Ghostbusters è il videogioco tie-in rilasciato in occasione dell’uscita dell’omonimo film, reboot dell’iconica saga, disponibile nelle sale cinematografiche a partire dalla prossima settimana. Si tratta di uno shooter in terza persona giocabile in modalità giocatore singolo o in modalità multigiocatore locale co-op fino ad un massimo di quattro giocatori. Gli eventi che vivremo, si svolgono antecedentemente alle vicende narrate dalla pellicola; i giocatori comanderanno una squadriglia di acchiappafantasmi esordienti, attraverso le più infestate ambientazioni di Manhattan, liberando la città dalla nuova ondata di spiriti maligni.
Chi chiamerai?
Per far fronte a questa nuova emergenza fantasmi, la città di New York sarà costretta a rivolgersi a questa nuova, e soprattutto anonima, squadra di acchiappafantasmi. Questa volta il team sarà composto imparzialmente da una coppia di uomini ed una di donne, così da sedare critiche come quelle ricevute per il nuovo cast del film, che ricordiamo essere interamente al femminile. I protagonisti di quest’avventura non hanno dei veri e propri nomi (magari per concederci una maggiore impersonificazione) ma anche se li avessero avuti dubito sarebbero rimasti impressi nella memoria del videogiocatore. L’unica distinzione netta (ma neanche troppo) è quella delle loro classi, che vede: “il biondino” munito di fucile protonico, “la afro nerd” con un fucile a pompa protonico, “la biondina” ha ben due pistole protoniche, mentre il “redhead barbuto” dovrebbe fare da tank con il suo minigun protonico. Ognuno di loro possiede come arma secondaria l’immancabile bacchetta protonica per catturare gli spiriti sparsi per la città, una granata dall’effetto variabile a seconda del personaggio, ed un rilevatore di energia psicocinetica per rivelare “le tracce nascoste”.
C’è morte oltre la vita?
Il modus operandi di questi acchiappafantasmi si ripeterà per tutta (non si esagera) la linearissima campagna di gioco. I brevi siparietti comici messi in scena dai personaggi principali, cercano di rompere questa monotonia, ma senza grande successo. Nemmeno giocare con gli amici approfittando della co-op locale aumenta il livello di godimento del gioco, il quale ci vedrà rispondere alle chiamate della popolazione, che ci notificherà la presenza di particolari fantasmi in giro per la città, per poi partire a disinfestare la location a suon di raggi protonici, ripetendo tale procedimento per tutta la sua durata.
La composizione dei livelli che andremo a giocare non cambia (se non minimamente): in breve tempo ci ritroveremo a compiere le stesse azioni in automatico, dove l’unica differenza sostanziale sarà nel numero di nemici presenti e nelle loro skin. In sostanza dovremmo farci largo ad armi spianate tra questi enormi ambienti infestati, seguendo le tracce poco occulte lasciate dai fantasmi con il nostro rilevatore. Per evitare questi tediosi, quanto ripetitivi, scontri e finire in breve tempo il livello potremmo anche tirare avanti passando da un checkpoint ad un altro, fino ad arrivare agli obbligatori scontri con i mini-boss che ci bloccheranno la strada fino alla loro sconfitta. Quest’ultimi sono caratterizzati solo da una barra vitale leggermente più alta rispetto ai loro minion, hanno uno schema di attacchi predefinito e una volta sconfitti potremmo catturarli incrociando i flussi con i nostri compagni, per poi schiantarli letteralmente nella nostra ghost trap. Alcuni di loro non saranno obbligatori da affrontare; saranno invece posti a guardia dei pochi collezionabili (difficili da mancare) sparsi per la mappa di gioco.
I Boss di fine livello non si discosteranno troppo dai precedenti nemici; saranno solo introdotti da una breve cutscene e caratterizzati in modo leggermente migliore. Il modo per affrontarli non cambia, rimane lo stesso, avranno solo degli attacchi diversi da evitare. Ad ogni modo è difficilissimo fare Game Over in questo gioco; anche se finissimo KO potremmo essere riportati al massimo della vita dai partner di gioco infinite volte. Sembra che per perdere, l’intero party debba andare simultaneamente al tappeto; anche se la cosa è più che improbabile visti i limitati danni che infliggono i nemici (e anche noi purtroppo) e l’abbondanza di medikit che curano l’intero team.
Per concludere
Il livello di sfida posto da Ghostbusters è alquanto basso (e non modificabile); l’unica sfida presente è il sistema di valutazione assegnato a missione completata, che però, qualsiasi sia il nostro metodo di gioco, ci assegnerà sempre il massimo dei voti. Sì, ci sono sparatutto simili dove la scarsa trama viene rimpiazzata dall’eccesso di nemici e sparatorie per un divertimento molto basilare, ma qui non accade nemmeno questo. La frustrante meccanica di riscaldamento dell’arma non ci permetterà di sparare ad oltranza con le nostre già scarse e poco versatili armi. L’enorme vastità degli ambienti di gioco non aiuta sicuramente perchè, oltre ad essere riempita superficialmente in un modo abbastanza piatto di nemici generici ad ogni angolo, giocando in solitario le “inteligenze artificiali” che ci accompagneranno andranno a perdersi o bloccarsi in qualche punto a causa di alcuni bug. Questo gameplay ci accompagnerà per tutta la durata del gioco, facendo diventare così una sfida vera e propria completare questo titolo che molto difficilmente riuscirà ad essere apprezzato, annoiando facilmente i giocatori e frustrandoli a causa dei suoi problemi.Ghostbusters, sviluppato da FireForge Games e distribuito da Activision, è disponibile dal 12 Luglio su PlayStation 4, Xbox One e Personal Computer al prezzo di 39,99€. È disponibile anche Ghostbusters Bundle, una collezione che contiene il videogioco di Ghostbusters, un DLC che include quattro costumi classici degli acchiappafantasmi, insieme ad una trappola bonus ed uno speciale tema per la dashboard ispirato al gioco. Noi speriamo che la frettolosità dello sviluppo sia dovuta all’esigenza di sfruttare la licenza del titolo per farlo uscire in concomitanza al film perché l’uscita su console ed il prezzo al quale viene proposto non si spiegano.
Modus Operandi: la recensione che avete appena letto è stata redatta basandosi sulla versione PlayStation 4 del gioco, dopo aver completato la trama principale.