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Call of Duty: Warzone 2.0 – Recensione, si può davvero fare di meglio?

Call of Duty: Warzone 2 cambia le carte in tavola rispetto alla prima versione del battle royale, e molti di questi cambiamenti sono tanto positivi quanto criptici, a volte. Ovviamente, trattandosi di un gioco che punta a essere quanto più lineare possibile dal punto di vista della comprensione, per alcune cose dovrete spendere del tempo all’interno menù, soprattutto nel caso in cui vogliate personalizzare le vostre armi (ma se avete giocato alla prima iterazione, lo saprete già). Ma quali sono le differenze tra ile due versioni del gioco?

Nuova mappa, calma piatta

Warzone 2 getta i suoi 150 soldati all’interno di Al Mazrah, una zona perlopiù desertica, dove regnano il silenzio e ampi spazi aperti, anche se ovviamente le zone cittadine sono sinonimo di caos e cecchini. Generalmente, è una mappa equilibrata tra punti montuosi e pianure, dove il silenzio la fa da padrone e dove è molto difficile sentire dei veri e propri scontri a fuoco, come invece capitava a Verdansk. Questo non significa che non ci sia niente da fare, al contrario: gli sviluppatori hanno inserito missioni e tantissima interattività. Per esempio, ci sono le roccaforti da conquistare e qui vi scontrerete anche contro degli NPC.

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E nel caso veniate sconfitti? Beh, ritornerete nel Gulag, ma questa volta non sarete soli: anche nel caso in cui vi ci gettiate da soli, quando dovrete sopravvivere nel Gulag sarete insieme a un altro giocatore. Questo significa che la mappa sarà un po’ più grande, accompagnata da un’altra novità ancora: il carceriere. Se lo scontro inizia a durare troppo, arriverà un NPC armato fino ai denti che dovrete far fuori per meritare il ritorno sul campo di battaglia. Insomma, anche qui gli sviluppatori hanno voluto aggiungere un po’ di pepe.

Parlando della armi, ovviamente è possibile trovarle all’interno di casse “normali” e casse “speciali”, che sono di colore arancione. Una cosa che abbiamo apprezzato particolarmente è il fatto che il suono delle casse non è più così forte, in modo tale da poter sentire anche eventuali nemici nell’area. Nel primo tipo di casse troverete armi standard, con poche modifiche o a volte con zero mod, mentre nel caso delle casse arancioni troverete dei veri e propri pezzi pregiati, che vi serviranno per sopravvivere al meglio (infatti, spesso e volentieri saranno di rarità alta). In ogni caso se vorrete, potete sempre andare alle stazioni per richiamare il vostro loadout, ed è proprio per la creazione di quest’ultimo che il tempo richiesto non è da sottovalutare, soprattutto perché quanto più utilizzate un’arma, più sbloccherete le eventuali modifiche.

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Dulcis in fundo, sono presenti delle modifiche anche per i veicoli, che non solo subiranno danni per incidenti o quando verranno crivellati di colpi, ma vedono aggiunta la feature della benzina limitata. Dovrete quindi recarvi presso delle stazioni di servizio se desiderate rifornire le vostre auto per viaggiare da una parte all’altra della mappa, e inoltre avrete anche la possibilità di aggiustare i vostri veicoli. Un’altra aggiunta che potrebbe far scoppiare di gioia alcuni giocatori riguarda la chat di prossimità: rizzate le orecchie quando esplorate, e potrete sentire i giocatori, cosa che funziona abbastanza bene anche grazie all’ottimizzazione e alla realizzazione dell’audio, tramite il quale si capisce quasi perfettamente dove si trovano i giocatori.

Zona demilitarizzata

Call of Duty: Warzone 2 non propone solo la battle royale e le sue playlist, ma stavolta ci sarà una modalità a parte chiamata “DMZ”. Quest’ultima è molto simile a ciò a cui ci mette di fronte il noto Escape from Tarkov: si tratta di una modalità dove verrete messi in matchmaking con altri due giocatori, e il vostro obiettivo è lootare quanto più possibile e andarvene tramite alcuni punti di fuga entro un certo limite di tempo, ma attenzione agli NPC e agli altri giocatori! Dovrete scegliere con cura cosa portare con voi, e potete anche accettare delle missioni da compiere, ma soprattutto nel caso in cui verrete sconfitti perderete tutto ciò che avete raccolto. Dunque, è comprensibile che lo stile di gioco debba essere completamente diverso da quello della modalità che ha fatto la fama di Warzone, tenderete ad essere molto più stealth, e durante la nostra prova ci siamo divertiti davvero tanto.

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Il salto di qualità

Ovviamente Warzone 2 ha fatto un passo in avanti per quanto riguarda l’aspetto grafico: sfruttando il motore grafico di Modern Warfare 2, tutto è molto più pulito e definito, in contrapposizione – funzionale – di un HUD molto più minimal che lascia respirare lo schermo, evitando di coprire elementi importanti, che si tratti di loot o di nemici. Quindi vale la pena fare il passo e scaricare Warzone 2? Sicuramente sì. Perché è davvero la versione 2.0 del battle royale di qualità a cui siamo stati abituati, un salto che è giusto fare per migliorare la propria esperienza e rimanere al passo, senza rinunciare a nulla di tutto ciò che abbiamo apprezzato in precedenza. Inoltre, come il predecessore, è Free to Play, quindi non ci sono scuse.

Call of Duty: Warzone 2.0

8

Call of Duty: Warzone 2.0 è la nuova iterazione della battle royale. L’HUD è migliorato e la mappa di gioco è decisamente migliore rispetto a quella precedente. Sì, è molto più equilibrata ed è anche molto più calma. Ma questo non significa che non ci siano scontri a fuoco, visto l’implementazione delle roccaforti e del nuovo Gulag. Anche dal punto di vista grafico è decisamente migliorato, visto che sfrutta il motore grafico di Modern Warfare 2. Quindi se vi piacciono gli sparatutto e le battle royale, dategli una chance.

Angela Pignatiello
Classe '97. Nata e cresciuta con la Metal Gear Solid saga, amo giocare a quasi tutto ciò che mi capita sotto mano. Analizzo tutto ciò che avviene all'interno del mercato videoludico e il suo core: i videogiochi.

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