Battlefield 2042: nessuno scampo per i cheater, DICE fa chiarezza

Per mantenere un'atmosfera quanto più pacifica tra i giocatori, DICE ha confermato una politica serrata anti cheater per Battlefield 2042.

Giulio Bruschini
Di Giulio Bruschini News Lettura da 3 minuti

DICE continua a dimostrare di voler rendere Battlefield 2042 il capitolo definitivo in tutto e per tutto, stavolta prendendo in seria considerazione il benessere della community attraverso dei provvedimenti contro i cheater e altri mezzi al fine di mantenere un’atmosfera pacifica.

Proprio un paio di giorni fa Electronic Arts ha annunciato l’arrivo della Open Beta attraverso un piccolo trailer con cui sono state comunicate le date in cui i giocatori potranno provare con mano la prossima iterazione della serie sparatutto in prima persona. Confermando dei precedenti rumor, la finestra sarà dal 6 al 9 ottobre prossimo.

Ora, al fine di evitare una situazione spinosa tra i giocatori, DICE pare che abbia preso seriamente il benessere tra loro. La software house ha infatti sottolineato come per questo fine verranno prese molte misure chiave per contrastare chi farà uso di cheat e comportamenti scorretti.

Battlefield 2042 farà affidamento al  popolare servizio Easy-Anti Cheat (EAC), per poter localizzare e bannare i cheater all’interno del gioco. Lo stesso servizio è utilizzato all’interno di Apex Legends e molti altri giochi online. EAC sarà attivo anche durante la Open Beta in arrivo ad ottobre.

battlefield 2042

La software house hanno confermato che applicheranno una politica di zero tolleranza verso i cheater. Questo significa che qualsiasi episodio di cheat andrà incontro al ban permanente senza avvisi o sospensioni. Essendo Battlefield 2042 un titolo che supporterà il cross-play, ciò vuol dire che se si viene bannati da una piattaforma non ci si potrà giocare su un’altra.

Il gioco stesso comunicherà quando il team di supporto avrà ricevuto i nostri report e quando saranno state prese misure contro i cheater. DICE ha confermato che questa politica continuerà ad essere attiva anche dopo il lancio, specificando la presenza di un team dedito ad analizzare i report ed effettuare i ban.

Infine, potremo specificare la motivazione attraverso diverse opzioni relative al comportamento riscontrato dai giocatori segnalati. Questi includono il linguaggio utilizzato nella chat vocale e di testo, cheat, linguaggio offensivo, nomi inappropriati, aggressione verbale e persino sabotaggio del gameplay.

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Podcaster, aspirante speaker radiofonico e appassionato di musica e cinema, meglio non iniziare una conversazione sulla sindrome dell'età dell'oro e della cultura retro o si finisce in un'infinita tana del bianconiglio tra vaporwave e hauntology...e Max Headroom.