Qualche giorno fa la morte del maestro Kentaro Miura, noto soprattutto per la sua opera magna Berserk, ha scosso gli animi di tutti i lettori di manga che hanno incrociato, almeno una volta, il tratto superbo e la storia drammatica scritta dal sensei. Nel cordoglio generale, le domande legate alla sua opera e alla scelta se lasciare incompiuto Berserk o se farlo concludere ad uno dei suoi assistenti ha subito catturato le menti dei fan.
Il disegnatore e scrittore Kentaro Miura è morto a 54 anni per una dissezione aortica (la morte è sopraggiunta a inizio maggio, sebbene la notizia è stata rilasciata qualche giorno fa). In redazione abbiamo pensato anche a cosa sarebbe potuto succedere, ragionandoci in un articolo prendendo delle case history vicine al mondo dei manga.
Ora però sembra arrivare la conferma: il post di @MRko_aki__, assistente di Kentaro Miura, ha scritto 18 ore fa sul suo account Twitter un criptico tweet, magari collegato a qualche domanda, che recita una semplice frase, «Sì, farò del mio meglio». Con tutta probabilità, la domanda riguarda proprio chi proseguirà Berserk.
Con molta probabilità la risposta è quindi legata ad una dichiarazione stampa magari fatta dall’azienda che detiene i diritti dell’opera, e che quindi ha subito voluto tranquillizzare i fan. D’altronde non è raro un meccanismo simile, anche per dare una degna conclusione a qualcosa di così ben fatto e curato, quasi ad omaggio del creatore.
Berserk è un dark medieval fantasy che racconta le vicende di Gatsu, guerriero mercenario capace solo di combattere. Cresciuto in una compagnia di ventura, nel corso del tempo incontrerà amici, amore e soprattutto violenza, tradimento e tanto sangue. Tutta la storia, divisa in archi narrativi, da molto tempo andava a rilento (anche per la scrittura e disegno molto rifiniti di Kentaro Miura, che richiedevano davvero tanto tempo per essere prodotti).
うん、頑張ります
— [杉本英輝] (@MRko_aki___) May 21, 2021