Non c’è pace per Epic Games. La software house, celebre soprattutto grazie a Fortnite, sta affrontando un periodo particolarmente difficile a causa delle diatribe legali con Apple e Google che hanno portato alla rimozione del suo titolo di punta dagli store virtuali App Store e Google Play. In attesa di conoscere il pronunciamento della corte californiana sull’ingiunzione presentata a seguito della revoca del proprio account sviluppatore da parte dell’azienda di Cupertino, la software house americana dovrà presentarsi in tribunale questa volta nelle vesti di accusata, sempre a causa di Fortnite.
L’antagonista di Epic Games questa volta è il Coral Castle Museum, museo sito a Miami, in Florida e da anni attrazione turistica molto nota nella zona. Secondo quanto emerso nelle ultime ore, la direzione del museo ha deciso di fare causa alla software house in quanto si sarebbe macchiata di appropriazione indebita di marchio registrato nel momento in cui ha lanciato su Fortnite la mappa denominata Le Rovine che, in inglese, si chiama appunto Coral Castle. La scelta di prendere ispirazione dall’attrazione turistica senza pagare i diritti di immagine alla CCI (Coral Castle Inc.) non è affatto piaciuta alla direzione del polo museale, la quale ha intimato a Epic Games di pagare lo sfruttamento di tali diritti o di rimuovere immediatamente l’intera area di gioco dal suo battle royale.
Come potrete notare anche voi dalle foto presenti subito sotto, le accuse mosse da CCI a Epic Games non sono poi così infondate. Oltre al nome, risalta subito all’occhio come la mappa di Fortnite abbia preso decisamente spunto dal museo di Miami.
Al momento nessuna dichiarazione in relazione alla vicenda è stata rilasciata da parte di Epic Games. In attesa di conoscere ulteriori sviluppi in merito a questa diatriba, è facilmente ipotizzabile che, considerando la fine della stagione 3 di Fortnite, la mappa potrebbe venire rimossa dal gioco.
