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Dying Light: The Following Enhanced Edition – Recensione

Ad un anno dall’uscita del gioco, Techland ci propone un DLC per Dying Light, denominato The Following. A quanto pare il gioiellino del team polacco è riuscito a bissare qualitativamente il gioco “madre”, e per alcuni versi a superarlo. La mappa esplorabile è più grande di quella del gioco principale (aiutati anche dal fatto che ci si trova in un’area di campagna e costa), la trama incuriosisce non poco, e la durata di questa più qualche extra oscilla tra le 17 e le 20 ore (destinate ad aumentare per i completisti). Se a tutto aggiungiamo un signor rapporto qualità prezzo (solamente 19,99€ per aggiudicarselo) il quadro di ottime referenze è completo.

Dying Light

Baby, It’s a wild world

Impersoneremo come nel gioco principale il nostro Kyle Crane, però avremo a che fare con personaggi totalmente nuovi e con una trama con collegamenti radi a quella del titolo principale. Tramite un uomo ferito gravemente, verremo a conoscenza di alcuni individui che sono immuni al virus, e verremo in possesso una mappa che ci porterà fuori dalla città. Ovviamente se esiste una speranza alternativa all’Antizin che scarseggia, e ce ne sono davvero poche, l’unica soluzione è indagare a riguardo. Ci ritroveremo così in una zona ampia e rurale, tra campagne spiaggia e costa, dove gli insediamenti sono nettamente più piccoli del vasto agglomerato di edifici cittadini. A parte alcune zone meglio urbanizzate, in The Following il parkour passerà leggermente in secondo piano, dato che il territorio che esploreremo sarà principalmente aperta campagna, e le costruzioni che la caratterizzano non sono certo grattaceli.

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Get your motor runnin’

Praticamente subito ci renderemo conto della novità più gradita inserita con The Following: la possibilità di guidare un veicolo! La nostra buggy infatti diventerà la più valida delle alleate, e sarà indispensabile per avanzare in alcune parti della trama. Ovviamente anche la guida avrà un suo livello di skill che aumenterà man mano. Oltre a guidarla però, dovremo anche “mantenerla” procurandoci carburante e le viti per ripararla quando si danneggerà (e sarà davvero necessario, come vi dicevo). La sua utilità non si ferma solo a spostarsi velocemente da una zona all’altra, ma con la buggy sarà più facile liberarsi dai cacciatori della notte che vi ritroverete alle calcagna, oppure falciare intere orde di infetti come se fossero innocui.

Parlando della difficoltà, questa espansione sarà per voi una sfida decisamente degna di nota, calcolando che il livello “consigliato” di accesso ad essa è il 18, ed affrontarlo ad un livello minore equivarrebbe ad una sfida oltre la coerenza. Questo accade non solo per le missioni in se, ma anche per l’aggressività degli infetti, che saranno meno “cortesi” con voi e decisamente più intraprendenti (anche se l’IA degli umani invece in alcune circostanze pecca).

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Old but gold

A livello di qualità sonora e grafica Dying Light: The Following non presenta troppe differenze rispetto al titolo base, anche se possiamo definire degno di nota il miglioramento del fogliame vario (ed essendo una mappa creata sul verde, si nota). Parlando di colpi d’occhio invece, possiamo dire che il paesaggio e le zone che ci presenta Techland con questa espansione, sono decisamente migliori e più suggestive rispetto a quelle mostrate nella città di Harran. Sarà per gli spazi aperti, sarà per la natura che fa da complice, ma questa nuova zona vi risulterà meno monotona sia da guardare, sia da giocare: se aggiungiamo a tutto anche la possibilità di guidare il veicolo e di poter scegliere in che modi agire, avremo come risultato un gioco che difficilmente riuscirà ad annoiarvi.

 

Dying Light: The Following Enhanced Edition

8.5

Dying Light: The Following è una espansione come poche se ne vedono di questi tempi. Riesce a fornire un'esperienza di gioco alternativa al titolo originale, e a variarla quanto serve. Una longevità che lo fa sembrare un gioco a parte unita alla novità del poter guidare un veicolo sono la ciliegina sulla torta. Il parziale abbandono del parkour potrebbe far storcere il naso, ma non ci sentiamo di dire sia un bene o un male dato l'egregio sfruttamento della buggy, dunque è una questione di soggettivi punti di vista. Chiunque abbia apprezzato il titolo madre, non deve assolutamente farsi scappare questo gioiello, specialmente grazie al rapporto qualità prezzo enormemente vantaggioso.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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