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GameScope #9 – Metro: Last Light

Quando si tratta di titoli particolari, è sempre un piacere per me dire la mia, ed è quello che farò oggi con il nono numero della rubrica GameScope. Questa volta, discostandoci leggermente dai generi trattati fin ora, andremo a parlare di uno dei titoli della scorsa generazione che più hanno avuto risalto nel 2013 (già… ormai 4 anni fa), e che tanto ha fatto parlare di sé anche non appartenendo ad un brand di assodato prestigio. Stiamo parlando di Metro: Last Light. Il gioco era disponibile in principio per Xbox 360, PlayStation 3 e PC, e conseguentemente tornato l’anno successivo all’interno della collection Metro Redux per le console dell’attuale generazione.Metro last light 7

Metro: Last Light è seguito del suo predecessore Metro 2033. Pubblicato da Koch Media, è ispirato dai romanzi di Dmitrij Gluchovskij. Il genere del gioco può essere riassunto come un FPS Stealth, con accentuati tratti horror. Ovviamente in questo numero ci baseremo sulla versione originaria del gioco, e possiamo dire che il salto di qualità tra i due titoli sviluppati dalla 4A Games sia stato più che significativo. Procediamo per gradi.

Metro: Last Light è ambientato nella metropolitana di Mosca in un ipotetico futuro post apocalittico, durante il quale è letale anche semplicemente respirare l’aria della superficie. Sia quest’ultima, sia i tunnel della metro (che nel frattempo si è popolata, divenendo una vera e propria “metropoli”), sono abitate da orrende creature mutanti, ma che come avremo il piacere di scoprire durante il gioco, non sono l’unica minaccia che ci troveremo di fronte.

Metro last light 6
Come nel primo capitolo, in Metro: Last Light vestiamo i panni di Artyom, divenuto ranger, che partendo per una missione assegnatagli si ritroverà ad affrontare un vero e proprio cammino di redenzione, affrontando più e più pericoli durante il suo “tour” nella (e sotto) Mosca devastata.
L’indice di narrazione utilizzato per il titolo va evidenziato in modo particolare, infatti essa stessa è complice e protagonista della bellezza del gioco. Piccola pecca (parlando in gusti personali ndr.) riguardo la narrazione, è la mancanza totale di parole, che sembrano essere state strappate dalla bocca di Artyom per la durata di tutto il gioco. Di sicuro gran parte del fascino di questo gioco è dato dai stupendi giochi di luce (che come vedremo avrà un ruolo chiave nel titolo), e dalla cura delle ambientazioni sia esterne che sotterranee.

Metro last light 2
Le fasi di azione possono essere interpretate come meglio si crede, e l’approccio al titolo dunque diventa di conseguenza totalmente personale. E’ infatti possibile agire durante il gameplay in due differenti modi:
1) Avanzare in modo assolutamente cauto, stile ninja, e sfruttare l’ombra per non essere ne visto ne sentito (scegliendo anche se uccidere o stordire soltanto i propri nemici).
2)  Rivelarsi come una vera e propria macchina da guerra e distruzione, e sparare a qualsiasi cosa si muova (aspettatevi dunque una concreta resistenza).

Cosa che sicuramente stuzzicherà la fantasia di molti giocatori, è la possibilità di scegliere da subito il tipo di armi che vorrete portare con voi, e che comunque potrete cambiare non appena se ne presenta l’occasione. Le armi sono anche modificabili (silenziatori, mirini, calci, canne), e di sicuro non fa che incentivare la varietà delle strategie che è possibile intraprendere. Ricordate però che tutto ha un prezzo. Con la mancanza di una vera valuta, gli abitanti della metro usano come merce di scambio dei proiettili di grado militare, con i quali è possibile sia acquistare armi, sia munizioni, sia modifiche per armi.

Metro last light 5
Senza sbilanciarmi troppo sulla trama, protagonista stessa intrinseca nel gioco, in conclusione non posso far altro che consigliare Metro:Last Light a tutti gli amanti degli FPS ma anche a coloro che sono amanti dei survival horror, vivendo un’esperienza nella quale è difficile non sentirsi coinvolti. Insomma, se non avete ancora giocato questo titolo, senza dubbio vi consiglio di cercarlo e di dedicargli del tempo, perché senza dubbio non rimarrete delusi.

Ovviamente essendo ora disponibile la già citata collection Metro: Redux, dovrete puntare ad acquistare quella, aggiudicandovi così oltre a Metro: Last Light anche il primo capitolo in versione migliorata, e vivendo l’avventura di Artyom fin dal principio. Non mi rimane altro che salutarvi, e darvi appuntamento alla settimana prossima con il decimo numero di GameScope!

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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