Farming Simulator 25 segna il decimo capitolo della longeva serie di GIANTS Software, offrendo un’esperienza di simulazione agricola sempre più completa e dettagliata. Con miglioramenti grafici e nuove funzionalità nel gameplay, questo titolo cerca di soddisfare i fan veterani e attirare nuovi giocatori, nonostante alcuni problemi storici che continuano a pesare. Ecco la nostra recensione.
Un gameplay realistico
Il comparto grafico è uno dei punti di forza principali. Grazie al nuovo GIANTS Engine 10, il gioco introduce effetti di luce avanzati, ambientazioni curate e terreni deformabili. Quest’ultima caratteristica consente di vedere il terreno reagire al passaggio dei macchinari, lasciando solchi e alterazioni che non sono solo estetiche, ma che influenzano anche la fisica del gameplay.
A ciò si aggiunge un’attenzione maggiore alle condizioni climatiche, come nebbia e grandinate, e vedremo persino dei tornado verificarsi durante il ciclo stagionale, creando sfide e ostacoli per le coltivazioni e per i cyber agricoltori. Le mappe sono tre, ambientate in Asia, Europa e Nord America, e ciascuna offre delle caratteristiche uniche e peculiari, come ad esempio la mappa asiatica che introduce le risaie, richiedendo una gestione idrica accurata per garantire un raccolto abbondante.
Il gameplay è arricchito con l’introduzione di nuove colture, tra cui il riso e gli spinaci, oltre a nuovi animali come i bufali. Quest’ultima aggiunta non è ovviamente solo estetica: i bufali producono un latte speciale che può essere trasformato in mozzarella, ampliando le opzioni economiche e riportandoci in qualche modo alle nostre care tradizioni. La possibilità di gestire filiere produttive, costruendo fabbriche per processare le materie prime, aggiunge uno strato gestionale che spinge il giocatore a considerare le implicazioni a lungo termine delle sue decisioni. Ad esempio, coltivare grano non serve solo a venderlo direttamente, ma può essere usato per produrre farina e pane, aumentando i profitti complessivi. Questa meccanica, già introdotta in parte nei capitoli precedenti, è ora più approfondita e centrale nell’esperienze.
Un’altra innovazione significativa è il GPS integrato nei veicoli. Questo strumento consente ai giocatori di tracciare percorsi precisi per ottimizzare l’efficienza dei lavori nei campi. Associato a un miglioramento dell’intelligenza artificiale dei lavoratori, permette di delegare alcune operazioni ripetute, liberando il giocatore per concentrarsi su attività più strategiche. Tuttavia, la IA non è ancora perfetta: in alcune situazioni, i lavoratori possono compiere errori o rimanere bloccati, obbligando il giocatore a intervenire manualmente per risolvere il problema. Questo limite, benché meno frequente rispetto ai capitoli precedenti, può essere frustrante, soprattutto nelle fasi più avanzate del gioco.
Un’agricoltura sempre più connessa
Il multiplayer è un altro pilastro del titolo. La modalità cooperativa consente a più giocatori di lavorare insieme su una singola fattoria, dividendo i compiti e migliorando l’efficienza complessiva. Sebbene l’esperienza multigiocatore sia perlopiù stabile, alcuni problemi tecnici possono ridurre il divertimento, come disconnessioni o difficoltà di sincronizzazione. Nonostante ciò, questa modalità resta una delle più apprezzate, grazie alla possibilità di collaborare su progetti complessi o semplicemente esplorare le mappe in compagnia.
Purtroppo invece alcune aree del gioco rimangono meno sviluppate. Il tutorial, per esempio, è stato spesso criticato per la sua superficialità, e Farming Simulator 25 non fa eccezione. Le spiegazioni sono minime, lasciando i nuovi giocatori a dover apprendere molte delle meccaniche attraverso il try and error. Questo può risultare scoraggiante per chi si avvicina alla serie per la prima volta, data la complessità intrinseca del gameplay. Un altro aspetto che continua a deludere è la fisica degli oggetti e dei veicoli. Sebbene siano stati fatti passi avanti, il caricamento di pallet o la movimentazione di macchinari pesanti risultano ancora macchinosi e poco realistici, con collisioni irregolari che spezzano l’immersione. Questi problemi tecnici, presenti anche nei capitoli precedenti, non sono stati completamente risolti.
Anche l’interazione con gli NPC resta limitata. Sebbene siano presenti personaggi con cui commerciare o da cui ricevere incarichi, le loro interazioni si riducono a semplici dialoghi testuali, privi di personalità o impatto narrativo (non che sia indispensabile, ma sarebbe stato gradito ndr). Questo limita l’immersione complessiva e fa sembrare il mondo di gioco meno vivo e interconnesso di quanto potrebbe essere.
Nonostante queste criticità, Farming Simulator 25 riesce a offrire un’esperienza appagante per chi ama il genere. Le migliorie grafiche, l’ampliamento delle attività agricole e le nuove possibilità di personalizzazione rendono il titolo un acquisto obbligato per i fan della serie. Tuttavia, per attirare nuovi giocatori, GIANTS Software dovrà lavorare su una maggiore accessibilità e sulla risoluzione dei problemi tecnici che continuano a penalizzare il franchise.