Dopo un anno di sviluppo, Lunar Great Wall Studios ci ha dato la possibilità di provare il titolo Another Sight. Il focus primario del gioco consiste nell’emozionare il giocatore, stuzzicando allo stesso tempo la sua curiosità e fantasia, il tutto avvolto dalla dualità della protagonista teenager Kit, che perde la vista dopo un incidente, e del gatto Hodge, un agile felino che le fa da occhi. Lo studio si è voluto mettere alla prova cercando di far capire al giocatore cosa si prova nell’essere cieco e, grazie all’aiuto dell’associazione Cieca Italiana, sono riuscire a carpire i segreti per rendere il gioco il più realistico possibile alle mani del videogiocatore, grazie all’uso della geolocalizzazione sonora.
Another sight è ambientato nel 1899. La nostra protagonista, dopo aver subito il grave incidente ed aver perso la vista, si ritroverà in una Londra sotterranea, ed è qui che incontreremo diversi NPC collegati al alla Londra dell’epoca: fra questi troviamo ad esempio Tesla: questo personaggio, come gli altri, è collegato alle attitudini della sua controparte che ha vissuto nel nostro mondo. Questi personaggi aiuteranno la giovane Kit a comprendere meglio il mondo in cui si trova e ciò che questo rappresenta. Un altro elemento molto importante del gioco risiede nelle colonne sonore, composte e suonate da un’eccellente orchestra sinfonica; un elemento che molto spesso, non viene ben considerato negli indie game.
Grazie all’attenta scelta del Lunar Grat Wall Studios invece, potremo essere accompagnati da una fantastica colonna sonora durante le azioni di gameplay e durante le cutscene. In conclusione, Another Sight si presenta al pubblico come indie game che vuole far vivere al videogiocatore un avventura alla scoperta di una Londra surreale del 1899, mista al modo di percepire il mondo di una persona cieca.
