A pochi giorni di distanza dall’EA Play, torniamo a parlare di Battlefield 2042, più precisamente riguardo alle modalità Classificate ed ESports che a detta di DICE non saranno presenti al momento del lancio del gioco.
Sin dalla sua presentazione, lo scorso mese, il nuovo capitolo dell’omonima serie sparatutto è stato fonte di curiosità da parte degli appassionati. Electronic Arts ha mostrato il titolo con un trailer in forma smagliante e sin da subito hanno messo le carte in tavola: non ci sarà una campagna, lasciando spazio esclusivamente alla componente multiplayer.
Pochi giorni fa, durante la conferenza dell’EA Play, è stato presentato con un trailer una nuova modalità dal titolo Battlefield Portal, che consentirà ai giocatori di realizzare partite personalizzate attraverso un sistema sandbox. Stando alle dichiarazioni del general manager di DICE, questa modalità ospiterà al suo interno contenuti provenienti da tre titoli classici della serie. Non solo sarà possibile giocare all’interno di mappe storiche, ma anche in qualità migliore, in quanto ricreate da zero usando il motore grafico Frostbite.
Ora abbiamo ulteriori novità direttamente dagli sviluppatori. Stando alle dichiarazioni, Battlefield 2042 non avrà delle modalità Classificate e eSport al momento del lancio. A comunicarlo è stato Justin Wiebe, Senior Design Director di DICE, affermando che attenderanno di sentirne di più dalla community prima di mettersi al lavoro su questi aspetti del gioco. Inoltre, il Rental Server Program non farà ritorno con il titolo.
Al momento non abbiamo piani su modalità Classificate o eSport al momento del lancio. Questo è qualcosa di cui ovviamente vogliamo sentire di più dai giocatori. Se si tratta di qualcosa che sta a cuore alla community, vogliamo saperlo e poi vediamo che cosa succederà.
Stando alle informazioni che ci stanno arrivando pian piano, parrebbe che Battlefield 2042 rappresenterà l’apice della serie firmata DICE. Non sappiamo nemmeno se sarà anche l’ultimo che svilupperanno, in modo da uscire di scena col botto: il general manager Christian Grass ha affermato che lo studio è in mezzo ad una ristrutturazione e questo non implica che non rimarrà fossilizzato sullo stesso genere.
