Destiny: Marty O’Donnell parla dell’accordo tra Bungie e Activision

Marty O'Donnell, compositore di Destiny, ha parlato del passato accordo tra Bungie e Activision, svelandone alcuni retroscena.

Francesco Lancia
Di Francesco Lancia News Lettura da 2 minuti

È passato già diverso tempo da quando Bungie e Activision si sono ufficialmente separate, e dichiarazioni recenti hanno fatto luce sui retroscena di questa divisione. In un’intervista con HiddenXperia, il compositore di Destiny Marty O’Donnell è infatti intervenuto  sull’argomento, spiegando come l’accordo tra le due parti sia stato in realtà pessimo fin dall’inizio. Tra gli altri dettagli, O’Donnell ha affermato che il rapporto con Activision era iniziato principalmente per gli accordi riguardanti i diritti di sfruttamento dell’IP di Destiny, che sarebbero rimasti a Bungie. Di seguito alcune delle sue dichiarazioni:

Sapevamo sarebbe stato un rischio sin dall’inizio, e alla fine l’accordo si è rivelato essere pessimo esattamente come pensavamo.

Il motivo per cui abbiamo preso accordi con Activision sta nel fatto che, come parte del contratto, non possedevano l’IP. Microsoft possiede ora l’IP di Halo, e volevamo assicurarci che con chiunque avessimo lavorato in seguito avremmo mantenuto i diritti sull’IP. Activision era d’accordo e tutti gli altri grandi publisher non lo sarebbero stati, inclusa Microsoft.

Al momento Bungie è uno studio completamente indipendente, mentre Marty O’Donnell, che in passato ha composto anche musiche della serie Halo, lavora adesso in un altro team chiamato Highwire Games. Potete trovare l’intera video intervista in testa alla notizia. Buona visione!

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Dopo aver passato la sua infanzia tra titoli PC tie-in basati su film d'animazione e Game Boy Color, i videogiochi sono diventati la sua principale fonte di divertimento. Ritiene la musica una delle componenti più rilevanti e non può fare a meno di ascoltare le OST dei suoi giochi preferiti a oltranza. Nonostante attenda sempre le uscite più importanti, negli ultimi anni ha sviluppato un desiderio incontrollabile per gli indie, tra cui ha trovato alcune tra le produzioni più coraggiose e interessanti.