Crackdown 3 utilizzerà finalmente il famoso cloud computing, che permetterà di simulare la fisica nel comparto multiplayer. Questo permetterà di avere molti più dettagli negli scenari, e quindi molta più “distruttibilità”.
Affidandosi però a server esterni, il collegamento non dovrà essere molto elevato: basteranno infatti 2-4 Megabit al secondo, velocità abbastanza raggiungibile anche dalle connessioni di noi italiani.
Non ci resta che attendere l’uscita del gioco per scoprirlo.