Anche lo store di Epic Games ha aperto al self-publishing. Pagando 100$, stessa cifra richiesta da Valve per accedere al servizio, sarà quindi possibile inserire un gioco all’interno della libreria di Epic Games Store. Il funzionamento è molto simile a quello di Steam Direct, introdotto da Valve nel 2018, e darà sicuramente un forte scossone al numero di giochi disponibili sul launcher.
Alcune differenze tra i due servizi, però, ci sono. Le linee guida di Epic Games sembrano essere meno stringenti rispetto a quelle di Steam, ma allo stesso tempo sono presenti due regole fondamentali, che Valve non impone ai propri utenti. Infatti, per essere inserito sullo Store Epic il gioco non deve contenere elementi pornografici e, nel caso dei titoli multiplayer deve essere garantito il cross-play con gli altri store presenti su PC.
Il servizio di Epic Games supporta anche il cross-play tra PC e Console, grazie alla tecnologia usata per Fortnite, ma questa non è una regola tassativa che gli sviluppatori dovranno rispettare. L’unico dubbio riguarda il modo in cui Epic intende pubblicizzare i prodotti sviluppati dai propri utenti. Al momento dell’introduzione del servizio, Valve evidenziò sul proprio store i titoli pubblicati dagli sviluppatori indipendenti, facendo si che ogni giocatore potesse scoprire giochi che non avrebbe mai conosciuto altrimenti. Come noto, lo store di Epic Games non usufruisce di alcun algoritmo utile ad incanalare gli utenti verso i giochi più simili ai propri gusti. Come faranno dunque i giocatori a scoprire nuovi titoli pubblicati dagli iscritti?