Zlatan Ibrahimovic ha fatto decisamente parlare di se negli ultimi giorni, e non solo sul campo. In particolare, l’attaccante in forza al Milan aveva rilasciato alcune dichiarazioni sul proprio profilo Twitter, lamentandosi pubblicamente dell’utilizzo della sua immagine in FIFA 21 di Electronic Arts: “Qualcuno sta facendo profitto sul mio nome e sulla mia faccia senza alcun accordo in tutti questi anni. E’ ora di indagare“. Ebbene, è arrivata ora una presa di posizione ufficiale rilasciata da EA SPORTS, che conferma in maniera inequivocabile di avere i diritti per includere le sembianze di tutti i calciatori attualmente presenti nel gioco.
Who gave FIFA EA Sport permission to use my name and face? @FIFPro? I’m not aware to be a member of Fifpro and if I am I was put there without any real knowledge through some weird manouver.
And for sure I never allowed @FIFAcom or Fifpro to make money using me
— Zlatan Ibrahimović (@Ibra_official) November 23, 2020
In merito alle recenti discussioni sulle licenze dei giocatori in EA SPORTS FIFA, ciò che sta avvenendo sui social media è un tentativo di coinvolgere FIFA 21 in una disputa tra una serie di terze parti che ha poco a che fare con EA SPORTS.
Per essere estremamente chiari, abbiamo i diritti contrattuali di includere le sembianze di tutti i giocatori attualmente presenti nel nostro gioco. Come già affermato, acquisiamo queste licenze direttamente da campionati, squadre e singoli giocatori. Inoltre, lavoriamo con FIFPro per assicurarci di poter includere quanti più giocatori possibili per creare il gioco di calcio più autentico.
Nei casi sollevati, i nostri diritti sulle sembianze dei giocatori sono concessi attraverso il nostro accordo con l’AC Milan e la nostra partnership esclusiva di lunga data con la Premier League, che include tutti i giocatori del Tottenham Hotspur.”
Nei giorni scorsi EA SPORTS aveva anche affermato di avere un rapporto di lunga data con il rappresentante globale dei calciatori professionisti, FIFPro, che collabora con una serie di licenziatari per negoziare accordi a vantaggio dei giocatori e dei loro sindacati. Sembra quindi che questa lunga querelle si sia risolta, con la software house che conferma di avere tutti i diritti d’immagine del caso.