Il pubblico sugli spalti che acclama, le trombette e i tamburi a bordo campo, la sfilza di giornalisti e fotografi pronti a immortalare ogni movimento e respiro degli atleti sul rettangolo di gioco, e quelli in panchina che si riscaldano per subentrare al compagno affaticato. Tutto questo è parte del calcio e tutto questo… no, questo non lo vedremo in Circle of Football, perché l’italianissimo team di Yonder (in tandem con Fantastico Studio e Strelka Games) ne ha combinata un’altra delle sue. Rimbalzando da titoli estremamente profondi come Red Rope: Don’t Fall Behind e passando per il primo gioco della serie “Circle of”, ovvero Circle of Sumo, il team ci propone un altro divertentissimo titolo che sfrutta meccaniche da party game, appunto Circle of Football. Come vi abbiamo anticipato, non si tratta del convenzionale simulatore calcistico, né tanto meno vuole provare a esserlo, ma lo scopo dei partecipanti sarà sempre e comunque quello di mandare la palla in rete… in puro stile Yonder.
Durante lo scorso weekend, abbiamo avuto la possibilità di provare la closed beta del gioco, che nonostante vedesse precluse alcune modalità, ci ha permesso di mettere alla prova le nostre abilità in multiplayer online e locale. Nonostante i chiari difetti tecnici dovuti allo stato di sviluppo ancora in corso del titolo, siamo felici di dire che la strada imboccata è quella giusta. Dannatamente, giusta.
Mud, balls, and vuvzelas
Niente in Circle of Football sarà serio: non i calciatori, non i campi – quasi – da calcio, e neanche tutto il resto. I vari protagonisti del gioco (e attualmente ne conosciamo solo una metà) provengono da diversi paesi, e sono forti di una carica citazionistica non indifferente, sia della cultura pop, sia di quella calcistica… beh, da Gullit a Gulliver è un attimo. Ogni calciatore avrà delle sue statistiche specifiche che ne determineranno lo stile di gioco, basandosi sulle caratteristiche a disposizione. I campi da gioco dalla loro saranno ancora più pazzi (se giocare con una capra, una rana, o un otaku robotico non vi è bastato), e ognuno con una peculiarità atta a mettervi i bastoni tra le ruote, o a modificare leggermente le regole del gioco. Se prendiamo ad esempio il campo ambientato nelle Favelas, sembra estremamente ordinario, ma se lo confrontiamo con l’aeroporto dove le porte sono mobili, e possiamo spostare i pali (di conseguenza allargandole o stringendole) in tutte le direzioni, beh, vengono fuori delle partite niente male.
L’unica regola è che non ci sono regole: sfruttate le geometrie, lanciatevi a capofitto verso l’avversario o la palla, sfruttate gli ostacoli delle arene a vostro vantaggio, o siate meno prevedibili e dribblate gli avversari prendendo direzioni improponibili. Tutto starà a voi, e sarà divertimento allo stato puro. In realtà, un paio di piccole regolette ci sarebbero, ovvero il tempo limite, che determinerà la chiusura dell’incontro, e chiaramente il numero di gol maggiore che determinerà il giocatore o la squadra vincitrice. Le modalità disponibili che abbiamo testato sono il classico 1vs1 e il più rocambolesco 2vs2, con risultati che potremmo definire ottimisticamente buoni.
Sul piano tecnico ci sono delle sbavature da limare, ma la beta proposta ha avuto anche questo compito, con i vari bug che sono stati segnalati al team di sviluppo e che sono già in via di correzione (teniamo a precisare che tali “infortuni” sono capitati più nella lobby e nella sezione di selezione personaggio, piuttosto che durante il gioco stesso).
Divertente, rapido, intuitivo. Difficile dire qualcosa di più su un titolo che purtroppo è ancora nella sua fase di sviluppo, e di cui abbiamo potuto assaggiare solo una fetta, e non vediamo l’ora della portata principale una volta che Circle of Football approderà su PC, Switch, PlayStation 4 e Xbox One.
