A margine dei dati raccolti dall’NPD Group (un’istituto di ricerche di mercato) arrivatoci stamane, Activision mette in chiaro che nell’arco della sua intera storia – un viaggio iniziato nel lontano 2003 – la serie Call of Duty ha venduto oltre 250 milioni di copie, una cifra davvero sbalorditiva.
La saga è ormai divenuto un cult negli Stati Uniti, dove ogni anno registra vendite da record. Call of Duty: Black Ops III non ha di certo tradito le aspettative: praticamente in tutto il mondo ha dettato legge, inserendosi nella scia dei suoi 6 predecessori, padroni delle rispettive classifiche di vendita annuali.
Alla luce di questi dati, è altamente improbabile che sopraggiunga la proverbiale crisi del settimo anno.
Black Ops III non si differenzia in modo grossolano dai precedenti capitoli, che sebben ambientato nel futuro rimane in un stile gameplay più “contemporaneo” rispetto al precedente Call of Duty: Advanced Warfare restando fedele entro certi limiti alla dicitura Black Ops. Infatti Black Ops III utilizza lo stesso motore grafico di Call of Duty: Black Ops II, presentando alcune novità minime come il Wall Running, che permette di correre orizzontalmente sui muri in stile Prince of Persia. Un’altra novità importante è l’approdo nella modalità Multigiocatore degli Specialisti che oltre ad aggiungere alcune funzioni non affini al gameplay vengono introdotte le Super Abilità, stesso nome e stessa funzione di quelle in Destiny, altro gioco pubblicato da Activision.