DualSense: l’ex-presidente di Xbox condivide il suo parere

Albert Penello, l'ex-presidente di Xbox, ha condiviso le sue idee sul Dualsense, evidenziandone costi, comodità e difetti.

Simone Schiavi
Di Simone Schiavi News Lettura da 2 minuti

Nemmeno una settimana fa è stato presentato il nuovo controller di PlayStation 5, che prende il nome in DualSense adottando un design più moderno. La community è letteralmente impazzita sui social, nei quali alcuni fan si sono divertiti a sbizzarrirsi nella creazione di molteplici varianti, tra cui quella di dedicata al personaggio dei fumetti SpiderMan e alla multinazionale Nike. Anche Albert Penello, l’ex dirigente di Xbox che attualmente opera per conto di Amazon, ci ha fornito il suo personale punto di vista sul pad. Tramite il suo account Twitter l’uomo ha infatti approvato in linea generale le caratteristiche del DualSense evidenziandone il costo di produzione e le comodità, tuttavia ha esposto anche i suoi dubbi a riguardo:

Mi piace il nuovo #DualSense ed il suo aspetto futuristico che mi ricorda lo stile di Portal e Mass Effect. Alcune scelte di design le trovo particolarmente audaci (e costose!). Penso anche che l’ampliamento dei grilletti sia stata una mossa intelligente da parte di Sony.

I lati negativi:
Profondità dei grilletti 🙁
Sono preoccupato per la linea che scorre lungo le impugnature: se hai mani più grandi, questo potrebbe creare un po ‘di disagio.
Quanto è utile effettivamente il microfono integrato?
Funziona con la realtà virtuale?
Tornerà compatibile con PS4?

Come tutti noi, anche Penello sta attendendo con molto interesse l’annuncio del design ufficiale di PlayStation 5 e si è detto sorpreso riguardo la decisione presa da Sony di seguire la direzione del pad di Xbox One invece che quella di Google Stadia.

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Un giovane sonaro che sa prendere seriamente solamente pochi giochi. Sin dai suoi primi anni di vita si è imbattuto all’interno del mondo videoludico, anche se la sua seconda passione sono le serie TV ed i supereroi Marvel. Quando non sa cosa fare si mette a smanettare sui computer, fallendo miseramente nella sua impresa.