Negli ultimi minuti sono arrivate in rete delle informazioni molto importanti riguardanti Call of Duty e i progetti di Activision per il 2023, notizie che se confermate, potrebbero segnare un caso storico per l’azienda e per il brand.
Sono praticamente due decadi che Sugli scaffali vediamo periodicamente comparire un titolo della serie Call of Duty, di sottotitolo in sottotitolo, da console a console, di generazione in generazione. Tuttavia stando alle due fonti che vi riportiamo, questa catena potrebbe essere vicina allo spezzarsi per la prima volta dopo tutto questo tempo.
Stando infatti a uno degli insider più importanti del settore, Tom Henderson, e niente meno che a Bloomberg, Activision starebbe rimandando il Call of Duty del 2023, cosa che effettivamente ci farebbe vivere il primo anno senza un capitolo dello storico FPS da quando molti giocatori hanno memoria.
Activision is set to delay next year's Call of Duty title.
This will be the first title in nearly two decades where the franchise won't have a yearly CoD.
It looks like a lot is riding on Modern Warfare II.
— Tom Henderson (@_Tom_Henderson_) February 22, 2022
Questo in ogni caso non dovrebbe cambiare i piani per quanto riguarda il già annunciato e in piena fase di sviluppo Call of Duty Modern Warfare II. Ricordiamo inoltre che Infinity Ward si dedicherà anche allo sviluppo di un seguito per il fortunatissimo e giocato da milioni di utenti Call of Duty Warzone, il free-to-play battle royale di casa che in un certo senso ha segnato la fortuna (e anche un po’ la disgrazia) del franchise.
A conti fatti, il prossimo Call of Duty dovrebbe far parte della serie Black Ops, a cura di Treyarch, e a quanto pare vedrà la luce nel 2024.
Stando al report di Bloomberg, tale scelta non sarebbe in alcun modo legata all’acquisizione di Activision Blizzard da parte del colosso Microsoft, ma più al “fallimento” di Call of Duty Vanguard, che non ha purtroppo rispettato le aspettative di gran parte dei giocatori (qui la nostra recensione del gioco), prendendo in considerazione la possibilità che il calo della qualità possa essere dovuto ad una pubblicazione troppo veloce tra un’iterazione e l’altra.