Ultimamente il mondo videoludico di tutti gli amanti del calcio è stato scosso da una grande mossa da parte degli autori di PES, che hanno reso il prossimo titolo, eFootball, un free-to-play invece di un prodotto acquistabile a cadenza annuale come era stato fatto fino ad ora. Il passare del tempo e tali acquisti verranno sostituiti da semplici aggiornamenti e patch per modificare i vari giocatori e le loro caratteristiche di volta in volta. Una situazione che non ha mai visto precedenti in questa nicchia del videogioco, e che sicuramente andrà a dare una bella scossa all’ormai celebre “scontro” tra FIFA e PES. Ma procediamo con ordine.
Che cosa sta succedendo in casa Konami?
Come ormai probabilmente già saprete, da quest’anno Pro Evolution Soccer (PES), il noto gioco di calcio di Konami unificherà tutti i suoi nomi – nel Sol Levante fin ora veniva chiamato Winning Eleven – sotto uno solo, appunto eFootball. Non solo, verrà cambiato il motore grafico – si passerà infatti dal FOX al noto Unreal Engine 4 – e come già detto, con grande sorpresa di tutti, il titolo sarà un free-to-play, spezzando la ventennale tradizione che vedeva la pubblicazione di nuovo gioco ogni anno. Un cambiamento davvero radicale per il gioco di Konami che, come annunciato da Kimura, producer del titolo, cambierà totalmente l’approccio dei, giocatori dal momento che andranno pagate solo le modalità che si vorranno effettivamente giocare, senza doverle necessariamente acquistare tutte.
Non è ancora del tutto chiara la questione relativa al comparto MyClub (il corrispettivo in PES di Ultimate Football in FIFA) o alla Master League (la modalità carriera) su cui ancora non ci sono affermazioni certe da parte degli sviluppatori, ma che sembra che entrambe dovrebbero arrivare verso l’autunno. In ogni caso dovremmo ottenere delle informazioni aggiuntive e più dettagliate durante il mese di agosto, molto probabilmente in concomitanza con la Gamescon di quest’anno. Vi invitiamo comunque a leggere il nostro articolo al riguardo per avere dettagli più specifici riguardo l’intera mossa di Konami.
La situazione della rivale FIFA
In tutto questo, FIFA come si è mosso invece? Dalle informazioni che ad ora sono trapelate ufficialmente, la ben nota saga calcistica di casa EA rimarrà ancorata alle tradizioni almeno per quanto riguarda quest’anno, presentando il nuovo FIFA 22 nella veste a cui siamo abituati, e sempre al solito prezzo sia per le console di, ormai, “old” gen, sia per quelle attuali. Sembra infatti che la software house americana non abbia intenzione di cambiare quella che fino ad oggi è sempre stata una formula più che vincente, che le ha permesso di imporsi ogni volta sul mercato con ogni titolo annuale senza dover aggiungere particolari modifiche alla struttura del proprio gioco.
Ma tutto questo potrebbe cambiare a partire da FIFA 23. Infatti secondo un tweet di Donk, un noto leaker – ovviamente non ufficiale, ma ipotesi dell’utente – il gioco dal prossimo anno potrebbe seguire le orme del rivale PES e divenire a tutti gli effetti un free-to-play (oltre che crossplatform). Questo sicuramente, oltre a rivoluzionare una parte del mondo dei videogiochi che era rimasta praticamente immutata nella sua formula per due decenni, apre le porte a molte domande al riguardo: perché scegliere di diventare free-to-play? Perché farlo proprio ora? Cosa comporterà all’atto pratico questa modifica con i prossimi giochi? Cerchiamo di ragionarci un attimo su e trovare delle risposte.
Il futuro è free-to-play, ed eFootball lo sa
Oramai dobbiamo ammettere che al giorno d’oggi i giochi gratuiti da poter giocare online in multiplayer vanno decisamente per la maggiore, basti pensare a quali sono quelli più giocati al mondo per notare come un’enorme fetta non abbia costi d’acquisto. Capostipiti tra tutti Fortnite e League of Legends che, a discapito di anni, continuano ad attrarre e far giocare milioni di videogiocatori, soprattutto grazie ai PC che, col tempo, sono diventati sempre più accessibili a livello economico e ricchi per quanto riguarda il comparto giochi. Questi sono sicuramente i primi punti da prendere in considerazione quando analizziamo il cambiamento di PES, in quanto le software house avranno sicuramente pensato che è più preferibile andare incontro al cambiamento delle richieste dei giocatori, piuttosto che forzare e rimanere sul proprio pensiero. Oltretutto un gioco unico e digitale abbatte un sacco i costi di produzione, permettendo di risparmiare tutti quei soldi che sarebbero finiti in scatole, cd e pubblicità, oltre che risultare di conseguenza molto più ecologico.
Quindi potremmo considerare la mossa di PES di divenire un free-to-play come lungimirante? In buona parte sì, ma non del tutto: infatti questa sembra molto una conseguenza diretta della “sconfitta” che la serie di Konami ha subito contro la sua rivale nel corso degli ultimi anni, e quindi l’affrettare questo processo risulta più una corsa ai ripari e cercare di dare un colpo di reni per ribaltare la situazione, piuttosto che una mossa effettivamente oculata e ragionata in questi tempi. Ciononostante risulta anche estremamente intelligente – se portata avanti con cognizione di causa come sembrano voler fare dato anche il cambiamento al motore grafico e ai movimenti – dal momento che, molto probabilmente, quest’anno potremmo avere un’inversione di ruoli e vedere questo eFootball come titolo di calcio più giocato.
La sfida però potrebbe riaprirsi facilmente se davvero l’ipotetico FIFA 23 percorrerà la stessa strada del rivale. A quel punto, oltre alle mere caratteristiche tecniche e di feeling durante le partite, si aggiungerebbe anche il costo dei vari DLC come metro di giudizio per scegliere cosa giocare, e le ricompense dell’eventuale season pass che, come avviene sempre ormai da un po’ di tempo, accompagna qualsiasi titolo free-to-play attualmente sul mercato. Konami ha già svelato molte carte sul tavolo, andando a rivelare che in eFootball ci sarà anche un Match Pass che verrà abilitato in autunno insieme alle modalità di team building e le leghe classificate. Per quanto riguarda invece le modalità offline, Konami ha chiarito grazie ad un tweet come verranno implementate e gestite.
Inoltre, ultimo punto da considerare nell’analisi di questo cambiamento, il trasporre il gioco anche per dispositivi mobili, sia Android che IOS, e rendere tutto crossplay. Si avrà quindi la possibilità di portare sempre con sé non solo il proprio account, ma direttamente tutto il gioco, per poterne usufruire in qualsiasi momento, rendendo ancora più lampante come Konami si sia resa conto che il mercato degli smartphone è veramente importante al giorno d’oggi, e che raggruppa davvero molti videogiocatori. In conclusione possiamo dire come questo eFootball sia il punto d’inizio di una vera e propria rivoluzione nel mondo del calcio videoludico, che potrebbe cambiare tutte le dinamiche che finora continuavano a guidare questi titoli. Secondo voi Konami ha fatto bene con la sua mossa, o avreste preferito rimanesse con il vecchio modus operandi?