La PlayStation 4, nei suoi ultimi giorni di console più recente ci ha regalato delle perle inaspettate: Sony ha sempre puntato molto sui propri titoli, e i vari giochi che sono usciti ne sono la prova. Ghost of Tsushima è stato uno di questi: una fantastica epopea che ha visto ambienti mozzafiato, battaglie all’arma bianca dinamiche fantastiche e una storia intrigante. A distanza di quasi un anno, Sucker Punch ha deciso di rilasciare una nuova versione del gioco, Ghost of Tsushima Director’s Cut, che va a migliorare (come vedremo proseguendo nella recensione) molte cose del gioco, oltre ad inserire una nuova parte di storia e qualche dinamica aggiuntiva.
Prima di procedere, spieghiamo però meglio come funziona questo Ghost of Tsushima Director’s Cut, che uscirà domani sia su PlayStation 4 sia su PlayStation 5. L’edizione, che arriverà anche retail nei negozi – e sarà quindi acquistabile da tutti i GameTekk – non sarà l’unico modo per poter accedere alle nuove missioni e funzionalità. Intanto, molte delle feature saranno implementate anche nell’edizione standard PlayStation 4; inoltre, con solo 19.99€ potrete fare un upgrade della vostra edizione classica in quella Director’s Cut per PS4, così da poter accedere all’Isola di Iki, alle nuove skill e a tutti i contenuti aggiuntivi. Se invece foste interessati a passare su PlayStation 5, potrete investire altri 9.99€ per poter fare un upgrade di Ghost of Tsushima Director’s Cut PS4 nella versione dedicata. Insomma, nel caso in cui foste in possesso di Ghost of Tsushima PS4, dovrete spendere circa 30€ per averlo su PlayStation 5 con tutte le migliorie del caso.
Feedback
Ghost of Tsushima Director’s Cut è infatti un’operazione importante proprio perché migliora tante cose sfruttando la potenza di PlayStation 5: uno dei problemi più diffusi nella versione originale era il lip sync che c’era tra i dialoghi e i modelli 3D. Il problema, anche grazie al fatto che la nuova console Sony può renderizzare le cinematiche in tempo reale, ora è stato totalmente risolto. Ovviamente le novità tecniche non si fermano qui: il gioco su PS5 potrà infatti contare su una risoluzione dinamica 4K a 60 FPS (che non sempre sono fissi, ma che comunque si mostrano molto bene), un audio riscritto per adattarsi alla feature 3D che la PlayStation 5 possiede, così da dare un’immersione maggiore, e ovviamente le feature legate al DualSense, che fa uso dei grilletti per alcune delle azioni che svolgerete nei panni di Jin.
Proprio parlando di queste implementazioni, in realtà la differenza si nota solo in alcuni casi: la qualità del prodotto originale era talmente elevata per quanto riguarda la parte tecnica che sicuramente potreste fare fatica nei primi momenti a riconoscere le migliorie, ma avanzando sicuramente vi accorgerete come l’esperienza su PS5 abbia fatto il passaggio di livello. Una cosa molto importante che va discussa infine, riguarda i caricamenti: come ovviamente succede, l’utilizzo dell’SSD permette al gioco di avere tempi di caricamento ancora più ridotti, cosa che noterete soprattutto quando verrete sconfitti o nei viaggi rapidi.
Nonostante l’utilizzo della parola Director’s Cut, che spesso nel cinema viene utilizzata per discutere di eventuali edizioni che riflettono l’intento originale del regista, questa (che dovremmo chiamare più una sorta di Feedback’s Cut) è invece nata con la voglia di ascoltare gli utenti e sistemare le problematiche che si erano presentate nel corso del lancio. Ovviamente il costo richiesto per l’upgrade non serve a pagare queste migliorie – che ricordiamo saranno disponibili tramite patch anche nell’edizione standard – ma per accedere al nuovo contenuto dedicato all’isola di Iki (qui vi proponiamo invece la recensione del titolo originale).
Iki, la storia di Jin e la guerra tra Samurai e Predoni
Parlando proprio dei contenuti legati all’Isola di Iki, Ghost of Tsushima Director’s Cut inserirà una nuova missione che porterà il nostro Jin in questo particolare posto, zona che a quanto pare è stata invasa anch’essa dai Mongoli. Per evitare che questo nuovo nemico, controllato e comandato da un capo che si fa chiamare l’Aquila, arrivi su Tsushima e aggiunga benzina al fuoco, Jin compirà quindi un viaggio verso questa terra per fermare il nuovo nemico, collaborando insieme alla gente del posto.
Con nuovi personaggi e nuove avventure, Ghost of Tsushima Director’s Cut svela anche alcuni dei misteri legati al padre di Jin e alla famiglia Sakai, che come ricordiamo ha un passato sull’isola di Tsushima e ha compiuto alcune gesta che ad ora sono ancora ignote a chi ha giocato il titolo.
Con Iki arrivano anche novità legate al gameplay: la prima, più eclatante, sono ovviamente i collezionabili. Si tratta di santuari da trovare dedicati ad alcuni animali, ricordi da sbloccare, e sfide da compiere. Ovviamente, arrivano anche nuove abilità per Jin (e non solo), che permetteranno di livellare la sfida: tra i nemici, infatti, inizieranno ad esserci Mongoli sempre più imprevedibili, alcuni capaci anche di cambiare armi nel corso del combattimento, costringendovi a ragionare e cambiare il vostro approccio. Interessante anche l’arrivo dello sciamano, un nuovo nemico che potenzierà quelli circostanti e che renderà la sfida ancora più ardua. A concludere il pacchetto, infine, anche nuovi minigiochi, nuove armature da sbloccare, alcune missioni legate alle leggende… e persino animali da accarezzare. Il tutto, ovviamente, sarà condito da trofei da sbloccare.
L’esperienza in toto aggiunge una decina di ore di gioco (che diventeranno quasi 15 se ci mettiamo ogni singolo collezionabile e l’esplorazione dell’Isola, cosa decisamente appagante come fu già con quella di Tsushima). Anche la storia, che prima di vederla potrebbe sembrare un semplice contenuto aggiuntivo scarno, in realtà è ben strutturata e legata alla trama principale, ma soprattutto al passato di Jin, approfondendo e caratterizzando ancora di più il personaggio.