Il panorama dei giochi survival su PC è vasto e competitivo, con giganti del calibro di Ark: Survival Evolved, Conan Exiles, o i vari Subnautica, The Forest, Valheim, e il recente ed acclamato Palworld. Tra questi colossi, emerge Enshrouded, un titolo che, nonostante la concorrenza feroce, riesce a distinguersi grazie alla sua qualità e alla cura nei dettagli, già evidente dalla fase di accesso anticipato che analizziamo oggi in recensione.

Un mondo da ricostruire

Enshrouded ci catapulta in un mondo particolare, che tempo prima era prospero, ma che ora è devastato da una pestilenza magica che ha ridotto il regno di Valle Ardente a un cumulo di rovine. Il nostro personaggio, risvegliatosi da un lungo sonno, è subito gettato nella missione di ripristinare l’ordine, dovendo iniziare dal costruire un rifugio e raccogliere risorse. L’editor del personaggio permette un’ampia personalizzazione, e il gioco offre sia una modalità single-player sia la modalità cooperativa online.

La quantità di oggetti, già presente in fase di pre-lancio è molta, in alcuni casi richiede anche un buon farming, che se ben organizzato vi dara molte soddisfazioni. La gestione dei depositi, sia in singolo che in multiplayer, permette di far vedere le risorse in automatico per i vari crafting necessari, permettendo di buttare tutto dentro ai vari contenitori e craftare quel che vi serve.

Gameplay classico ma solido

L’inizio è tipico del genere: si parte dalla raccolta di risorse primarie, dalla costruzione di strumenti essenziali, e ovviamente del primo rifugio. Sebbene Enshrouded non reinventi la ruota in termini di meccaniche di base, la sua esecuzione è impeccabile. La progressione, legata alla raccolta di risorse e alla costruzione, è ben calibrata, e offre una sfida equa e stimolante. L’elemento di costruzione è particolarmente curato, con un editor intuitivo e una UI che fornisce tutte le informazioni necessarie, senza sovraccaricare il giocatore.

Inoltre viene proposta una vasta quantità di blocchi per la costruzione, permettendo sia di creare pareti prefabbricate, sia di edificare tutto collocando un singolo blocco dopo l’altro, il tutto in maniera estremamente semplice.

L’esplorazione è incentivata non solo dalla ricerca di risorse, ma anche dal desiderio di scoprire i vari angoli di Valle Ardente, resi ancor più accessibili grazie a strumenti come alianti e rampini.

Un Open World impietoso

Enshrouded si rivela un mondo aperto implacabile, dove ogni passo fuori dal sentiero può essere fatale, ma allo stesso tempo soddisfacente, dato che presenta vari segreti, alcuni più celati di altri. La presenza di aree avvolte dallo Shroud aumenta il senso di pericolo, rendendo ogni esplorazione un calcolato rischio. La mobilità è fluida e divertente, e invoglia il giocatore ad esplorare ampiamente.

Il gioco offre diverse classi personalizzabili, dal mago al guerriero, passando per il ranger, senza forzare il giocatore ad una scelta precoce. Potrete infatti personalizzare e cambiare ogni volta che vorrete l’albero delle abilità, spendendo la moneta di gioco con un costo estremamente ridotto e che non aumenta mai nel tempo.

Il sistema di combattimento è ben realizzato, con nemici e boss che presentano schemi d’attacco vari e impegnativi. Nonostante ciò, come spesso accade nei survival, la costruzione rimane al centro dell’esperienza.

Rifinito e promettente

Nonostante la sua fase di accesso anticipato, Enshrouded si presenta come un titolo estremamente rifinito, con grafiche accattivanti, animazioni fluide e un’ottima stabilità tecnica. Il design generico non inficia la qualità complessiva, che risulta al disopra della media per il genere.

Enshrouded rappresenta un’eccellente aggiunta al genere survival, distinguendosi per la qualità dell’esecuzione e per l’attenzione ai dettagli. Nonostante l’alta competizione, ha tutte le carte in regola per ritagliarsi un posto tra i favoriti degli appassionati, offrendo un’esperienza solida, varia e visivamente appagante. La vera prova sarà il tempo, in particolare per quanto riguarda il gameplay online, ma le premesse sono senza dubbio positive.

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