Dopo aver speso centinaia di ore su Super Smash Bros. ma orfano di Wii U per aver acquistato al suo posto un Nintendo Switch, mi mancava giocare ad un bel picchiaduro ignorante che mi gettasse nella mischia. Quale migliore occasione dunque per provare Brawlout, picchiaduro platform che prende spunto proprio dal titolo Nintendo, attualmente in early access su Steam e già acquistabile ad un prezzo di 19,99 dollari.
In questa versione di prova in realtà non c’è davvero molto da fare: le modalità che è possibile provare sono solo Quick Play e l’online, quest’ultimo inutilizzabile nel momento della mia sessione di gioco visto il probabile numero bassissimo di utenti in tutto il mondo (sono stato qualche decina di minuti a cercare un avversario con scarsi risultati). Mi sono buttato subito nella mischia dunque e il primo impatto non è stato dei più positivi: un roster formato da sei personaggi, con solo altri tre slot liberi e quindi presumibilmente il numero totale di combattenti arriverà a 9, un po’ pochino. I personaggi attualmente disponibili però sono ben caratterizzati e differenziati tra di loro, ognuno con le proprie abilità e statistiche: abbiamo quindi l’aquila che fa del salto e del volo la sua maggiore peculiarità, la scimmia che si muove ad una velocità superiore agli altri, una rana-wrestler che combina attacchi per portare a termine un numero elevato di combo, una sorta di tricheco con il potere del ghiaccio, un riccio con quello dell’elettricità e una combattente equilibrata, perfetta per iniziare. Scelto il personaggio, ci si ritrova immediatamente nell’arena di gioco, pronti a combattere; una cosa positiva penserete, più o meno: ottimo il fatto che non ci siano caricamenti e che il tutto sia davvero quasi immediato, ma un countdown prima dell’inizio dell’incontro sarebbe stato gradito. Una volta nella mischia, appare subito chiaro come le regole di Brawlout siano praticamente le stesse di Super Smash Bros., far salire la percentuale di danno del proprio o dei propri avversari in modo da poterli mandare sempre più facilmente fuori dallo stage.
Purtroppo però il tutto è molto confusionale, veloce e frenetico, fin troppo: nelle prime partite farete fatica a capire cosa stia succedendo, soprattutto nelle mischie a quattro; inoltre le animazioni legnose e “scattanti” non aiutano nell’individuare con precisione l’hitbox dei nemici: andrete quindi a colpirli a raffica cercando di avvicinarvi il più possibile, senza ragionarci troppo su. La situazione sicuramente migliora dopo un numero discreto di partite e dopo aver studiato per bene il moveset di tutti e cinque i personaggi e presa dimestichezza con il tipo di gameplay, risulterà fin troppo facile vincere le partite anche con il livello della CPU al massimo.
In questo stadio di sviluppo Brawlout, oltre alle partite veloci, purtroppo non ha molto altro da offrire: i menu sono di semplice consultazione e nelle opzioni è possibile giocare con i vari settaggi per ottimizzare il comparto grafico al proprio PC; molto carina la possibilità, negli extra, di leggere una sorta di biografia di ogni personaggio, il che li rende maggiormente interessanti piuttosto che dei semplici mattatori da sfruttare all’interno delle battaglie.
Il comparto tecnico è nella media: lo stile grafico adottato è perfetto per la tipologia di gioco, colorato e luminoso, ma se da un lato abbiamo combattenti ben caratterizzati e abbastanza dettagliati, dall’altro abbiamo arene spoglie e piatte (non che nel trambusto del combattimento abbiate tempo di osservare lo sfondo, sia chiaro). Mediocre il comparto sonoro: nel menu abbiamo un solo theme, coinvolgente ma ripetitivo alla lunga, mentre all’interno degli stage farete fatica a sentire se effettivamente è in riproduzione una qualche musica di sottofondo. Nella norma gli effetti sonori, con versi dei personaggi e le scazzottate che fanno il loro dovere.
Nel complesso Brawlout è un titolo sufficiente, molto giustificato dal suo essere in beta e quindi con molti margini di miglioramento. Se il roster verrà ampliato in maniera adeguata, l’online funzionerà a dovere e il titolo verrà arricchito di qualche modalità, oltre ad un comparto grafico (già attualmente buono) e sonoro (soprattutto) migliorati, potremmo trovarci di fronte a una valida alternativa “low cost” al più conosciuto Super Smash Bros.