L’Elegoo Phecda 20W è la prima incursione di Elegoo – noto brand di stampanti 3D – nel settore dei laser engraver. Propone un’area di lavoro di 400×400 mm, una velocità fino a 25.000 mm/min e un modulo laser a diodo con punto focale dichiarato di 0,07×0,13 mm. Acquistabile anche in versione 10W, la variante 20W offre una maggiore capacità di taglio e incisione su materiali come legno, MDF e cartone.
Montaggio e primo approccio
All’interno della confezione, i pezzi principali sono protetti da robusta imbottitura, e l’assemblaggio è piuttosto rapido: si tratta di un telaio da unire ai motori, al modulo laser e ai pochi cablaggi necessari. L’unico passaggio un po’ delicato è l’inserimento della barra che regola il movimento dell’asse Y, ma le istruzioni in dotazione aiutano abbastanza.
Una volta montato, il Phecda può essere gestito via cavo USB, Wi-Fi (grazie a un’antenna inclusa), app o microSD. Qui può verificarsi un piccolo inconveniente: se sulla microSD si trovano troppi file, il display del laser fatica a caricare correttamente l’elenco. Gestire con attenzione il numero di file sulla scheda sembra risolvere il problema.
Utilizzo e software
Per la creazione dei file di incisione/taglio, Elegoo suggerisce LaserGRBL o LightBurn (non inclusi), ma in generale è compatibile con qualsiasi software in grado di generare file .nc di tipo G-code. Non ci sono programmi proprietari da imparare, e questo è un vantaggio per chi desidera usare tool già conosciuti. Abbiamo addirittura usato MKSLaser, un’app mobile, per provare qualche stampa facile con PNG, e il risultato è stato eccellente.
Il Phecda non ha un sistema di “homing” automatico e riconosce la posizione del laser all’accensione come origine provvisoria. Per questo, occorre regolare manualmente il punto di partenza spostando a mano il laser o tramite il touchscreen. È comunque presente una funzione di allineamento con un laser a bassa potenza, utile per definire la cornice dell’area di incisione e sistemare correttamente il materiale da lavorare.
Per passare a un livello superiore di precisione o lavorare su più pezzi simultaneamente, diventa utile dotarsi di guide, righelli o maschere create ad hoc, visto che la macchina è “aperta” e priva di riferimenti integrati.
Prova pratica
Durante il test, il Phecda si è dimostrato valido per incisioni su legno, sughero, MDF e cartone. Le incisioni sul sughero, ad esempio, sono risultate nitide e ben definite. I tagli sul MDF, invece, richiedono un po’ di più attenzione e test preliminari per azzeccare potenza e velocità giuste, complice la natura composita di questo materiale (presenza di collanti, ecc.).
Per un incastro più pulito e per evitare di rovinare il piano di lavoro, è consigliato utilizzare un pannello a nido d’ape (non incluso) o una griglia metallica: in questo modo, il fumo può uscire dalla parte inferiore e si evita il rischio di riflessioni indesiderate.
Sicurezza e ventilazione
Trattandosi di un laser open-frame, l’attenzione alla sicurezza è fondamentale. Elegoo include occhiali protettivi, ma non indicano chiaramente le certificazioni; inoltre, le asticelle sembrano un po’ fragili. L’asse X ospita una ventola e un filtro per i fumi, ma la sua efficacia è limitata: in caso di tagli intensi, la maggior parte del fumo tende a disperdersi nell’ambiente. In generale, occorre lavorare in un’area ben ventilata o dotarsi di un apposito sistema di aspirazione.
Un altro tema importante riguarda il sensore antincendio: il produttore dichiara la presenza di un rilevatore di fiamma, ed è disponibile anche un sensore di inclinazione che spegne il laser se il dispositivo viene ribaltato.