Dopo qualche mese dall’uscita effettiva di un videogame è consuetudine per le software house rilasciare i vari DLC. Questi contenuti spesso aggiungono missioni o compiti, altri narrano avventure totalmente esclusive oppure, come in questo caso, raccontano esperienze passate. Di Final Fantasy XV vi abbiamo abbondantemente parlato nella nostra recensione e, finalmente, abbiamo l’occasione di tornare ad Eos, questa volta nei panni di Gladio in Episode Gladiolus. Nel gioco principale Lo Scudo del Re abbandona temporaneamente il party: non sappiamo cosa sia successo al personaggio durante la sua assenza, ma questo nuovo episodio farà un po’ di chiarezza sulle vicende non divulgate. Chiunque voglia provare una sorta di demo del prodotto può giocare tranquillamente a Prospettiva Gladio, aggiunta che si colloca nel capitolo 13 quando Noctis si separa dai suoi due compagni. Dunque basta indugiare oltre e preparatevi a questo viaggio.
Tutto comincia con i quattro protagonisti intorno al fuoco, con Noctis, Ignis e Prompto che chiedono a Gladio come si è procurato la cicatrice sul volto. Lo Scudo del Re coglierà l’occasione per raccontare la sua storia: il contenuto aggiuntivo, infatti, vi farà vivere questa nuova avventura tramite le parole del tank del gruppo. Il DLC parte con il botto, mettendovi subito ad affrontare i primi nemici. Nonostante per gli utenti più navigati sia abbastanza semplice ritrovare il feeling con i tasti, il primo approccio risulterà piuttosto strano. I comandi sono più reattivi rispetto al titolo originale, cosa che fa assolutamente piacere soprattutto nei momenti più caotici. Quello che più risalterà all’occhio comunque sarà l’interfaccia di gioco: la barra degli HP e MP è cambiata, ed è stato addirittura aggiunto un indicatore che va a moltiplicare i danni fino a quattro volte il valore originario. Questo meccanismo si attiverà quando parerete i colpi degli avversari. Episode Gladiolus si discosta completamente dal gameplay di Final Fantasy XV, proponendo il videogame in una veste molto più hack’n’slash, con una musica adeguata di sottofondo e mosse molto più potenti. Forse la vera critica sta proprio sulle combo: se Square Enix avesse avuto in mente fin dall’inizio di cambiare combact system, personalmente avrei osato qualcosa in più permettendo di eseguire consecutivamente un numero maggiore di colpi.
Se vi aspettate un Devil May Cry vi sbagliate di grosso, anche perché Gladio non è dotato di una grande rapidità. Il protagonista in questo episodio è perseguitato dall’umiliazione di essere stato battuto da Revus e, nel suo profondo, sa che se non completerà la prova non riuscirà mai a proteggere Noctis. Lo Scudo del Re si farà accompagnare da Cor, addentrandosi sempre di più nel cammino delle sfide fino a sconfiggere Gilgamesh il Signore delle Spade ed attingere al vero potere. Il punto debole di questo DLC non è tanto la linearità della storia, ma il fatto che si tratta sostanzialmente di un corridoio dove al suo interno sono stati messi un numero smisurato di nemici. Non farete altro che premere il tasto per attaccare e combattere per tutto il tempo anche se, durante i piccoli frangenti di dialogo con il vostro compagno di viaggio, scoprirete qualche dettaglio sul passato del Generale. Episode Gladiolus è un contenuto piatto, che non brilla certo per originalità e che non approfondisce a sufficienza la lore del personaggio. I massimi momenti di epicità si raggiungono nel finale e, a dirla tutta, non abbiamo neanche avuto la sensazione di fare qualcosa di davvero significativo. Le due modalità aggiuntive, Confronto Marziale e All’ultimo Sangue, non danno nulla in più all’esperienza: la prima vi vedrà affrontare 1vs1 niente meno che Cor in tutta la sua forza, nella seconda dovrete completare l’avventura nel minor tempo possibile.
A livello tecnico la produzione mostra le medesime cose viste in Final Fantasy XV ma, escluso qualche piccolo frangente di lore davvero molto interessante sul passato di Cor, non possiamo dire di trovarci tra le mani un prodotto inattaccabile. Il contenuto aggiuntivo è fin troppo lineare e le modalità proposte non sono certo il massimo del divertimento. Dopo tutto quello che è stato Final Fantasy XV ci aspettavamo qualcosa in più da Square Enix, e non soltanto una timida prova di coraggio nel voler cambiare il gameplay. L’idea di impersonificare un altro personaggio è arrivata forte e chiara, anche grazie alla rivoluzione del combact system, ma l’avventura in generale, calcolando anche la breve durata, sicuramente non è stata esaustiva. Speriamo che il team di sviluppo già con Episode Prompto, in uscita a giugno 2017, ritorni agli standard del videogame principale.