Nonostante sia ormai usanza unire queste due funzionalità, il mondo delle connessioni di rete domestiche è alimentato da due differenti apparecchi. Parliamo dei Router e dei Modem, dispositivi che oramai vengono nella maggior parte dei casi fusi in un unico corpo, il quale viene generalmente fornito dai provider di rete per creare un ecosistema di base, che possa soddisfare le esigenze degli utenti standard ed essere eventualmente potenziato da chi desidera ottimizzare al massimo le sue potenzialità. Per farla breve, i modem permettono di “accedere” alla linea internet fornita dalla propria compagnia, mentre i router “gestiscono” la connessione, al fine di assegnare indirizzi specifici a ogni dispositivo e smistare la banda per garantire la corretta condivisione dei dati con i vari apparecchi, la quale risulta possibile per un solo nodo attraverso il modem. In quest’ultima categoria troviamo dispostivi come l’Asus RT-AC59U, il quale non funziona come modem e va quindi accompagnato da un secondo apparecchio al fine di funzionare correttamente.
A cosa serve quindi? Senza dubbio a ottimizzare al massimo la propria rete, nonché a espanderne il segnale. Questo è infatti pensato in particolar modo per sfruttare la tecnologia AiMesh, dedicata alle reti Mesh alimentate dai dispositivi Asus, la quale permette di unire vari router della nota azienda e amplificare il segnale di volta in volta, rendendolo quindi uniforme e stabile per l’intera area coperta. Vediamo quali sono le funzionalità di questo prodotto, il quale, seppur non indispensabile per la maggior parte dell’utenza, può essere davvero interessante grazie alla sua offerta.
Le potenzialità dell’Asus RT-AC59U
Il dispositivo si presenta come sempre con un’estrema solidità, in fondo parliamo del brand Asus, una garanzia nell’ambito tech, anche per quanto riguarda gli articoli dedicati alle connessioni di rete. L’apparecchio presenta una porta USB 2.0, non è quindi aggiornato agli ultimi standard, ma risulta tranquillamente più che funzionale per chi non necessita trasportare una grossa mole di dati quotidianamente. Questa serve infatti per la trasmissione di veri e propri file con i vari nodi della rete, che vengono immessi nel sistema e spostati via cloud. Abbiamo poi un totale di 4 porte Lan Gigabit, e chiaramente una dedicata alla ricezione del segnale. Ricordiamo un’ultima volta che l’apparecchio non può funzionare da solo per una connessione, ed è quindi necessario collegarlo ad un modem o ad un modem/router.
L’Asus RT-AC59U garantisce un massimo di 867 mbps sulla banda 5GHz, e 600 mbps per quando riguarda i 2,4 GHz, per un totale di 1467 mbps. Questo risulta facilmente configurabile, grazie anche all’applicazione disponibile sia su dispositivi Android sia su quelli iOS, la quale permette un setup di base funzionante e veloce, senza la necessità di un PC fisso. Tuttavia, attraverso quest’ultimo è possibile sfruttare il software AsusWRT, immediato ma incredibilmente completo, che permette a qualunque utente di interfacciarsi con il sistema e di modificare le impostazioni in base alle proprie preferenze. Consultando le brevi spiegazioni è quindi facile arrivare, ad esempio, a limitare la banda per alcuni dispositivi, o magari instaurare un parental control per degli apparecchi utilizzati da bambini che vanno quindi regolati sotto certi aspetti.
Chi non può farne a meno?
Come già accennato, attraverso questo router è possibile inoltre dar vita a delle reti AiMesh, motivo principale che può motivarne l’acquisto. Nonostante esistano attualmente prodotti più avanzati, i quali dispongono di funzionalità come le USB 3.0, l’Asus RT-AC59U garantisce una larghezza di banda più che soddisfacente, grazie in particolar modo alle sue quattro antenne regolabili, nonché delle connessioni stabili e ottimizzabili con il software. È quindi consigliato a chi desidera un prodotto premium in grado di ampliare le funzionalità della sua connessione di rete, in particolar modo per la facilità di approccio e al prezzo piuttosto vantaggioso rispetto ad altri router che offrono funzionalità simili.
