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Forgotten Hill: Disillusion – Recensione del titolo italiano di FM Studio

Il successo della serie di Forgotten Hill su smartphone non è dovuto solamente ad un sapiente mix di enigmi e jumpscare, ma anche alla grande abilità del team di FM Studio di creare attorno ai propri prodotti una lore narrativa in grado di rapire il giocatore, e allo stesso tempo incuriosirlo e incatenarlo. Ben 5 capitoli si sono susseguiti su smartphone a titolo gratuito, e quindi se siete amanti dei puzzle game ad enigmi che potete lasciare e riprendere nel corso della giornata (data la feature della portabilità telefonica che di questi tempi è il fulcro di molti giochi) vi invitiamo caldamente a recuperarli. Questi sono 3 episodi “canonici” (Fall, Puppeteer e Surgery), un episodio apparentemente slegato (Little Cabin in the Woods) e Mementoes, un prequel che chiarirà come molte delle oscure faccende della “ridente” cittadina di Forgotten Hill hanno avuto inizio. Forgotten Hill: Disillusion è quindi il sesto titolo della serie ad arrivare in commercio, ma lo fa non solo tramite App Store e Google Play, ma anche su Steam, versione da noi testata.

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Conosci il tuo nemico

Se i tre episodi canonici ci hanno fatto vivere delle situazioni bizzarre e pericolose in cui il signor Larson si è trovato invischiato per pura sfortuna (o forse no?), in Disillusion sarà lui stesso che tenterà di fare la parte del leone, tornando nella città che tormenta i suoi incubi dopo i terribili fatti accaduti – alla sua giovane fidanzata e non solo – e cercando più informazioni possibili su cosa davvero stia accadendo in quel posto maledetto. Quello che doveva essere il luogo della sua ricerca per scavare a fondo nel passato della città, si rivela invece essere una fossa di coccodrilli, pronti a sbranarlo al minimo passo falso: il museo di Forgotten Hill. Va da sé che il semplice lavoro di raccolta informazioni (pur sempre in compimento) in alcuni casi per forza di cose passerà in secondo piano, con l’aggiunta anche di obiettivi moralmente importanti da portare a termine (e dei quali non vi faremo alcuno spoiler). Che anche il destino e la storia stiano facendo la loro parte?

Il titolo vi porterà via, graditamente, molto più tempo dei suoi predecessori, soprattutto perché le aree da esplorare saranno davvero molte, e saranno accessibili solo progressivamente. L’atmosfera di Disillusion richiama fortemente quella creepy e decisamente malsana della serie, ma sfruttando al meglio questa volta alcuni passaggi fondamentali come i jumpscare e le ambientazioni.

forgotten hill disillusion

Cibo per il cervello… o cervello come cibo?

Sul piano degli enigmi da risolvere si è raggiunto un ottimo livello, in quanto (a parte giusto un paio di casi) la risoluzione di essi non è mai scontata, e piacevolmente collegata al tema trattato. Un consiglio che diamo a tutti coloro che vorranno avvicinarsi al gioco, è quello di pensare in modo trasversale, perché soprattutto in Disillusion la memoria e “le dimensioni” avranno un ruolo fondamentale. Il passaggio tra la realtà e la dimensione alternativa è un tocco da maestro molto mirato, e le varie aree in cui giocheremo in più di un’occasione, sembreranno tutt’altro che riciclate. L’unico difetto in tal senso è che spesso ci troveremo a girare in lungo e in largo senza una chiara idea di ciò che fare, e a girare ancora di più quando ci renderemo conto che per la risoluzione di determinati indovinelli sarà necessario un massiccio backtracking; certo, solo pochi click di attesa, ma che potrebbe stizzire i più frettolosi.

Niente è ciò che sembra

Da amante dei giochi ad enigmi e delle trame ben architettate, non ho potuto non notare quanto questo quarto capitolo riesca ad adattarsi in modo coerente a tutte le piattaforme a cui è dedicato (strizzando maggiormente l’occhio agli smartphone). Niente è ciò che sembra, e non lo è nemmeno Forgotten Hill: Disillusion: non è un titolo adatto a tutti i giocatori, ma non è neanche un titolo da sottovalutare in quanto la mole di informazioni e di background che vi offre sono talmente intriganti che vi sembrerà di vivere in un libro inquietante.

Non dimentichiamoci che la classica impostazione alla escape room è d’obbligo, e che come di consueto il nostro ultimissimo fine sarà mettere i piedi fuori dal museo… ma se avessimo pazienza, saremmo ricompensati in qualche modo? Non vediamo l’ora di scoprire come continuerà il tutto!

Forgotten Hill: Disillusion

8.5

Forgotten Hill: Disillusion è senza dubbio il capitolo più intrigante della serie, e che soprattutto rivelerà importanti informazioni al signor Larson, che avrà ben più chiaro il suo obiettivo. Forte di piccole novità che vanno a variegare la struttura ludica di base, il gioco risulta inquietante, divertente, appagante e coinvolgente. Tolti un paio di passaggi effettivamente poco chiari nello svolgimento (forse volutamente) l'unica pecca del gioco è un backtraking a volte troppo marcato, anche se all'effettivo è una delle meccaniche base per la risoluzione di molti enigmi.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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