[Gamescom 2017] Syndrome VR Hands On

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Impressioni Lettura da 2 minuti

Durante la nostra esperienza tedesca alla Gamescom 2017 svoltasi a Colonia, abbiamo avuto modo di provare con mano e visore la versione per realtà virtuale di Syndrome, titolo di Bigmoon Studios che abbiamo incontrato anche lo scorso anno, e che è stato ben felice di accoglierci al proprio stand. In Syndrome VR l’esperienza di gioco sarà totalmente diversa a livello concettuale da quella che abbiamo vissuto nel titolo originale: si tratta infatti di una sorta di “survival mode”, che ci vedrà partire da una stanza e proseguire all’interno dell’astronave sbloccando porte, raccogliendo medikit, armi e munizioni che compariranno in punti casuali delle mappe. C’è stato fatto capire fin da subito: in questa versione del gioco la fortuna avrà una parte decisiva, dato che tale casualità nello spawn riguarda anche il tipo di nemici che ci troveremo ad affrontare.

https://www.youtube.com/watch?v=M-G3MKnV7bg

Se ci troveremo di fronte a dei nemici davvero ostici, e senza le armi adatte ad accompagnarci, la morte è certa ed inevitabile: come ricorderete il titolo dello studio portoghese è ispirato in concettualità ad Alien Isolation, e di conseguenza anche il numero delle munizioni che troveremo (a prescindere dalla fortuna) è esiguo. Il lavoro svolto a livello tecnico richiama senza infamia e senza lode la versione classica del titolo: già di suo non godeva di dettagli, texture e modelli all’avanguardia, ma alcuni miglioramenti paradossalmente si sono fatti vedere qua e là. I comandi sono felicemente precisi, e la familiarità con essi e lo stesso visore si acquisiscono facilmente, senza nemmeno la presenza del fastidioso motion sickness. Tra le missioni riuscite del titolo, una maggiore immersione nel buio più totale, e la sensazione opprimente dell’essere davvero intrappolato senza via di scampo.

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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.