In un talk intitolato “The Future of Media: World Building and Universe Expansion”, Joe Russo, uno dei due registi di Avengers: Endgame ha parlato del Metaverso e del mondo del gaming, definendolo come il futuro dello storytelling.
Il talk ha permesso al regista di Avengers: Endgame di parlare con il Chief Creative Officer di Epic Games, Donald Mustard, al Summit annuale DICE:
Penso che la rivoluzione arrivi dal videogioco perché è lì che si trova la tecnologia.
Espandendo un po’ il discorso, Russo spiega che la tecnologia viene studiata per farla avanzare nel gaming, cosa che nei film classici non succede “perché non riescono a capirla”. Se quindi dovrà esserci una compagnia più potente in termini di storytelling, sarà sicuramente un’azienda di sviluppo di videogiochi.
Non è strano che Joe Russo si trovi contro il mondo del cinema, pensandolo non adatto per il futuro dello storytelling: d’altronde i problemi tra i film di supereroi, i cosiddetti cinecomics, e il cinema che si definisce d’autore ci sono, e ogni giorno popolano il web con una moltitudine di affermazioni.
C’è da dire però che Russo si pone contro anche il metaverso, spiegando che nemmeno Facebook potrà raccontare cose nel modo in cui un videogioco fa: effettivamente il metaverso propone una serie di eventi e uno storytelling molto fine a se stesso, estemporaneo, mentre il videogioco riesce a raccontare trame che talvolta raggiungono una qualità eccezionale.
Tra i videogiochi rilasciati da qualche anno e che hanno fatto parlare di sé per la trama, c’è da ricordare The Last of Us Parte 2, ma anche il più recente Horizon Forbidden West, due esempi pratici di come la tecnologia, unita allo stile registico, permettano di mettere su schermo – in una qualità ormai sempre più fotorealistica – eventi e azioni capaci di emozionare e lasciare col fiato sospeso milioni di videogiocatori.
