Bright Memory: Infinite – Recensione, ancora un antipasto

Bright Memory: Infinite è il tanto atteso seguito del primo capitolo di FYQD-Studio, scopriamo tutti i dettagli in questa recensione.

Andrea Pellicane
Di Andrea Pellicane Recensioni Lettura da 6 minuti
7.8
Bright Memory: Infinite

È passato ormai molto tempo da quando FYQD Studio si è lanciato a gamba tesa nel mercato dei videogiochi con Bright Memory, un’opera particolarmente affascinante ma al contempo limitata dai mezzi a dir poco contenuti dello sviluppo. Parlare di studio infatti, come il nome suggerisce, è quasi errato, visto che a occuparsi del progetto è stato solamente ZengFYQDXiancheng, autore particolarmente talentuoso che per il momento non ha avuto dalla sua parte grosse collaborazioni, e si è occupato di pressoché tutto anche nel suo nuovo progetto. Si tratta di Bright Memory: Infinite, titolo che dopo diversi anni è stato finalmente lanciato (anche se per ora solamente su PC), e risulta gratis per tutti coloro che hanno acquistato la prima esperienza, di cui trovate qui la nostra recensione. Nel primo caso abbiamo avuto a che fare con un assaggio, quasi una demo (seppur ben realizzata), ma questa volta la posta in gioco si è alzata; vediamo quindi se lo sviluppatore è riuscito a creare l’opera attesa dai fan rimasti di stucco dopo aver visto le potenzialità del primo capitolo.

Un indie mascherato da tripla A

Come accennato, anche per questo Bright Memory: Infinite di cui vi parliamo nella nostra recensione, abbiamo purtroppo a che fare con un progetto estremamente indipendente. Dalle animazioni facciali ad alcuni modelli, è facile notare che “qualcosa è andato storto” in fase di sviluppo, ma resta il fatto che – ancora una volta – siamo davanti a oro colato se si considera che il progetto è realizzato da un solo sviluppatore. Questa volta la storia percorre un conflitto fra Shelia, la protagonista facente parte della SRO, contro l’organizzazione criminale SAI. Nonostante sia ambientato in un universo ancora una volta affascinante, purtroppo il gioco non parla molto di sé sul lato narrativo, accennando solamente le vicende con qualche cutscene e dialogo mentre la campagna scorre, primo dettaglio che fa sperare in un nuovo capitolo finalmente con le giuste premesse.

Bright Memory: Infinite

Dopo aver mostrato la sua bravura con lo scorso capitolo per quel che riguarda level design e gameplay, lo sviluppatore non si è di certo tirato indietro. Anche questo nuovo episodio, seppur con una longevità purtroppo molto contenuta, mette in ballo delle meccaniche di gioco a dir poco interessanti, mostrando una protagonista guerriera che ha modo di sfruttare al meglio i suoi strumenti per massacrare tonnellate di nemici, affascinanti ma dall’intelligenza artificiale non particolarmente evoluta. Che si tratti degli scontri, o delle sezioni di gioco, la ripetitività non cenna a farsi vedere, ma va specificato purtroppo che il gioco si termina in qualche ora, procedendo anche a ritmo lento, senza dubbio in non più di 3. Si tratta di un numero assolutamente in linea con il prezzo a cui viene venduto (meno di 10€ acquistando il precedente Bright Memory e ottenendo gratis Infinite), ma rimane un grosso peccato visto quello che il titolo avrebbe potuto regalare.

Ancora un antipasto… e che antipasto!

Come detto poco sopra, le pochissime ore di gioco sono davvero di qualità, e non divertirsi mentre si procede nell’avventura, maturando quel pizzico di curiosità relativo a come le cose prenderanno una piega, è praticamente impossibile. Va specificato che – almeno a livello ludico – il titolo non è curato in ogni minimo dettaglio, e ci si trova a interfacciarsi con sequenze non molto brillanti (come quella stealth, totalmente decontestualizzata e dimenticabile), o anche con cadute ingiuste quando si procede con il platforming, ma non si tratta di nulla di grave e soprattutto risolvibile attraverso qualche patch. Anche il sistema di shooting, in realtà necessario per procedere nonostante le molte possibilità di combattimento, risulta particolarmente solido e ispirato, seppur la varietà di armi non faccia gridare al miracolo (sono solamente 4) e alcuni boss a volte sanno farsi odiare per via di qualche fase fin troppo ripetitiva.

Bright Memory: Infinite

Anche se andando ad analizzare i dettagli ci si trova a trovare diverse cose che non vanno, il titolo ha un impatto grafico tremendamente piacevole, che su PC con tutte le impostazioni al massimo è assolutamente in linea con esperienze next-gen. Soprattutto per quel che riguarda le animazioni facciali e della protagonista, ci sarebbe stato di più da lavorare, ma i modelli risultano quasi sempre di altissima qualità, come anche gli effetti grafici e gli scenari mozzafiato, che nonostante i ritmi frenetici sanno lasciare a bocca aperta in diverse occasioni. Purtroppo non siamo davanti al capitolo che molti fan avrebbero desiderato, in grado di valorizzare l’esperienza a livello narrativo e con una durata soddisfacente, ma si tratta comunque di un grosso passo avanti rispetto allo scorso episodio, nella speranza che lo sviluppatore possa riuscire a prendere il meglio dall’esperienza appena rilasciata per fare un ulteriore passo avanti nella prossima iterazione del brand, che può raccontare davvero molto ai giocatori.

Bright Memory: Infinite
7.8
Voto 7.8
Condividi l'articolo
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.