Call of Duty: Modern Warfare Remastered – Recensione

Emanuele "Nucky" D'Ascanio
Di Emanuele "Nucky" D'Ascanio Recensioni Lettura da 8 minuti
9
Call of Duty: Modern Warfare Remastered

Solamente a pensare a tutto il tempo speso su Call of Duty: Modern Warfare, alle nottate assieme agli amici più cari ed in generale ad un ricordo vivo e costante ma soprattutto bello, mi vengono i brividi. Quasi dieci anni, nel lontano 2007, per noia (dopo aver consumato in tutti i sensi Halo 3) e con molto scetticismo comprai il titolo di Infinity Ward ed Activision  per la mia bianca e lucente Xbox 360; fu amore a prima vista. Le emozioni provate a quel tempo, onestamente, mi riesce difficile descriverle. Per rendervi l’idea, cito una celebre canzone del grande Venditti, “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”,  e dunque rieccomi (con qualche anno in più sulle spalle e, purtroppo, molti capelli in meno) a riassaporare questo fantastico titolo. Call of Duty: Modern Warfare possiamo definirlo un vero e proprio punto di svolta per la serie, azzarderei anche a definirlo il titolo che a suo tempo ha maggiormente rivoluzionato il concetto del genere FPS. Pur avendo in precedenza numerosi capolavori dal calibro di Halo, Quake, DOOM, nel bene o nel male (pensando al presente della saga) questo gioco ha cambiato il mercato e soprattutto la linea di sviluppo di numerose software house.

Call of Duty Modern Warfare RemasteredQualche mese fa, assieme all’annuncio del nuovo Call of Duty: Infinite Warfare,  Activision fece sobbalzare non poco il cuore di tutti i vecchi hardcore gamer rivelando una versione completamente rielaborata in digitale del celebre titolo che, a distanza di tutti questi anni, fa impallidire ed oserei dire sfigurare la maggior parte delle produzioni videoludiche attuali. Sarà stata solamente una furbesca mossa commerciale? Oppure porterà nuovamente linfa alla serie pescando il potente jolly dal glorioso passato? Mettetevi comodi e scopritelo attraverso la nostra recensione!

Price & Soap

Rispetto ai primi tre capitoli della saga, a suo tempo Call of Duty: Modern Warfare osò abbandonare la canonica e consumata ambientazione della Seconda Guerra Mondiale per far posto a qualcosa di più intrigante: una storia ambientata nei giorni nostri. Fu una scelta decisamente azzeccata poichè grazie a questa vicinanza temporale, associata a delle personalità di spicco presenti nella trama, il risultato fu decisamente soddisfacente. Senza dilungarmi oltre, onde evitare dei possibili e spiacevoli spoiler, sappiate solamente che i protagonisti principali saranno Soap e Price i quali dovranno sventare il folle piano del leader ultra-nazionalista russo Imran Zakhaev: distruggere gli USA dopo essere entrato in possesso di alcuni potenti e mortali ordigni esplosivi nucleari. Come detto nel preambolo di questa recensione, questo titolo ha fatto tanto bene quanto male alla serie di Call of Duty. Rispetto infatti ai precedenti capitoli, qui per la prima volta fu accantonata la totalitarietà del single player al fine di dare maggiore risalto al multiplayer. La campagna del gioco infatti, a modalità Soldato, si può completare in neanche 6 ore senza incontrare alcun tipo di ostacolo; a difficoltà Veterano invece morirete sì più volte, ma la sostanza non cambia: l’esperienza di gioco in single player è fondamentalmente troppo esigua.

A livello tecnico, bisogna solamente elogiare l’ottimo lavoro svolto da Raven Software e da Activision. Il titolo è fresco e soprattutto di impatto a livello grafico, l’aggiornamento ai nostri ormai standard attuali è magnifico: HDR e texture completamente riqualificate e rese ancora più dinamiche, dando al giocatore una vera e propria sensazione di “vivacità” dell’ambiente di gioco; da menzionare anche i costanti e stabili 60fps a 1080p pur avendo aggiunto molti più elementi grafici rispetto alla versione originale. Complessivamente, non avendo riscontrato particolari bug degni di nota, la fisica di gioco è stata notevolmente migliorata ed anche il comparto sonoro (già ottimo a suo tempo) continua degnamente a fare il suo lavoro, creando delle situazione costanti di suspense e tensione alle stelle come ad esempio nelle celebre missione denominata “War Pig”. Per rendervi l’idea dell’ottimo lavoro svolto, ecco a voi un interessante video confronto tra la versione originale e quella dei giorni nostri:

Silenzio in aula, arriva il Maestro

Il comparto Multiplayer di Call of Duty: Modern Warfare Remastered lo assoceremmo all’imponente figura di un maestro scolastico. Dieci anni fa, infatti, il genere FPS online fu nuovamente rivoluzionato grazie all’eccellente lavoro svolto dai ragazzi di Infinity Ward e tutto ciò di buono che vediamo ai giorni nostri in molti altri titoli del genere è grazie all’avvento di questa pietra miliare videoludica. Ci ritroviamo di fronte ad un comparto online estremamente fresco ed invecchiato egregiamente che riporterà, in maniera alquanto nostalgica, il giocatore ad una brutale e storica Età dell’Oro di Call of Duty. Niente doppi salti, niente perk ai limiti dell’assurdo né armi totalmente sbilanciate al fine del gameplay, né scivolate: conta solamente l’abilità del giocatore, ed è bellissimo. 

call_of_duty_modern_warfare_remastered_mp_overgrown

Come detto, rispetto agli ultimi capitoli della serie Call of Duty, qui non ce la si potrà cavare sfruttando qualche furbesco escamotage, bensì vincerà chi saprà sparare meglio. Non avendo grandi opzioni di movimento, scordatevi la movenza tridimensionale o chissà quale altra diavoleria fantascientifica, sfruttando solamente un’esile dose di sano fiato respiratorio dovremo percorrere saggiamente le mappe del gioco; brevi scatti tattici saranno fondamentali al fine di un vitale posizionamento e/o un agguato per sorprendere il nemico. Ritroveremo tutte e 16 le storiche mappe del gioco come ad esempio “Blocco” o “Schianto” ed anche le classiche modalità di gioco come: Deatmatch a Squadre, Quartier Generale, Cerca e Distruggi, Dominio, Uccisione Confermata e molte altre sia a Normale che a Veterano.

Un lavoro eccellente

Dopo aver spolpato con gusto ed aver rigiocato tutta d’un fiato la Campagna ed il Multiplayer del titolo, posso tranquillamente affermare come la cura di ogni dettaglio in questa remastered fughi definitivamente ogni pensiero malizioso: questa ripubblicazione non è stata fatta per invogliare la gente ad acquistare il nuovo capitolo della saga, anzi, a mio avviso definirà storicamente due tipologie di giocatori di COD e renderà ambo le parti felici e sopratutto soddisfatti. Dopo aver recensito Call of Duty: Infinite Warfare, questo titolo per assurdo potrà essere forse il rivale più grande dell’ultima fatica di Infinite Warfare. Tutto ciò potrà essere visto come una Vittoria oppure come una Sconfitta? A voi l’ardua sentenza!

Call of Duty: Modern Warfare Remastered
9
Voto 9
Condividi l'articolo
Nucky, un esemplare in via di estinzione. Potremmo definirlo unico (e menomale) ed inimitabile! Entra nel progetto Game Legends a mani basse e con molti propositi, moltissimi, troppi, e non ne mantiene uno. Nasce, cresce, corre, sbatte e riparte. Le sue esperienze videoludiche sono innumerevoli e poliedriche: parte da pargolo con le console della grande N nuove di pacca, proseguendo poi con approcci più aggressivi senza saltare una generazione. Ovviamente con tutta questa carne al fuoco è arrivato a non apprezzare più nulla: "Ë un bel gioco, ma non fa per me". Il nostro Ditto personale si accoppia con qualsiasi partner, divenendo uno dei punti focali delle collaborazioni del sito. Predilige il genere FPS, TPS e Platform d'avventura di ogni genere!