Chivalry 2: eccovi la nostra intervista a Torn Banner Studios

Dopo aver potuto provare con mano il chiacchierato slasher multiplayer Chivalry 2, eccovi la nostra intervista ai ragazzi di Torn Banner Studios.

Luca Di Carlo
Di Luca Di Carlo Analisi Lettura da 9 minuti

Dopo oltre otto anni d’attesa, i ragazzi di Torn Banner Studios hanno ufficialmente presentato al mondo il loro Chivalry 2, chiacchierato slasher multiplayer a tema medievale che rappresenterà un passo importante per il team di sviluppo. Dopo un Chivalry: Medieval Warfare rivelatosi in grado di dare una forte scossa al mercato, al punto tale da essere stato preso a esempio per lo sviluppo di molte altre produzioni, questo seguito si porta sulle spalle un importante fardello, riuscire a convincere la grande community andata formandosi attorno alla produzione originale. Noi di Game Legends abbiamo avuto modo di provare il titolo in una recente beta privata (qui trovate la nostra anteprima), ma prima di essere lanciati sul campo di battagli abbiamo avuto l’opportunità di chiacchierare con alcuni membri del team. Eccovi quindi qui di seguito la nostra intervista agli sviluppatori di Chivalry 2.

L’intervista agli sviluppatori di Chivalry 2

Partiamo subito dalla domanda da un milione di dollari: Chivalry è un titolo che può contare su un’appassionata community e vi è molto interesse dietro questo secondo capitolo. Allo stesso tempo però, considerando che stiamo però parlando di una produzione la cui struttura ludica è molto simile a quella dell’opera originale, potrebbe essere difficile convincere quella parte di pubblico che ancora gioca assiduamente al primo Chivalry. Quali sono quindi le feature principali di Chivalry 2 che ritenete saranno in grado di catturare immediatamente l’attenzione degli utenti?

Questa è sicuramente una delle sfide più importanti per tutti noi, abbiamo lavorato duramente per assicurarci che ogni feature presente in-game possa conquistare i giocatori, ma tra le tante riteniamo che la vera colonna portante del gioco siano le mappe della modalità Team Objective. Abbiamo fatto enormi passi in avanti per arricchirle e ampliarle verso vette che con il primo Chivalry semplicemente non potevamo raggiungere. Ora sarà possibile affrontarsi in scontri da ben 64 giocatori mentre il primo Chivalry arrivava massimo a 24 giocatori, e questo ci ha dato l’opportunità di sbizzarrirci con i vari obiettivi che sarà necessario completare in-game. Inoltre, ci siamo impegnati per dar forma a un’esperienza capace d’immergere i giocatori in epiche battaglie medievali dal gusto spiccatamente hollywoodiano, cercando al contempo di mantenere quel senso di realismo e autenticità che era possibile avvertire anche nel capitolo originale. Il combat-system è stato poi impreziosito da un gran numero di nuove armi e attacchi che offriranno molta più libertà e creatività all’utenza, così che tutti possano muoversi sul campo di battaglia nel modo che riterranno più opportuno.

È già stato confermato che Chivalry 2 presenterà diverse modalità già viste nel primo capitolo, come Team Deathmatch e Team Objective. Possiamo aspettarci anche qualche modalità inedita?

Al lancio saranno disponibili cinque mappe per la modalità Team Objective, ognuna caratterizzata da obiettivi unici e ben diversificati, tre mappe per la modalità Team Deathmatch e altre tre per Free for All. Questi saranno i contenuti che verranno resi disponibili al Day One, ma stiamo già lavorando a nuove mappe e modalità da inserire nei mesi successivi all’uscita. Non vediamo l’ora di scoprire come i giocatori accoglieranno le novità in arrivo e, seppur al momento non possa dire nulla di specifico a riguardo, posso assicurarvi che stiamo già dando forma a molte nuove idee per il gioco.

Chivalry 2 presenterà un ricco editor dove sarà possibile sbloccare svariati oggetti estetici con cui personalizzare il proprio alter-ego digitale. Questi elementi cosmetici potranno essere sbloccati semplicemente giocando o sarà necessario passare attraverso un qualche sistema di microtransazioni?

La grande maggioranza degli oggetti cosmetici presenti potrà essere acquistata con l’oro, una valuta ottenibile in-game semplicemente giocando. Sarà poi presente una valuta “Premium” per l’ottenimento di alcuni specifici oggetti particolarmente rari, ma si parla solo di elementi estetici che non avranno alcun impatto sull’esperienza ludica. Molte delle skin per armi e armature, inoltre, verranno sbloccate semplicemente utilizzando quegli stessi equipaggiamenti in battaglia, e in generale tutto il sistema di progressione sarà legato specificatamente alla classe che utilizzerete durante i match.

Chivalry 2 intervista

Chivalry si caratterizza per un combat-system particolarmente fisico e focalizzato sul parare e l’attaccare al momento giusto, tra battaglie che alle volte possono rivelarsi particolarmente caotiche e che in altri casi possono portare ad accesi scontri 1 Vs 1; al contempo, però, nell’aria era possibile respirare un mood generalmente esagerato e particolarmente splatter a condire il tutto. Per questo sequel avete seguito la stessa strada? O magari avete preferito optare per un approccio più realistico o ancora più sopra le righe?

Chivalry si è sempre caratterizzato per tutta una serie di elementi ludici particolarmente realistici, pur permettendo a chiunque volesse di lanciarsi alla carica semplicemente per divertirsi, e con questo Chivalry 2 abbiamo voluto seguire la stessa strada. Fin dall’inizio abbiamo puntato ad avere il giusto bilanciamento tra realismo ed esagerazione, e pensiamo di aver raggiunto in pieno il nostro obiettivo. Una volta in partita potrete assaltare il nemico insieme ai vostri amici in epici scontri dove sarà importante non concedere respiro all’avversario, oppure potrete abbandonare le armi più consone per utilizzarne di altre particolarmente stravaganti, come micidiali polli con i quali abbattere chiunque dovesse pararvisi innanzi. Inoltre, abbiamo curato con particolare attenzione il sistema d’emoticon utilizzabili in partita e in ogni mappa saranno presenti numerosi oggetti dello scenario da poter sfruttare a proprio vantaggio, quali trappole e baliste.

Sono passati oltre otto anni dalla release di Chivalry e da allora il vostro team è andato ampliandosi acquisendo nel mentre molta esperienza. Lavorare a questo nuovo progetto si è rivelato più semplice rispetto al passato? Oppure si è portato dietro nuove sfide, considerando anche tutti i problemi legati al Covid-19?

Sì, quello che il team ha vissuto dai tempi del primo Chivalry ad oggi è stato indubbiamente un grande viaggio che ci ha permesso di crescere imparando dai nostri errori, dopotutto nel 2012 nessuno di noi aveva mai davvero lavorato all’interno di una software house videoludica. In realtà il team non è cresciuto molto in termini d’organico, ma in compenso abbiamo imparato davvero molto sullo sviluppo videoludico e l’industria in generale. Chivalry 2 è però il nostro più grande progetto e fin dalle prime fasi di sviluppo abbiamo dovuto affrontare tutta una serie di nuove sfide particolarmente stimolanti. Sicuramente il Coronavirus ha complicato in parte il nostro lavoro, soprattutto nei primi mesi di quarantena, ma per tutti noi la vera sfida è stata trasformare Chivalry 2 in un vero e proprio multipiattaforma, visto che ogni macchina si è portata dietro le sue specifiche necessità. Ovviamente non potremmo essere più felici di così per i risultati che abbiamo raggiunto e non vediamo l’ora di scoprire come le varie community console accoglieranno il gioco.

Con quest’ultima domanda si è chiusa la nostra intervista dedicata al team che sta lavorando a Chivalry 2. Prima di salutarvi, vi ricordiamo che la produzione sarà disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S e PC – in quest’ultimo caso con esclusività temporale di un anno sull’Epic Games Store – dall’8 giugno 2021.

Condividi l'articolo
Cresciuto a suon di videogiochi, cartoni animati e fumetti, ho potuto godere di un infanzia interamente basata sulla creazione del nerd per antonomasia, sempre intento ad affrontare sane partite videoludiche e alla costante ricerca di tutto il comprabile da poter mettere in bella vista su qualche mensola. Essendo poi anche un grande casanova, ho scoperto il mio primo vero amore dopo aver attaccato la spina della mia Playstation 1, ma non preoccupatevi Microsoft e Nintendo, nel mio cuore vi è spazio anche per voi.