Concrete Genie – Intervista a Dominic Robilliard e Jeff Sangalli, Creative Director e Art Director

Qualche giorno fa siamo stati invitati da Sony negli uffici di Roma a provare Concrete Genie. Per l'occasione abbiamo anche intervistato Dominic Robilliard (Creative Director) e Jeff Sangalli (Art Director).

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief Analisi Lettura da 3 minuti

Qualche giorno fa siamo stati invitati da Sony negli uffici di Roma a provare Concrete Genie. Per l’occasione abbiamo anche intervistato Dominic Robilliard (Creative Director) e Jeff Sangalli (Art Director).

Game Legends: In Concrete Genie sembrano esserci molti messaggi e varie chiavi di lettura. Cosa avete voluto raccontare?

Dominic Robilliard: Ci sono molti temi in Concrete Genie. Si parla del potere della creatività, libertà d’espressione, così come il pensiero contrario al bullismo. Penso che uno dei messaggi più importanti che cerchiamo di comunicare nel corso della storia è lo spezzare il ciclo che porta i ragazzi bullizzati a diventare essi stessi dei bulli: speriamo davvero che chi proverà questo gioco porterà questo messaggio con sé.

GL: Ash nel gioco si troverà sia ad esplorare la mappa, sia in determinati momenti a combattere. Come avete coniugato queste due anime?

DR: Fin dal principio è stato molto importante per noi fare in modo che Ash (e il giocatore) potessero combattere i nemici (che non sono i bambini, ma l’oscurità e la negatività). La storia non parla di rivalsa contro questi bulli, ma sul combattere l’oscurità.

GL: Quali sono state le vostre fonti d’ispirazione nella produzione di Concrete Genie?

DR: Ci sono state molte influenze. Il team è formato da giocatori appassionati e nel gioco potrete di certo trovare molte fonti d’ispirazione. Tutti amiamo Jet Set Radio, così come ICO e The Last Guardian, ma anche se questi titoli ci hanno influenzato, speriamo vivamente che troverete in Concrete Genie qualcosa di nuovo, soprattutto nelle meccaniche di gioco.

Jeff Sangalli: Concordo col commento di Dominic. Abbiamo avuto molte ispirazioni, tra cui anche Tim Burton e Jim Henson (rispettivamente dietro a Edward Mani di Forbice e The Dark Crystal), entrambi ideatori di un mondo fuori da ogni immaginazione. Abbiamo voluto creare, come loro, un mondo unico e originale, formato da fonti d’ispirazione quali i libri per bambini e le produzioni in stop-motion.

GL: Qual è il vostro Genie preferito?

DR: C’è un Genie che ha il nome del mio gatto, ed è decisamente il mio preferito!

JS: C’è un artista, una nostra Genie Designer, ed ha fatto alcuni sketch spettacolari. Ce ne sono un paio che mi piacciono molto soprattutto per la personalità che riescono a tirare fuori dallo stile utilizzato: parlo di quello davvero misterioso (il mio preferito) che ha quel qualcosa in più vicino al creepy.

GL: Stando poi al come vengono disegnati, essi hanno anche uno stile leggermente diverso, corretto?

JS: Esatto! Dipende molto dallo stile utilizzato, dalle appendici. A seconda di quali utilizzerete, cambierà il modo in cui il Genie interagisce col mondo.

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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.