Lo sviluppatore Hideki Kamiya ha recentemente rivelato di essere ancora interessato a guidare lo sviluppo di potenziali sequel di Viewtiful Joe e Okami.
Parte attiva dell’industria videoludica ormai da tre decenni, Kamiya è diventato uno dei volti più prolifici del gaming e ha lavorato a innumerevoli titoli iconici e memorabili.
Kamiya ha trascorso più di dieci anni con Capcom tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000 e in seguito ha co-fondato Platinum Games nel 2006, team che ha lavorato all’ormai celebre serie di videogiochi Bayonetta.
Durante il suo periodo con Capcom e in seguito con Clover Studio, Hideki Kamiya ha contribuito a creare due dei titoli più amate degli anni 2000. Uno è Viewtiful Joe, un picchiaduro a scorrimento laterale il cui successo ha permesso la realizzazione di un sequel, mentre l’altro è Okami, un gioco d’avventura basato sul folklore giapponese che ha ricevuto un porting per Wii e diverse rimasterizzazioni in HD.
Come riportato da NintendoLife, Hideki Kamiya ha condiviso il suo interesse nello sviluppare Viewtiful Joe 3 e Okami 2. Tale desiderio è stato espresso dallo sviluppatore durante una recente intervista con UNSEEN.
Kamiya ha confermato di aver parlato direttamente a Capcom di questo suo desiderio di dirigere un nuovo Viewtiful Joe e, durante l’intervista, ha parlato anche di Okami, esprimendo la sua volontà di finire lasciata in sospeso nel gioco originale.
Non è la prima volta che Kamiya parla di Viewtiful Joe o Okami. All’inizio di quest’anno, Kamiya ha accennato al suo desiderio di sviluppare un remake dell’originale Viewtiful Joe utilizzando il motore RE di Capcom. Kamiya ha anche discusso in passato di voler creare un nuovo Okami, ritenendo che nel peculiari meccaniche del gioco pase potessero essere ampliate in un ipotetico nuovo capitolo.
A prescindere dal futuro di Viewtiful Joe o Okami, per quanto concerne la carriera di Kamiya quest’ultimo ha annunciato alla fine dell’anno scorso che avrebbe lasciato Platinum Games, più di 15 anni dopo aver contribuito a co-fondare lo studio.
Kamiya ha affermato che il motivo principale del suo addio è legato a divergenze creativo con lo studio, affermando che vede i giochi più come opere d’arte.