Battlefield Hardline non potrà accontentare tutti

Damiano "Xenom" Pauciullo
Di Damiano "Xenom" Pauciullo News Lettura da 1 minuti

Si parla spesso, criticandole, di software house “commerciali”, che pur di fare il massimo profitto pubblicano ogni anno titoli sempre uguali, senza un minimo di innovazione. Poi ci sono casi come quello di Battlefield Hardline, in cui Visceral Games tenta una piccola “rivoluzione” alla serie e si scatena ugualmente il putiferio.

Battlefield HardlineA parlare della cosa è la stessa software house, dichiarando che, qualsiasi scelta venga fatta, non si potrà mai accontentare l’enorme fetta di consumatori per intera:

“Non si può far contenti tutti, sappiamo che non è uno sparatutto bellico e che ha bisogno di essere un gioco con una sua personalità separata da quella di Battlefield 4. Questo è il frutto della nostra visione per Battlefield, non siamo stati chiamati per realizzare il seguito di Battlefield 4″.

Pensiamo di essere nella giusta direzione nello sviluppo di una nostra identità, e creare qualcosa di diverso dai precedenti capitoli. Se stessimo sviluppando una copia di Battlefield 4 non avrebbe senso, ma la nostra esperienza sarà più veloce e sarà più semplice unirsi allo scontro più rapidamente”.

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Videogiocatore da quando aveva 3 anni grazie ad un bel GameBoy rosso fiammante, si chiede ancora come facesse a quell'età a completare i giochi. Predilige i platform (soprattutto se come protagonista hanno un idraulico baffuto) e i giochi d'avventura (ma solo se il personaggio ha una tunica verde); diciamo che quel 23 settembre del 1889 avevano previsto la sua nascita, fondando quindi la Nintendo.