Il richiamo delle profondità si fa sentire nuovamente con l’arrivo di Dungeons 4, l’ultima fatica videoludica di Kalypso Media che invita i giocatori a vestire i panni del “male assoluto”. Questo gioco, erede di una saga che ha saputo rinnovarsi mantenendo a sé fedeli i fan della prima ora, promette di espandere il concetto di strategia e gestione. Continua la narrazione del male assoluto e della sua devota servitrice, l’Elfa oscura Thalya, che diventa subito il fulcro di questa avventura, non trovandosi più al servizio del suo gran maestro, introducendo novità sia nel gameplay che nella narrazione.
Il Fascino del Buio
La serie “Dungeons” ha sempre giocato con l’idea di capovolgere la narrativa tradizionale degli eroi contro i cattivi. In Dungeons 4, il giocatore è nuovamente chiamato a costruire il suo regno sotterraneo, ma con una scala e una complessità mai viste prima. Ogni dungeon è un organismo vivente che richiede attenzione e strategia. La gestione delle risorse, l’addestramento delle truppe, e la difesa contro gli invasori sono solo alcuni degli aspetti che il giocatore dovrà affrontare.
Dungeons 4 introduce inoltre nuove meccaniche di gioco che richiedono di pensare come un vero signore del male, con astuzia e preveggenza. Il cuore del gioco rimane la creazione di un dungeon, ma le possibilità ora sono esponenzialmente maggiori. Un punto di forza di Dungeons 4 è l’ampio roster di creature e servitori che il giocatore può reclutare. Ogni entità ha le proprie caratteristiche, abilità e bisogni, e gestirle richiede un equilibrio tra fermezza e ingegno. Questo aspetto, unito a una maggior varietà di creature da comandare e nemici da affrontare, arricchisce notevolmente l’esperienza di gioco.
I nuovi antagonisti di questo capitolo sono i Nani: queste creature laboriose costruiscono le loro fortezze sotterranee e rappresentano una sfida inedita e stimolante per il dominio delle profondità, e la loro introduzione rappresenta una svolta nella dinamica di gioco. Le loro fortezze sotterranee sono fonti di risorse ma anche potenziali focolai di conflitto, che aggiungono un nuovo livello di sfida strategica al dominio sotterraneo del giocatore.
L’Humor Nero come Tradizione
Non si può parlare di Dungeons senza menzionare l’umorismo che permea ogni aspetto del gioco. Dungeons 4 non si sottrae a questa tradizione e continua a divertire i giocatori con riferimenti pungenti, e una narrazione che spesso si prende gioco dei cliché del genere fantasy e dei videogiochi in generale, facendo anche riferimento alla cultura pop e alle tendenze attuali. battute sagaci e situazioni che strizzano l’occhio a classici del genere fantasy e oltre.
Il gioco presenta ovviamente anche delle innovazioni grafiche e sonore: dal punto di vista tecnico, Dungeons 4 fa un salto in avanti notevole rispetto ai suoi predecessori. La cura nei dettagli grafici e la colonna sonora immersiva contribuiscono a creare un’atmosfera che cattura e trattiene il giocatore nelle profondità del suo dungeon. Entrando nel dettaglio del gameplay, si possono esplorare le missioni, le campagne e le modalità di gioco che Dungeons 4 mette a disposizione con la possibilità di avere anche una modalità cooperativa. La varietà è una delle chiavi di volta del gioco, garantendo che ogni partita sia un’esperienza unica.
Uno dei lati negativi di questo titolo, e che purtroppo ci ha fatto storcere il naso più di una volta, è che avrebbe potuto allontanarsi un po’ dal sistema a noi noto e introdurre maggiore versatilità. Inoltre, problema che si pone più sull’atto pratico, è quello della gestione della camera, che risulta non molto funzionale, soprattutto quando ci troviamo a dover selezionare un bersaglio specifico nel mezzo dell’azione.
Il gioco è disponibile per PC e le console PlayStation e Xbox, e garantisce un’ampia accessibilità per gli appassionati del genere. Che siate fan di lunga data o nuovi avventurieri nel regno del male assoluto, Dungeons 4 promette di essere un’esperienza di gioco unica e avvincente.
