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Destiny 2: Oltre la Luce – Recensione della campagna

Finché ci sarà il bene, coesisterà anche il male. Nonostante ai Guardiani venga donata la vita, questi vivono comunque consapevoli dell’esistenza della morte, e laddove arriva la Luce del Viaggiatore giunge anche l’oscurità delle piramidi. Pochi ricordano di come la loro ombra fosse presente sin dagli albori di Destiny, ma il sopraggiungere della minaccia preannunciata dalla fine di Ombre dal Profondo ci aveva messi all’erta. L’oscurità aveva preso di mira il Viaggiatore e si avvicinava inesorabilmente alla sua posizione. La Stagione degli Arrivi è stata così un prologo a quello che sarebbe accaduto da lì a poco: l’eliminazione dal sistema solare di alcune destinazioni – pianeti – e l’ormai inevitabile arrivo delle piramidi nell’ecosistema di Destiny 2. Oltre la Luce è il crocevia di due filoni narrativi, che si traduce di conseguenza in importanti cambiamenti al gameplay e al comparto narrativo. Un piccolo passo verso il buio, il prologo di una nuova storia che porterà il Viaggiatore a prendere una decisione. L’alba di una nuova era, ma l’inizio della fine.

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Brandiamo l’oscurità per proteggere la Luce

Gli Eliksni erano un popolo fiorente e vivevano nella più totale pace sulla superficie di Europa. L’arrivo del Viaggiatore sul loro pianeta comportò anche per questa specie un’epoca di prosperità, riconducibile all’Età dell’Oro per gli umani. Fu proprio la sua dipartita a lasciare la luna di Giove nell’oscurità. Sebbene diversi retroscena arriveranno poi a spiegare più approfonditamente le motivazioni dietro questo gesto, la popolazione degli Eliksni si trovò a lottare per sopravvivere a un collasso totale della società. Eramis, una leader della razza, fu tra i più delusi dell’abbandono e giurò così di volersi vendicare contro il Viaggiatore.

Sebbene dalle premesse avremmo potuto nutrire dubbi sull’effettiva efficacia narrativa dell’entrata in scena dei Caduti, dopo aver approfondito ulteriormente le vicende che hanno portato questa razza ad odiare il Viaggiatore – la Grande Macchina, come lo chiamano – le nostre paure si sono dissolte nel buio. Oltre la Luce offre un comparto narrativo di grandissima qualità, ampiamente superiore a quello di Ombre dal Profondo, arricchito da una direzione artistica favolosa e da personaggi altamente memorabili. Le certezze del giocatore verranno così messe a dura prova dalle verità di Eramis, che mettono in evidenza le debolezze del Viaggiatore in un’angosciante sfida per mantenere l’equilibrio tra Luce e oscurità. Da che consideravamo quest’entità al limite del divino, come una sorta di protezione onnipresente, adesso l’utente si porrà domande sulla sua reale natura, su quali sarebbero le conseguenze se decidesse di lasciare la Terra ed allontanarsi dal sistema solare.

Destiny 2La presenza di volti nuovi e già visti non può che arricchire un profondo comparto narrativo. L’ottima caratterizzazione dei personaggi si avvalora infatti di figure carismatiche con cui possiamo sempre empatizzare e, cosa ancor più importante, a cui ci possiamo affezionare. Il ritorno in scena dell’Ignota e di Variks è sicuramente una scelta interessante, piccolo ulteriore dettaglio del collegamento di Oltre la Luce con I Rinnegati. La exo, infatti, si mantiene dietro un alone di mistero in modo tale da lasciare al Guardiano molte domande sulla sua origine. Peccato che molte di queste non ricevano spesso una risposta, così come per molti altri dettagli narrativi legati ad Europa e al periodo antecedente all’Età dell’Oro. Ci riferiamo ovviamente alle strutture Bray, in cui è stata data alla luce l’intera razza degli exo: vengono così a galla interessantissime novità ed altrettanto sorprendenti colpi di scena riguardo la nascita di molti di loro, che non citiamo per non rovinarvi la sorpresa.

La figura di Eramis, tuttavia, è quella che abbiamo apprezzato maggiormente. In verità, non possiamo negarvi di aver nutrito in un primo momento davvero poco interesse nella leader degli Eliskni. Tuttavia, dopo aver scoperto la sua storia, i suoi ideali, i suoi principi e gli obiettivi, non abbiamo potuto che empatizzare con lei ed arrivare addirittura a condividere le sue paure. Siamo onesti, Eramis ha motivi più che validi per odiare il Viaggiatore, ed è proprio questo a farci interessare a lei. Così come faceva l’eccellente Thanos in Avengers: Infinity War, instaurando nel fruitore un’ineluttabile sensazione di indecisione, così Eramis fa in modo che il Guardiano e il suo Spettro stesso provino incertezza nei confronti di colui che gli ha donato la Luce. Tuttavia, le motivazioni per cui bisogna fermarla restano chiare durante ogni missione della campagna, in ogni istante: la morte del Viaggiatore non potrebbe che gettare l’umanità in un nuovo periodo di decadenza e mettere l’intero sistema solare alla mercé dell’oscurità.

Destiny 2 Oltre la Luce

Per cui è lecito chiedersi chi sia il reale antagonista di questa espansione. Certo, Eramis è il potente boss finale (sebbene non sia il più forte) ma ciò non indica che sia necessariamente lei il nemico. Come anche Variks fa notare più volte, quella che una volta era sua amica è ora consumata da un dono da parte delle piramidi. La stasi possiede un ruolo di fondamentale importanza nell’ultima espansione e – come avevamo già scoperto nella nostra analisiè la vera protagonista e antagonista di Oltre la Luce. La tentazione dell’oscurità nei confronti del Guardiano è a dir poco insistente, ma l’utilizzo della stasi diventa in modo sempre più evidente una risorsa importantissima per combattere le piramidi. L’Ignota exo funge così da intermediario, da mentore insegnandoci a diventare noi stessi la sottile linea tra Luce e oscurità. Lei stessa afferma che è proprio l’equilibrio tra le due fazioni l’arma vincente per mettere fine a questa guerra ormai centenaria. Peraltro, il modo in cui le piramidi aspirano a distruggere il Viaggiatore è proprio con il caos, la mancanza di stabilità tra il bene e il male. Il Guardiano non dovrà cedere alle tentazioni; dovrà controllarle.

La stasi come evoluzione delle sottoclassi in Destiny 2

La stasi è il risultato di questo equilibrio: un’essere di luce che brandisce l’oscurità e ne fa la sua arma più letale. Sin dalle premesse iniziali, le nostre aspettative riguardo la nuova sottoclasse erano decisamente alte, ma siamo rimasti sorpresi nel vedere che è gestita in modo radicalmente diverso rispetto le altre. La stasi è l’arma dell’oscurità e, come abbiamo detto in precedenza, bisogna imparare a controllarla. La presenza dell’Ignota non ha solo una valenza narrativa, ma ci aiuta anche a sbloccare numerosi potenziamenti per le abilità corpo a corpo, per le granate, la schivata e la super. Parliamo di imprese che si attivano nell’endgame, certo, ma che rappresentano una buona seconda metà dell’intera storia di Oltre la Luce.

Destiny 2

Una nota di demerito, però, va fatta proprio al lentissimo avanzamento di sblocco sia della stessa sottoclasse che dei vari perk che peraltro non vengono neanche spiegati come avremmo voluto. I nuovi giocatori potrebbero non capire subito le differenze tra le sottoclassi solari, ad arco e di vuoto rispetto quella di stasi, ed è un problema importante. Destiny 2 ci mette del suo e non illustra sempre correttamente tutte le principali meccaniche e dinamiche di gioco, e noi stessi non abbiamo capito subito quali erano le varianti. Questo si traduce poi in una gestione delle taglie non sempre corretta, dato che gli utenti potrebbero trovare difficoltà a completare determinati obiettivi che riguardano la stasi. Ci teniamo però a specificare che questa diversità nella progressione del personaggio contribuisce molto a regalare un gameplay decisamente più vario, nonché a dare ai veterani dell’MMO di Bungie un motivo in più per aggiornarsi su tutte le novità e scoprire qualcosa di inedito.

Prendete il vostro astore e preparatevi ad esplorare Europa

La stasi lascia il suo segno anche sulla luna di Giove, Europa, regalando al giocatore uno scenario unico ma che comunque lascia una fortissima e perenne sensazione di familiarità. Per quanto possa sembrare paradossale, le similitudini con la nostra Luna sono davvero tante e fin troppo evidenti: aree pianeggianti, enormi e bianche distese di rocce, oltre che i resti di quel che era un’antica civiltà. Tuttavia, le lunghe pianure ghiacciate di Europa lasciano un maggiore spazio a un’ottima libertà esplorativa con l’astore, che non aveva mai ricevuto un ruolo così importante nelle precedenti destinazioni. Abbiamo anche amato il modo in cui dovremo adattarci alle condizioni climatiche del piccolo pianeta: i movimenti lasceranno dei segni sulla neve e le tempeste ghiacciate sposteranno spesso il nostro velivolo durante il volo. Inoltre, ridurranno drasticamente la visibilità del Guardiano, traducendo il tutto in un radicale vantaggio strategico per gli avversari, che potranno spararci da ogni angolo. I vex sono un esempio perfetto per far capire quanto sarà importante adattarsi al clima di Europa: durante le incessanti bufere, potremo scovare la razza robotica tramite i loro peculiari punti deboli rossi e bianchi. Nulla da ridire anche per gli eventi pubblici, che ricevono una semplice rinfrescata con una nuova tipologia di attività e relativi nemici: i bipodi dei caduti, sorprendentemente simili al Metal Gear TX-55.

Tuttavia, ad essere davvero impressionante è il lavoro svolto sulle illuminazioni e sui riflessi. Esplorare la superficie innevata del pianeta regala spesso spettacoli mozzafiato, è vero, ma a lasciarci a bocca aperta sono i futuristici saloni e laboratori della Exoscienza Bray e i giochi di luce che avvengono all’interno delle grandi stanze e dei lunghi corridoi. Destiny 2 è già noto per i suoi scenari suggestivi e ben studiati, ma con Oltre la Luce la direzione artistica tocca picchi elevatissimi, mescolando il misterioso con il cupo, il desolato con la costante sensazione di pericolo. Ci teniamo a far notare frequenti imperfezioni grafiche, che evidentemente sono trapelate nonostante il rinvio da settembre a novembre. Nulla che va a disturbare l’esperienza, sia ben chiaro, ma dettagli minori che chi ha moltissime ore sul titolo potrebbe notare a primo impatto.

Destiny 2Il ringiovanimento tecnico atto da Bungie ha portato come risultato un peso minore dei file di gioco, oltre che a dei tempi di caricamento drasticamente ridotti. Finalmente non dovremo aspettare tantissimo per entrare nella Torre o semplicemente per entrare in una partita del Crogiolo o di Azzardo. Per raggiungere questo obiettivo il team di sviluppo ha dovuto prendere la decisione di affinare completamente Destiny 2: l’eliminazione di contenuti che ormai tutti conosciamo ha infatti già dato i suoi frutti, alleggerendo molto il gioco e dando un maggiore spazio ad Europa. Inoltre, la scomparsa di Titano, Io, Mercurio e Marte ha permesso a Bungie di reintrodurre il Cosmodromo, la primissima area esplorabile del Destiny originale. Ci è dispiaciuto però vedere quanto poco sia stata integrata nella campagna di Oltre la Luce. I nuovi giocatori avranno così modo di scoprire una mappa che ha fatto la storia della serie, certo, ma attualmente non c’è molto da fare su di essa e speriamo che in futuro ci verranno dati più motivi per visitare questa destinazione. Nel complesso, non crediamo che la rimozioni di tali pianeti possa avere un forte impatto sull’ecosistema di gioco: a nostro avviso questa è un’opinione decisamente soggettiva e crediamo sia più che lecito che qualche utente possa sentire la mancanza di quei luoghi. Ad essere oggettivo, però, è quanto questo evento abbia giovato a Destiny 2, dando al team di sviluppo la possibilità di concentrarsi su destinazioni di rilievo.

Ci teniamo a omaggiare anche l’ottima colonna sonora preparata per questa espansione: Michael Salvatori ha dato forma a dei brani incredibili, che ci hanno fatto ricordare canzoni memorabili dal calibro di Journey e The Man They Called Cayde. Citiamo quindi il tema principale di Oltre la Luce, che difficilmente lasceremo nel dimenticatoio e che riprende con fermezza i canoni che ci fatto appassionare alla soundtrack di Destiny 2. Forse avremmo preferito una maggior varietà nella colonna sonora, dato che molti brani non sono altro che versioni alterate del tema principale; non che non siano comunque ottime, chiariamoci. Attualmente, purtroppo e per fortuna, I Rinnegati resta l’espansione più varia ed originale nella presentazione ed accompagnamento delle canzoni.

Valutare Oltre la Luce, come potrete capire, è un’operazione astiosa. Concludere con un singolo voto una così lunga analisi è a dir poco riduttivo, soprattutto perché questa espansione è molto più che una semplice campagna. Trovare difetti e pecche è arduo e richiede un attento esame di ogni singolo aspetto del gioco. Potremmo ad esempio citare una storia principale relativamente breve, ma verremmo subito contrariati dalla grande mole di contenuti in arrivo. Ad essere davvero degna di nota è la continua mancanza di coraggio, da parte di Bungie, di abbracciare uno storytelling più definito ed evitare di costringere il giocatore a diventare un lettore – riprendendo la sezione delle leggende tra i trionfi – o più semplicemente di dare una voce al Guardiano che parla solo in rarissimi momenti della storia. Fastidi più o meno sentiti che gli utenti evidenziano da ormai molto tempo, ma la cura nei dettagli da parte del team è stata a dir poco minuziosa e addirittura le ricompense ottenute dal completamento delle imprese riescono a essere interessanti agli occhi di più tipologie di giocatori. Tuttavia, molte imprese esotiche non sono ancora disponibili, motivo in più per cui ci teniamo quindi a valutare l’espansione per come si pone nel suo stato attuale, tenendo però in considerazione tutte le novità che giungeranno in futuro.

Oltre la Luce è così l’inizio della fine, il prologo di un nuovo percorso per Destiny 2 che non viene oscurato da un sequel bensì da una decisa rivoluzione del suo enorme universo. La strada intrapresa è prosperosa e il futuro è anche più promettente. Tuttavia, ci sono ancora tanti dubbi che vagano nella nostra mente: quali nuovi contenuti giungeranno con la prossima espansione? Faranno il ritorno anche altre destinazioni del primo Destiny? Ma soprattutto, riusciranno i Guardiani a mantenere l’equilibrio tra la Luce e l’oscurità? Staremo a vedere verso quale direzione si muoverà l’evoluzione di Destiny 2.

Destiny 2: Oltre la Luce

8.6

Oltre la Luce è il perfetto crocevia per l'evoluzione di Destiny 2 verso un nuovo arco narrativo con importanti introduzioni al gameplay. Nonostante offra ambientazioni e musiche degne della serie, continuano ad essere presenti spiegazioni eccessivamente approssimative delle nuove dinamiche e meccaniche. Tuttavia, le premesse per i prossimi aggiornamenti sono a dir poco positive, e non vediamo l'ora di scoprire di più sulla stasi e sul passato di Europa.

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