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Babylon’s Fall esiste: più in alto si sale e più rovinosa è la caduta?

Quando un titolo sparisce dai radar per parecchio tempo è sempre un segno importante, ma soltanto i fatti compiuti possono poi dirci se questo sia accaduto nel bene o nel male. Se poi dietro a tale videogioco c’è uno studio di sviluppo di tutto rispetto, è naturale che l’apprensione e le aspettative dei fan siano alte. Questo è proprio il caso di PlatinumGames, che nonostante ci ha abituati negli ultimi anni a delle perle come Astral Chain e NieR Automata, ha visto anche la clamorosa cancellazione del progetto Scalebound e la totale assenza di informazioni per quel Bayonetta 3 rivelato e mai più nominato. Molti, tra cui il sottoscritto, hanno quindi temuto per un annetto che con Babylon’s Fall potesse capitare qualcosa di analogo, ma per fortuna siamo stati smentiti durante lo Square Enix Presents andato in onda durante l’E3 2021. Se è vero che a ogni certezza si contrappone un dubbio, il titolo dei Platinum ne fa nascere veramente parecchi. Che la scalata della torre si riveli l’ascesa definitiva? Oppure solo l’inizio di una caduta?

babylon's fall

La torre dei sogni

«Costruita da oltre un migliaio di anni, era destinata ad essere la torre dei sogni, ma dopo altri mille era vista come la torre della rovina»

Come già avrete capito dal titolo del gioco la torre di cui si parla è la torre di Babele (o Babylon in inglese), mitologicamente considerata – tra le altre interpretazioni bibliche e storiche – un simbolo di inesorabile ambizione. Il trailer mostrato all’evento cerca di darci alcune piccole informazioni sulla narrativa, oltre chiaramente al gameplay: sembra infatti che i personaggi saranno messi alla prova per affrontare determinate sfide e scoprire chi diventerà il salvatore di “Neo-Babylon“, e che molto sia legato non soltanto a “ciò che è”, ma anche a “ciò che è percepito”, con alcune delle frasi che fanno intendere che credere solo ai propri occhi può rivelarsi ingannevole: «siamo tutti prigionieri della nostra realtà soggettiva». Una storia di speranza e disperazione, una continua contrapposizione dove – sembrerebbe – anche il bene e il male sono in continuo mutamento. «Tutti cadono da sopra la torre».

Babylon’s Fall: un titolo in Platinum Style

A primo impatto, è chiaro come il titolo sia stato creato con un comparto artistico ben chiaro, che tuttavia potrebbe piacere o non piacere, forse anche stonare con gli standard della generazione corrente. Sì, perché proprio questo trailer di tre minuti ha oltretutto rivelato che Babylon’s Fall sarà disponibile non solo nelle già note versioni PC e PlayStation 4, ma anche per la neonata PlayStation 5.

Un fantasy elegante, che dà un senso di ricchezza ma non di “opulenza” (come accaduto in Godfall, per intenderci). Niente di troppo cartoonesco o cel shading, ma neanche con dettagli da capogiro; occhio però alle luci e alle “squadrature”, che sono sembrati veramente i punti deboli più grandi, in netta contrapposizione con lo stile.

Lo studio ha spesso lavorato a titoli dove il gameplay si è rivelato parte centrale dell’esperienza, specialmente lì dove si trattava di offrire azioni agili e dinamiche, puntando molto sull’adrenalina e sui riflessi del giocatore. Tuttavia le domande sono parecchie, soprattutto per quanto riguarda i dettagli grafici: sia chiaro, il mero comparto grafico è solo una parte del videogioco e da solo non può definire la validità effettiva di un titolo, ma arrivati al 2021, dopo un’attesa poi abbastanza lunga per vedere il titolo all’opera, ci saremmo aspettati certo qualcosa di più. Nulla toglie, come citato in apertura del paragrafo, che si possa trattare semplicemente di una scelta stilistica, e che le nostre preoccupazioni possano felicemente essere smentite.

«Penso che PlatinumGames sia uno dei migliori studi di sviluppo al mondo quando si parla di action games», queste le parole di Yosuke Saito durante l’evento, e per quanto abbiamo visto negli ultimi anni non possiamo dargli torto. L’intervista agli sviluppatori allo Square Enix Presents ci ha regalato qualche dettaglio in più sul titolo: il gioco potrà essere giocato in solitaria, ma potremo anche completare dei dungeon in team da 4 giocatori. Questi continueranno a combattere e ad avanzare come se il traguardo non fosse raggiungibile, seguendo la storia, completando i dungeon puntando ai livelli superiori, e nel frattempo collezionando materiali ed equipaggiamento per potenziarsi e personalizzarsi.

Dal punto di vista del gameplay, sembra che non ci siano troppi stravolgimenti rispetto agli stilemi del “tradizionale” Hack and Slash. Oltre ai classici colpi, c’è spazio chiaramente per l’attivazione di skill potentissime per tirare fuori il massimo potere, ma sembra esserci qualcosa in più: quella che viene chiamata “Gideon Coffin” è un oggetto chiave per i giocatori, con effetto sul proprio stile di gioco e anche sulla via in cui volete indirizzare la personalizzazione.

babylon's fall

L’ora delle promesse

Quanto fanno paura le promesse nel 2021? Decisamente troppo, non perché ci sia qualcosa di male nel promettere qualcosa, ma perché sappiamo quanto in questi tempi sia complicato dare una sicurezza sull’essere mantenute… e ci sono molti fatti recenti a testimoniarlo. Ecco quindi che la presentazione si chiude con la promessa del concentrare gli sforzi su questa nuova IP dello studio (quindi ancora niente Bayonetta 3 per un bel po’ di tempo?), e soprattutto la promessa di fornire nuovi contenuti sul gioco e supporto anche dopo il lancio (che attualmente non ha ancora una data).

Speriamo davvero che questa previsione ottimistica si tramuti in realtà, soprattutto perché sappiamo quanto sia alta la qualità dei prodotti che i PlatinumGames sono in grado di plasmare, e soprattutto speriamo di non dover attendere troppo prima di nuovi aggiornamenti e dettagli sullo sviluppo di Babylon’s Fall e i suoi contenuti.

La scalata verso la cima si concluderà con successo o sarà una fragorosa caduta? Ce lo dirà il tempo.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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