Dungeon Defenders: Awakened è un classico tower defense che si abbina con epici combattimenti RPG d’azione, che possono essere affrontati in compagnia di altri amici o in totale solitudine: è possibile infatti unire le forze per un massimo di quattro giocatori, entrando in battaglia contro un ampio esercito di orchi, demoni e draghi, con l’obiettivo principale di difendersi per salvare il mondo di Etheria! Si tratta senza alcun dubbio di un’avventura estremamente frenetica e divertente, con un ottimo gameplay che funge da ciliegina sulla torta. L’opera, che si propone con una visuale in terza persona, è stata prodotta interamente dallo studio di sviluppo americano Chromatic Games, precedentemente chiamato Trendy Entertainment Inc., fondato nel 2009 da Augi Lye e Jeremy Stieglitz. Il titolo ci butta all’interno di un universo dal carattere fantasy, sia per quanto riguarda l’aspetto dei personaggi che per quanto concerne lo scenario di gioco, con una grafica cartonata che calza a pennello.
Un’avventura cartoon
Per chi non lo sapesse, Dungeon Defenders: Awakened è il quarto nuovo arrivo della serie di Dungeon Defenders, tuttavia la produzione s’identifica come rivisitazione ideata in Unreal Engine 4 del primo capitolo uscito nel 2011 che riesce a recuperare le parti migliori di quest’ultimo per riadattarle a questo nuovo e peculiare stile artistico, che lo rende ora attraente anche per un pubblico nettamente più giovane, seppur i veterani della saga noteranno sin dal primo impatto quanto il gioco sia piuttosto spoglio al momento. Oltre a ciò, Dungeon Defenders: Awakened è stato supportato e finanziato tramite una campagna Kickstarter dedicata, la quale ha fruttato dei risultati estremamente positivi in tal senso: con quasi 500.000 dollari ricavati, il gioco si è posto l’obiettivo di entrare nel suo pieno rilascio direttamente nel secondo trimestre di quest’anno.
Sin dai primi minuti, l’avventura permette di padroneggiare 4 diversi personaggi: lo scudiero, la cacciatrice, l’apprendista e il monaco. Questi si possono livellare ed attrezzare totalmente a nostro piacimento, e si differenziano l’uno dall’altro non solo per quanto riguarda l’aspetto, ma anche per le armi e le difese piazzabili: abbiamo infatti chi predilige armi da distanza, chi utilizza il corpo a corpo, chi piazza bombe trappola, chi prepara delle aure mistiche e chi può dar forma a utili scudi. A tal proposito, in ogni partita prima del combattimento vero e proprio è presente un’interessante fase di building, la quale risulta fondamentale in molteplici situazioni in quanto permette il piazzamento ed il miglioramento delle trappole, senza imporre alcuna fretta al giocatore. Altrettanto importante è tenere d’occhio il danno subito dagli oggetti posizionati dalla nostra squadra, che vanno costantemente riparati durante la fase d’azione. Il tutorial è abbastanza veloce ed introduce i giocatori a quelle che sono delle meccaniche di base estremamente semplici e facili da imparare.
Attenzione alla trappola!
Come abbiamo detto in precedenza, Dungeon Defenders: Awakened s’identifica come tower defense, ma a questo punto una domanda sorge spontanea: cosa dobbiamo difendere e come? Non sarà affatto facile proteggere i cristalli di Etheria, visto che il combattimento diretto non sempre sarà la soluzione adeguata. Piuttosto è più sensato fare affidamento sul proprio arsenale di blocchi, torri, trappole ed aure, seppur la scelta su come affrontare le ondate dei brutali invasori nemici, che tenteranno ad ogni costo di distruggere il cristallo, spetti solo a noi. L’avventura si presta ad essere giocata in compagnia di altre persone e proprio per questo motivo sconsigliamo vivamente un approccio in singolo, dal momento che risulta veramente difficile e richiederà molteplici esperimenti per riuscire a completare anche solo un singolo livello. Le ondate di avversari si cimentano sul campo di battaglia seguendo un percorso fisso e preciso e a loro volta si presentano in diverse tipologie differenti. Questi, una volta uccisi, rilasceranno una certa quantità di gemme che tra un round e l’altro bisogna raccogliere al fine di acquistare più torri, migliorare quelle già esistenti o riparare quelle danneggiate nel corso dello scontro.
Aprire uno specchietto sul combattimento è d’obbligo, in quanto si dimostra davvero molto divertente ed intuitivo, regalando una buona dose di adrenalina al giocatore, specialmente nelle fasi più avanzate nelle quali la difficoltà è decisamente superiore. Questa componente, oltre ad essere un cavallo da battaglia dell’opera, è in grado di far divertire per svariate ore, risultando perfettamente amalgamata alla struttura ludica che sta alla base della produzione. Oltre a ciò, è presente un’ampia (anche se, per il momento, ancora limitata) possibilità di personalizzazione: potremo gestire ciascuno dei 4 eroi a nostro piacimento, equipaggiandoli con elmi, spade, balestre, doghe, bracci, asce, lanciagranate, sciabole a raggio e molto altro. Logicamente, ogni singolo pezzo avrà le sue statistiche e spetterà proprio a noi accessoriarci nel migliore dei modi prestando attenzione ai vari parametri in base al nostro metodo di gioco.
Ogni singolo eroe possiede dei determinati attacchi speciali: il primo è già sbloccato di base, mentre il secondo diventa disponibile non appena viene raggiunto il livello 12 del personaggio. Alcuni nemici lasceranno inoltre del bottino una volta uccisi ed un forziere personale si rigenererà al termine di ogni round, garantendo di conseguenza sempre nuovi oggetti da acquisire ed equipaggiare, ma che tuttavia spesso andranno ripetendosi tra loro: tutti gli scarti che vengono lasciati a terra vengono venduti automaticamente in cambio di oro. Un altro elemento molto avvincente è la gestione dei punti abilità, i quali si ricavano ogni volta che il proprio alter-ego digitale salirà di livello, applicabili a proprio piacimento sulle statistiche dei protagonisti, migliorandone le prestazioni generali.
Possiamo assicurarvi che, se selezionata una difficoltà adatta a voi tra le 4 disponibili, Dungeon Defenders: Awakened si presenta come una bella ed intrigante sfida: ogni modalità di gioco ha 5 ondate affrontabili all’interno di mappe dall’ottimo level design che, seppur piccole, sono state ottimamente progettate, il tutto affiancato da una colonna sonora perfettamente azzeccata e per niente invadente. Ci ha stupito particolarmente il tempo di attesa per quanto riguarda i caricamenti, che si dimostra essere praticamente inesistente, garantendo un avvio immediato del titolo ed anche delle partite. Nonostante ciò, nel corso della nostra esperienza di Early Access ci siamo imbattuti in un paio di piccoli problemi tecnici, che purtroppo hanno influito negativamente sul nostro voto finale.