Mentre i fan sono già pronti a urlare al “more of the same” stando a quanto visto, per fortuna visionando il trailer è facile capire che si tratta di un errore piuttosto grave. Inutile negarlo, alcune sequenze del filmato sembrano semplicemente delle cutscene del primo gioco, vista la somiglianza grafica con questo e l’utilizzo dello stesso engine, ma è davvero un problema? Sappiamo infatti che God of War Ragnarok punta ad arrivare sia su PS4 che su PS5, e come titolo cross-gen, anche se il video mostrato girava su PlayStation 5, pare ci sia davvero poco di cui lamentarsi all’effettivo. Il Kratos che abbiamo visto non aveva di certo perso il proprio mordente, per non parlare di Atreus, dei personaggi secondari fra ritorni e piacevoli scoperte, e dei magnifici scenari che il breve filmato ci ha lasciato scorgere per qualche secondo.

God of War Ragnarok

Pur non notando estremi miglioramenti rispetto al precedente titolo per PS4, abbiamo avuto modo di rivedere i fantastici scorci delle battaglie che questo ha saputo offrirci, e sembra non avremo di certo a che fare con un gioco trasandato sotto l’aspetto tecnico. Nel corso del video non sono per fortuna mancate delle sezioni di gameplay piuttosto chiare, le quali hanno mostrato nuovamente la furia di Kratos all’opera. Ci troviamo anche in questo caso davanti a una situazione molto derivativa se si prende in considerazione lo scorso capitolo, il che non è per forza un lato negativo, visto che la serie sembra essersi ormai allontanata dalle origini molto più frenetiche viste in passato per creare un sistema di combattimento maggiormente ragionato e meno aggressivo.

Mentre non sono mancati i dettagli che hanno reso lo scorso gioco così riuscito sotto questo punto di vista, c’è stato spazio anche per novità davvero piacevoli, come le catene che Kratos può usare per raggiungere nemici e postazioni difficilmente scalabili, il che sarà con ottime probabilità un fattore che inciderà nell’esplorazione. Mentre il team di sviluppo ha già fatto i giusti passi per rinnovare l’esperienza con un tocco di next-gen, Atreus è cresciuto molto rispetto all’ultimo capitolo, e non è da escludere che nel corso del gioco avremo modo d’impersonare l’iconico ragazzo in delle sequenze ludiche a sé stanti.

God of War Ragnarok

Il mondo di gioco sembra più vivo che mai, e pare che questo si sia evoluto assieme agli eventi che hanno reso la precedente esperienza così epica. Nel corso del trailer abbiamo potuto vedere una breve sezione in barca e una in slitta, e queste hanno sottolineato come, con ottime possibilità, ci troveremo nuovamente davanti a un mondo piuttosto aperto. Anche se solo in parte, questo pare riuscirà a offrire più varietà per esplorazione e svolgimenti di missioni secondarie e incarichi, ma senza che risulti all’effettivo possibile recarsi in qualunque luogo con facilità, seguendo il filone dell’ultimo capitolo. Non sono comunque da escludere scenari e zone più grandi che si potranno esplorare grazie alle competenze acquisite dal team di sviluppo per quel che concerne questa formula ludica.

L’epopea norrena continua

Come confermato da Santa Monica, God of War Ragnarok uscirà su PS4 e Ps5 per concludere la saga norrena, e attualmente è davvero difficile immaginare quello che potremo aspettarci in seguito. Abbiamo potuto nuovamente ammirare Thor da vicino (ciò avveniva in una scena segreta del primo capitolo), assieme a giganti e nuovi personaggi che coloreranno la prossima avventura. Il destino del semidio e di Atreus, dopo il finale del primo capitolo, è particolarmente imprevedibile, visto quanto scoperto sul ragazzo e vista l’età di suo padre che continua ad avanzare.

Pare che lo sviluppatore abbia intenzione di chiudere in bellezza il cerchio norreno mostrandoci il Ragnarok in tutta la sua crudezza, e lasciando andare Kratos, con un vero e proprio scambio in favore di suo figlio, che avrebbe l’onere di sostituire una delle più riconoscibili icone targate PlayStation. L’avventura dei due dovrebbe portarli a fermare il catastrofico evento in qualche modo anche se, come viene spiegato dal protagonista stesso, ci sono altre soluzioni all’infuori della guerra.

Quanto ci verrà offerto da questo capitolo rappresenterà probabilmente un nuovo punto di partenza per far proseguire la saga ancora per molto tempo, visto che il reboot giunto ha riacceso l’interesse nei cuori dei fan, che nella maggior parte dei casi hanno accettato di buon grado i cambiamenti proposti per l’esperienza e la strada che questa ha preso grazie alla software house. Speriamo di non dover aspettare troppo prima di scoprire l’effettiva data d’uscita di God of War Ragnarok su PS4 e PS5, nonché di poter sapere di più in merito a quello che l’esperienza saprà proporci.

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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