Da un poâ di tempo a questa parte si fa un gran parlare della possibilitĂ di vedere Bluepoint Games divenire unâala di Sony tramite una nuova acquisizione. Lo studio texano ha lavorato al remake del primo Demonâs Souls, trasformando il titolo PS3 in un cavallo di battaglia per il lancio di PS5.
Non Ăš la prima volta che il libro paga di Sony si trova sulla bocca di tutti. In settimana abbiamo avuto modo di parlare dellâacquisizione di Housemarque, ma purtroppo PlayStation Japan ha caricato erroneamente unâimmagine comprensiva sia della protagonista di Returnal che dellâavatar di Demonâs Souls (sotto), recante un logo inequivocabile.
In questâimmagine, Sony ha dato âil benvenutoâ a Bluepoint Games nella âfamigliaâ, suggerendo unâacquisizione. Ciononostante, non câĂš stato alcun annuncio a discapito del lavoro di design che era evidente nel montaggio. Sembrerebbe quasi che sia solo questione di tempo, in teoria.
Appunto, quasi. Caso vuole che gli esperti dei remake abbiano voluto calmare i bollenti spiriti della speculazione con una bella doccia fredda. Un aggiornamento al profilo Twitter ha fatto una precisazione precedentemente assente nella descrizione, chiarendo una volta per tutte una cosa su Bluepoint Games.
Si tratta di uno studio âinteramente indipendenteâ e âautonomamente finanziatoâ, il che mette la situazione in una sorta di area grigia che in entrambi i casi non manca di lasciarci perplessi. Da una parte, ci chiediamo perchĂ© specificare la propria indipendenza con unâacquisizione in atto.
In caso contrario, invece, ci viene naturale domandarci perchĂ© creare unâimmagine promozionale con una cura tanto certosina in vista di unâacquisizione che potrebbe invece non essere neanche ai blocchi di partenza. Naturalmente, questo gatto di Schrödinger non ha nulla a che vedere con unâaltra situazione, sempre riguardante Sony.
Alludiamo, a sorpresa di nessuno, allâeterno circo che circonda la situazione di Abandoned. Il titolo continua ad alternare tra lâessere âassolutamenteâ una creazione di Hideo Kojima sotto mentite spoglie e il trattarsi di un progetto completamente scorrelato. Speriamo che prima o poi le colline parlino!