Chivalry 2 – Anteprima della creatura targata Torn Banner Studios

Abbiamo potuto provare in anteprima l'interessante e chiacchierato Chivalry 2. Ecco cosa pensiamo della nuova creatura targata Torn Banner Studios.

Luca Di Carlo
Di Luca Di Carlo Impressioni Lettura da 7 minuti

Siamo sicuri che molti di voi, al solo leggere il nome Chivalry, saranno stati sommersi dai ricordi di epiche battaglie medievali, tra corpi fatti a pezzi e frecce che schizzano in ogni direzione. Chivalry: Medieval Warfare è infatti riconosciuto da molti come una sorta di precursore le cui fondamenta vennero prese a esempio per molte altre produzioni giunte nel corso di questi anni. Quando la creatura di Torn Banner Studios si affacciò al mercato nell’ormai lontano 2012, lo fece nell’anonimato, ma con il tempo una ricchissima community andò formandoglisi attorno, milioni di giocatori che ancora oggi si divertono a vivere intensi scontri multiplayer dove tagliare teste ogniqualvolta se ne presenti l’occasione. A oltre otto anni di distanza, ecco però giungere sulla scena Chivalry 2, produzione che abbiamo potuto assaporare in un’interessante anteprima affrontando sul campo di battaglia altri intrepidi guerrieri pronti a tutto pur di giungere alla vittoria.

Alla conquista di gloria e fortezze

Dopo un’interessante chiacchierata con alcuni membri della software house – potete leggere la nostra intervista qui – siamo stato catapultati in partita, potendo affrontare due distinte modalità, un classico Team Deathmatch e un più interessante Team Objective. Nel primo caso, come facilmente immaginabile, due squadre facenti parte delle due fazioni presenti in-game dovranno darsi battaglia senza esclusione di colpi al fine ultimo d’eliminare tutte le truppe di riserva degli avversarsi; la seconda modalità, invece, si caratterizza come una vera e propria guerra su larga scala dove gli attaccanti dovranno cercare di completare determinati obiettivi entro un tempo limite mentre i difensori, ovviamente, faranno tutto il possibile per ostacolarli.

Se avete giocato anche solo per poche ore a Chivalry: Medieval Warfare, un paio di minuti in compagnia di questo secondo capitolo saranno più che sufficienti per sentirsi subito a casa. La struttura che sta alla base dell’esperienza poggia infatti sulle solide fondamenta del capitolo originale, offrendo uno slasher multiplayer particolarmente incentrato sulla fisicità dei colpi e sul posizionamento del proprio personaggio, lì dove sentiremo il peso di ogni arma impugnata e di ogni fendente tirato.

Il tutorial pensato per introdurci alle meccaniche ludiche pone particolare enfasi proprio su suddetto aspetto, consigliando di giocare d’anticipo sull’avversario di turno. Attaccare quando il nemico si scopre e parare al momento giusto richiede una buona coordinazione, ma una volta che si entra nel vivo della battaglia diviene quasi naturale sfruttare ogni apertura della difesa avversaria. In partita sarà possibile scegliere tra quattro diverse classi, ognuna con le sue peculiarità e debolezze – senza ovviamente dimenticare le varie armi sbloccabili man mano che si salirà di livello – e un’abilità speciale che se sfruttata al momento giusto potrebbe ribaltare le sorti dello scontro. Non di rado ci è capitato di salvarci d’impiccio dopo aver lanciato il grido di guerra nel momento in cui i compagni ne avevano più bisogno o, ancora, dopo aver tirato la nostra fida bomba incendiaria nel punto dove le truppe nemiche si erano ammassate. Ogni combattimento è avvincente, avere la meglio in uno scontro in disparità è esaltante, e quando si va alla carica con i propri compagni al seguito, tra urla di guerra e sbeffeggiamenti al nemico, è difficile non lasciarsi trasportare nella foga del momento.

Come spiegato dal team, l’obiettivo finale di Chivalry 2 è quello d’offrire un’esperienza capace di riprodurre il pathos di un cinematico scontro medievale, pur senza però lesinare sulla voluta esagerazione di fondo che già caratterizzava il capitolo originale. In svariate occasioni ci siamo ritrovati nel pieno d’intense carneficine solo per poi veder passare qualche malcapitato in fuga con le braccia mozzate o, ancora, in più di un occasione abbiamo dato battaglia al nemico armati solo di coraggio e improbabili polli impugnati a mo’ di spada.

Per quel poco che abbiamo potuto vedere, le mappe sembrano caratterizzate da un ottimo level design, soprattutto quelle legate alla modalità Team Objective, tra insenature, vie secondarie e campi aperti in cui perdersi, magari preparando un’imboscata per qualsiasi malcapitato dovesse passare dove ci siamo appostati, il tutto impreziosito da un comparto tecnico già di buon livello. Il colpo d’occhio generale è infatti particolarmente apprezzabile, tra texture d’ottima qualità e giochi di luci e ombre ben gestiti, e nonostante manchino ancora diversi mesi all’uscita della produzione, il codice pare già sufficientemente pulito.

Chivalry 2 anteprima

I ragazzi di Torn Banner Studios hanno inoltre fatto sapere che tra le novità introdotte, oltre a partite per 64 giocatori e alle cavalcature utilizzabili in battaglia, sarà presente un ricco editor del proprio alter-ego digitale, così da poter dar forma al proprio guerriero dei sogni. Come comprensibile da quanto scritto in questa nostra anteprima, Chivalry 2 ha saputo presentarsi in forma smagliante e pare non aver perso un briciolo dello charme che caratterizzava – e caratterizza tutt’ora – l’opera originale; pochi minuti in partita sono stati più che sufficienti per immergerci nuovamente in quel contesto truculento e scanzonato che già seppe conquistarci ai tempi, il tutto però impreziosito dalla cura ai dettagli che ci si aspetterebbe da una produzione odierna. Prima di salutarvi, vi ricordiamo che Chivalry 2 sarà disponibile dall’8 giugno 2021 su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S e PC, in quest’ultimo caso come esclusiva temporale per un anno sull’Epic Games Store.

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Cresciuto a suon di videogiochi, cartoni animati e fumetti, ho potuto godere di un infanzia interamente basata sulla creazione del nerd per antonomasia, sempre intento ad affrontare sane partite videoludiche e alla costante ricerca di tutto il comprabile da poter mettere in bella vista su qualche mensola. Essendo poi anche un grande casanova, ho scoperto il mio primo vero amore dopo aver attaccato la spina della mia Playstation 1, ma non preoccupatevi Microsoft e Nintendo, nel mio cuore vi è spazio anche per voi.